Informa Viet Vo Dao intervista il Maestro Phan Hoang


D. Maestro vuole raccontarci qualcosa della sua vita in Vietnam?

M.Phan Hoang: Sono nato nel 1936 in Vietnam e la mia famiglia è originaria di Hanoi. Ho vissuto la mia infanzia in una casa molto antica, dove praticamente hanno vissuto parecchie generazioni della mia famiglia, precisamente in Rue "Hang Bong", la Via del Cotone.
La mia famiglia era molto tradizionale e per tanto l'educazione dei ragazzi era completa e comprendeva l'insegnamento delle 5 Arti:
  • Letteratura e Spiritualità (Buddismo, filosofia, poesia....)
  • Il gusto per l'Arte (estetica)
  • La Medicina (l'Uomo e l'Universo)
  • Le Arti Marziali
  • le Scienze (matematica, astrologia...)
  • Tutti i ragazzi della mia famiglia venivano educati e formati seguendo questi insegnamenti, io stesso ho cresciuto ed educato i miei figli insegnando loro le 5 Arti; ed è una buona preparazione di base. Tutti i membri della mia famiglia son laureati: i miei fratelli, i miei figli....tutti.

    D. In cosa consisteva l'insegnamento delle Arti Marziali?

    M.Phan Hoang: l'insegnamento dell'Arte Marziale consisteva in un insieme di cose e non in una specifica disciplina. Non è corretto indirizzare un bambino solamente sull'Arte Marziale. L'insegnamento consiste nel creare la combattività nella persona, non un semplice combattente. Un Maestro può perdere un combattimento, ma non deve mai perdere la combattività.
    L'Arte Marziale è una buona scuola per formare un uomo completo. Non è l'unica scuola, ma è senz'altro uno dei metodi migliori per formare l'uomo vero. Ed è questo che impariamo dall'A.M., e nel mentre la nostra Federazione ed il V.V.D.Internazionale ne definisce le regole.
    Non basta solamente andare in una qualsiasi palestra di A.M. per diventare un Uomo Vero, come non ha importanza quale sia l'A.M.: è importante che l'Arte Marziale venga usata, insegnata e praticata nel modo giusto. Se è nelle mani di un uomo corretto, l'A.M. verrà bene utilizzata; se è nelle mani di un bandito, l'A.M. verrà usata per uccidere. E per non lasciare l'A.M. in cattive mani è stato creato l'Internazional Viet Vo Dao che è soprattutto un movimento educativo e non una tecnica di combattimento; il combattimento viene dopo.

    D. Quando ha lasciato il Vietnam e perché?

    M.Phan Hoang: nel 1954 mi sono trasferito dal nord al sud Vietnam. Nel 1962 da qui sono partito verso l'Europa fino al 1983, quando partii alla volta del Canada. Sono partito perché avevo bisogno di conoscere e scoprire.

    D. Noi lo abbiamo conosciuto come Maestro di Viet Vo Dao: quando ha cominciato a praticarlo e se può raccontarci qualcosa del Maestro Nguyen Loc.

    M.Phan Hoang: Ho cominciato la pratica delle Arti Marziali in generale da bambino, ma sinceramente ero poco volenteroso, preferivo giocare ad azzuffarmi con gli amici, che seguire coscienziosamente la lezione, poi piano piano sono cresciuto.... Ho avuto parecchi insegnanti e alcuni me li ricordo poco.
    Del Maestro Nguyen Loc ricordo solo il suo sguardo serio e profondo e degli occhi molto vivaci, io ero molto giovano quando l'ho conosciuto, perciò i miei ricordi sono molto vaghi. Però era un Maestro che sapeva farsi amare dai suoi discepoli e questa è una gran bella cosa!

    D. Dalla lettura di un fascicolo ho appreso che lei ha viaggiato molto: che cosa ha appreso da questi viaggi, è vero che ha vissuto presso monasteri buddisti? Che cosa cercava e cosa ha trovato?

    M.Phan Hoang: inizialmente i miei viaggi e soprattutto la partenza dal Vietnam, sono stati motivati dalla curiosità di conoscere il mondo, l'Europa specialmente. Durante i miei studi di storia e di Arte ho appreso che in Europa avevano vissuto civiltà molto ricche di cultura e di opere d'arte, perciò volevo conoscere quei posti, vedere con i miei occhi quello che questi grandi popoli hanno lasciato.
    Quando invece nel 1983 ho lasciato l'Europa, vi erano motivazioni interiori molto più profonde. In quel periodo avevo compreso che l'A.M. è limitata e volevo espandere la mia conoscenza oltre l'A.M., perché un vero Maestro deve insegnare solo ciò che conosce e che vive direttamente sulla sua persona.
    Pertanto lo scopo del mio viaggio erano essenzialmente due:
  • ridiventare me stesso; un uomo che viaggia apre gli occhi del corpo, del cuore e della mente per scoprire ciò che c'è attorno ed arriva a vedere anche sé stesso, e a riscoprirsi;
  • avevo bisogno, necessità di verificare le mie conoscenze. Ho incontrato grandi Maestri di A.M. di diverse scuole, gli allievi, degli artisti....

  • ... Omissis

    D. Come e quando nasce il Viet Tai Chi? E' frutto di che cosa? Il Viet Tai Chi si può considerare un'evoluzione del Viet Vo Dao?

    M.Phan Hoang: durante i miei viaggi ho imparato tanto, ho arricchito la mia conoscenza e mi sono posto anche tante domande. Come faccio a distinguere un vero Maestro da un ciarlatano? Se io domani morissi, tutta la mia conoscenza andrebbe persa, come fare allora a trasmetterla? Per rispondere a queste ed altre domande mi sono ritirato per 8 anni in Canada. Ho meditato, studiato, mi sono allenato ed ho creato il Viet Tai Chi per rendere felice l'uomo.
    Il Viet Tai Chi non è nato per integrare il Viet Vo Dao, non è un'Arte Marziale anche se ne usa le tecniche. Nei suoi movimenti il Viet Tai Chi rispetta l'estetica, i principi della medicina e dell'agopuntura. Attraverso la respirazione ed il suono, lavora per il risveglio dei Chakras. Tutto ciò rende l'Uomo più felice perché ritrova la salute, il suo equilibrio, la gioia di star bene con se stesso e di conseguenza col mondo intero; l'Uomo Felice.

    D. E' tutto; grazie Maestro per la sua sempre gentile disponibilità. A presto.

    Istruttore Marilena Crivellaro