Corona di delizie

 

Si deve all’architetto Amedeo di Castellamonte l’espressione Corona di delizie, immagine suggestiva coniata nel 1674 per collocare geograficamente il “Palazzo di Piacere e di Caccia” commessogli da Carlo Emanuele II e per spiegare i motivi che lo avevano indotto a costruirlo a Venaria, “…Volendo ad imitatione de suoi Reali Antenati fabbricar ancor lui il suo Palazzo, non vi restava che questa parte di mezza notte, non occupata per compire un’intiera Corona di delitie à quest’Augusta Città di Torino…”.

Il Castellamonte dedica la presentazione della Venaria Reale “All’Altezza Reale Di Madama Maria Gioanna Battista di Nemours Duchessa di Savoia, Regina di Cipro, & c.”. A Madama Reale spiega che “per haver avuto in sorte di condurre il Cavaglier Bernini, grande ornamento nel corrente Secolo della Romana Scoltura, & Architettura, à vedere quelle delizie nel passaggio ch’ei fece di quà nel suo ritorno di Francia, chiamatovi da quel Rè Christianissimo; E per rispondere alli opportuni quesiti ch’Egli (come peritissimo del miglior modo di fabbricare) mi andava facendo;…m’habbi necessitato à valermi del metodo di discorrere in Dialogo, dal quale è poi venuta la relatione più essatta, più veridica, e più pontuale”. Cfr. A. di Castellamonte, VENARIA REALE. Palazzo Di Piacere, e di Caccia, Ideato Dall’Altezza Reale di CARLO EMANUEL II Duca di Savoia, Re di Cipro & c. Disegnato, e descritto dal Conte Amedeo di Castellamonte. L’Anno 1672. In Torino Per Bartolomeo Zapatta. 1674. (Ristampa anastatica, Torino, Bottega d’Erasmo, 1966).

Il Palazzo Reale di Torino diviene il centro ideale e prospettico della Corona di delizie, i cui capisaldi emergono nel territorio come ad indicare i quattro punti cardinali, Venaria-La Mandria a nord,  Superga a est, Stupinigi a sud, Rivoli ad ovest.