UsoCat

OGGETTI SUBACQUEI NON IDENTIFICATI

di Marco Bianchini



A partire dal marzo 1995 è stato costituito nell'ambito del CISU il progetto UsoCat, finalizzato alla raccolta di tutte le segnalazioni inerenti osservazioni di oggetti sommersi non identificati (USO) nei mari, fiumi e laghi italiani.

Le segnalazioni vengono classificate in quattro diverse categorie, a seconda che gli oggetti (o le luci) siano completamente sommersi (USO veri e propri); vengano visti entrare in acqua; visti uscire dall'acqua; in navigazione o fermi sul pelo dell'acqua. L'UsoCat raccoglie anche segnalazioni riguardanti particolari incidenti marini, come ad esempio i casi in cui le reti dei pescherecci sono recise da sottomarini fantasma, oppure quelle storie e leggende riguardanti presunte basi aliene sotto la superficie dei mari e dei laghi italiani.

Attualmente l'UsoCat contiene 117 casi, per la gran parte dei quali (80) le informazioni disponibili si sono dimostrate insufficienti per procedere ad un'adeguata classificazione del fenomeno. In 16 casi ci si trova in presenza di più ipotesi che possono ragionevolmente spiegare il caso, e in 9 vi è una certa probabilità che il fenomeno sia riconducibile ad una determinata spiegazione. Solamente in 9 circostanze si è giunti ad un'identificazione certa. I casi classificati come USO in senso stretto sono, sino ad ora, solamente 2, uno dei quali è proprio quello verificatosi a Campo Marino nel 1984. L'altro USO in casistica riguarda un oggetto enorme visto da 17 persone emergere dal mare per poi rientrarvi e sparire (Gorgona - LI, 22 giugno 1979).

L'anno con più avvistamenti è, in linea con la più generale casistica ufologica italiana, il 1978 (30 in tutto), mentre la regione che detiene il "primato" di segnalazioni è quella delle Marche (21).

Tra le principali cause di identificazione degli avvistamenti USO abbiamo fenomeni naturali, come cetacei o rientri meteorici, oppure artificiali, come sottomarini, siluri, sonar rimorchiati, ROV (Remotely Operated Vehicles, veicoli operativi guidati a distanza, l'equivalente marino degli RPV), frammenti di satelliti, palloni sonda, paracaduti, aerei.



[tratto da: UFO - Rivista di informazione ufologica n. 18, luglio-dicembre 1996
semestrale a cura del Centro Italiano Studi Ufologici
© CISU, casella postale 82, 10100 Torino, tel. 011 3290279, fax 011 545033]



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