Era tempo che il Presidente, dott. Aldo Colleoni, suggeriva di dar vita ad una pubblicazione che fosse il segno tangibile della vitalità della nostra Associazione.
Nel presente Numero Unico si raccolgono sia una serie di contributi conoscitivi, sia un breve riassunto della nostra attività. Sono due le notazioni che, in apertura, si impongono e che desiderei evidenziare. La prima è che al momento di iniziare la stesura di questo Numero Unico, una delle preoccupazioni era quella di riuscire a raccogliere una serie significativa di contributi di buon livello e in una misura quantitativamente sufficiente. Alla prova dei fatti, il numero di quanti hanno voluto aderire a questa iniziativa editoriale è stato di gran lunga maggiore al preventivato. Sono dovuto passare così dal ruolo di coordinatore a quello di selezionatore, mentre la quantità delle pagine è immediatamente lievitata. Si è evidenziata così, anche in questa positiva partecipazione, l'interesse che la Mongolia, luogo geograficamente così lontano, suscita nel nostro Paese. La seconda nota da evidenziare ha carattere storico-politico. Negli anni ottanta, l' Associazione, soprattutto a merito del suo Presidente, costituiva l'unico veicolo di relazione fra i due Paesi. Un filo sottile, ma di grande preziosità, che univa due universi.
Oggi, a metà degli anni novanta, a seguito di grandi cambiamenti politici globali, questi due mondi sono molto più vicini. Usano lo stesso linguaggio politico ed economico e le relazioni si sono trasformate in una solida catena a due vie. In questo tempo, la Mongolia ha ritrovato appieno la fierezza della sua sovranità. Grazie alla preziosità del lavoro svolto in precedenza, essa si rivolge a noi, interlocutori già noti e conosciuti, e all'Italia con un occhio di riguardo e di dichiarata benevolenza.
Numerose sono le opportunità di investimenti, collaborazioni e cooperazioni che si offrono nei campi più diversi, spaziando dai settori della produzione, del commercio e della cultura.
Questa è la Mongolia.
Sta ora a noi italiani non deludere queste aspettative.
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