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MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA


Verrà aperto fra un anno, un anno e mezzo, collocato in una sede di tutto prestigio e suggestione, per custodire e offrire al pubblico un patrimonio artistico e culturale di immane valore.
E' il Museo Nazionale del Cinema che, chiuso ormai da dieci anni, riaprirà i battenti nel 1998 ospitato dalla Mole Antonelliana, sotto restauro ormai dal maggio del '96.

Il Museo nasce nel 1941 grazie, fra gli altri, a Maria Adriana Prolo: negli anni vede varie collocazioni logistiche e va continuamante arricchendosi di tesori e collezioni provenienti da questo meraviglioso mondo: oggetti d'arte, attrezzature, fotografie, film, pubblicazioni.
L'opera che si sta realizzando non è di poco conto: il risultato finale infatti vedrà insieme non solo un'area espositiva delle più moderne, contenutisticamente e strutturalmente di primo piano, ma anche una sede che, finora destinata ad eventi temporanei e quindi mai sottoposta al restauro di cui da tempo aveva bisogno, non farà altro che dare e ricevere splendore dal rinato Museo.

Mole Antonelliana Torino è, sappiamo, storicamente e culturalmente considerata la città del cinema, e gli interventi e gli sforzi condotti negli ultimi anni, non ultime e le diverse e significative manifestazioni che hanno celebrato il Centanario del Cinema, non hanno fatto che rafforzare questa valenza, tanto da rendere assolutamente necessaria una nuova vita per il Museo, che finalmente diverrà davvero il museo dei torinesi grazie all'ampia fruibilità di cui potrà vantarsi. Non viene per ultimo il tassello delle sede destinata ad ospitarlo, una scelta significativa che gli sforzi di Città, Provincia e Regione hanno reso possibile attuare.

La Mole, come già si accennava, necessitava ormai da tempo di interventi mirati che scongiurassero il pericolo di danni irreparabili alla struttura archiettonica e la restituissero alla sua bellezza. Ecco quindi l'occasione Museo, che oltretutto renderà l'edificio-simbolo di Torino sede stabile di un'esposizione di importanza internazionale: il Museo articolerà la sua area espositiva su più livelli, si doterà di diverse infrastrutture e collocherà proprio sotto la grande cupola un maxi-schermo; il contenuto viaggerà dal pre-cinema fino alla più moderna evoluzione tecnica dell'immagine in movimento.

Barbara Sassano