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Progetto Rifiuti all’Università

Proposte per una gestione moderna dei rifiuti nell’Università

  1. Situazione attuale
  2. UniSEX è nata proprio con lo scopo di cambiare alcune consuetudini dell’Università (e del Politecnico, in seguito si scriverà solo Università per intendere entrambi) che i suoi soci ritengono diseducative e in contrasto con la loro sensibilità.

    Tra queste la gestione delle risorse e dei rifiuti.

    Oltre il 90% della carta utilizzata è di prima qualità, sbiancata e quindi di alto impatto ambientale. Una gran parte di questa carta viene usata solo per alcuni minuti, per prendere appunti, per informazioni di servizio, spesso non viene neanche letta e finisce nella spazzatura insieme a tutti gli altri rifiuti.

    All’interno dell’Università si produce anche una gran quantità di rifiuti derivati dalla consumazione dei pasti (piatti di carta, posate usa e getta, bottiglie di plastica, lattine). Anche questi rifiuti finiscono in discarica.

    Ci sembra giunto il momento di invertire la situazione, di insegnare, oltre ai corsi istituzionali, anche che dalle cose che consumiamo e spesso buttiamo via si possono ancora ricavare dei benefici, sia in termini di minor quantità di materiale da mandare in discarica, sia in termini di risparmio di materie prime.

  3. Le richieste
  4. Secondo quanto espresso in precedenza, ci sembra necessario che le Università si impegnino con ogni mezzo per attuare un serio progetto di raccolta differenziata che non sia limitato ai soli dipartimenti e uffici amministrativi, ma che permetta a tutti di poterne usufruire con comodità, in modo da incentivare anche chi è meno convinto.

    Inoltre proponiamo una serie di misure per ridurre gli sprechi di risorse e per indirizzare i consumi verso materiali maggiormente ecocompatibili.

    Visto lo scetticismo con il quale ci siamo già scontrati in alcune situazioni, presentando in modo informale le nostre richieste, abbiamo raccolto tra gli studenti delle diverse facoltà dell’Università e del Politecnico di Torino circa 900 firme di supporto al nostro progetto con le quali crediamo di aver dimostrato che il progetto interessa agli studenti.

  5. Le proposte
    1. Raccolta differenziata

    2. Proponiamo la dislocazione di

      • contenitori per la raccolta della carta in tutti i luoghi frequentati dagli studenti e nei quali la produzione rifiuti cartacei è elevata (biblioteche, sale studio, aule, corridoi, in particolare in corrispondenza agli ingressi dove spesso si ricevono volantini)
      • contenitori per la plastica (nell’ambito dei materiali raccolti dal consorzio Replastic) in prossimità dei luoghi di ristoro e in misura minore nei corridoi
      • contenitori per vetro e lattine vicino ai distributori automatici e ai bar
      • contenitori per i rifiuti organici in prossimità dei punti di ristoro.

      Vorremmo anche che l’Università si impegnasse per diffondere una cultura del riciclo, supportando, ad esempio, le iniziative di informazione portate avanti dalle associazioni degli studenti e facendo informazione essa stessa.

    3. Reindirizzamento dei consumi

    4. Proponiamo all’Università e al Politecnico di comprare, per i vari centri stampa (sia riservati al personale che agli studenti), principalmente carta riciclata non sbiancata (anche detta carta ecologica), lasciando la carta pregiata per i soli documenti ufficiali o che richiedano particolari canoni di presentazione. Facciamo presente che questa politica è già in atto da anni presso diverse società private (tra cui diverse grandi multinazionali).

      Questa misura avrebbe un triplice ruolo: da un lato educare la popolazione universitaria all’uso di una carta meno pregiata, dall’altro ridurre gli abbattimenti di alberi e l’emissione di inquinanti nel territorio, infine ridurre i costi per l’Università (anche se in questa prima fase la carta riciclata ha un costo al dettaglio superiore a quella di prima scelta, un aumento della richiesta permetterebbe di ridurre sensibilmente i costi e di innescare un meccanismo a catena per il quale diventerà economicamente più conveniente acquistare carta riciclata).

      Richiediamo inoltre ai servizi di ristorazione presenti all’interno degli Atenei (o comunque frequentati in prevalenza da universitari) di dotarsi di stoviglie preferibilmente non usa e getta e, quando questo non fosse possibile, di scegliere bicchieri, piatti e posate di materiali rapidamente biodegradabili (come ad esempio il Mater-Bi).

  6. Modalità di attuazione
  7. Per le modalità di attuazione da noi proposte, si faccia riferimento ai progetti di massima presentati nelle singole sedi di Università e Politecnico


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    Documento curato da Massimo Infunti
    Ultimo Aggiornamento: domenica 1 marzo 1998