La notte dell'8 febbraio una palla luminosa scesa dal cielo si e' abbassata ai piedi di una collina a Lajatico (Livorno) e ha causato l'intervento dei Carabinieri, avvisati da un testimone.

La sera dello stesso giorno, una casalinga di Pradis di Sotto (Pordenone) ha visto passare lentamente in cielo una palla luminosa. Sempre a Pradis, un altro avvistamento e' avvenuto alle 19.30 del 14 febbraio, quando un fascio di luce intensa si e' mosso sopra una montagna per poi sparire.

Sempre la notte di San Valentino, una cinquantina di abitanti di Velenje e Dravograd, in Slovenia, avrebbero notato quattro cerchi luminosi in fila, fermi in cielo per una ventina di minuti.

Erano invece mongolfiere austriache i cinque puntini neri avvistati alle 15.20 del 18 febbraio a Conoglano di Cassacco (Udine) mentre scendevano con uno strano movimento a saliscendi tra le colline.

Secondo alcuni biologi non sarebbero dovute a cause extraterrestri, ma piu' semplicemente ad un fungo, l'"agaricus campester", le misteriose tracce ritrovate lo scorso mese di ottobre in provincia di Pordenone.

I cerchi di erba ingiallita, del diametro di circa 10 metri, sarebbero stati causati dall'espansione sotterranea del micelio, che assorbe acqua ed emette ammoniaca. Il fenomeno, noto da secoli, da' origine ai cosiddetti "anelli delle fate", che piu' volte in passato sono stati effettivamente scambiati per tracce di UFO.

L'ufologo locale Antonio Chiumiento insiste invece nel sostenere l'origine non naturale dei cerchi, sulla base delle analisi chimico-fisiche da lui fatte realizzare.

Il numero di marzo del mensile "MUFON UFO Journal", organo della piu' grande organizzazione ufologica americana, pubblica un lungo e dettagliato articolo sulla vicenda del controverso filmato della cosiddetta autopsia del presunto alieno, sollevando tutti insieme i numerosi dubbi e le inconsistenze che piu' volte e da piu' parti erano stati evidenziati sul caso nel corso degli ultimi mesi.

Ne e' autore Kent Jeffrey, coordinatore dell'International Roswell Initiative, un progetto che da anni raggruppa le principali associazioni ufologiche statunitensi nel tentativo di ottenere il rilascio di tutte le informazioni sul misterioso oggetto che sarebbe precipitato nel 1947 nel New Mexico.

Oltre a mettere in evidenza le contraddizioni e le versioni dei fatti discordanti fra loro e con la realta' documentata, Jeffrey ha rintracciato ben tre cineoperatori militari dell'epoca, che a loro volta hanno smontato le modalita' tecniche ed operative del filmato. Uno di loro si e' anzi offerto di parlare, con ogni garanzia di riservatezza, con il fantomatico cameraman che avrebbe effettuato le riprese della pretesa autopsia, per verificarne quantomeno l'esistenza e le credenziali. Ma si dubita che l'offerta verra' accolta dall'affarista inglese che vanta i diritti sul filmato, come gia' e' successo per l'offerta della Kodak di analizzare le pellicole originali (accettata a parole un anno fa, sbandierata per mesi come gia' fatta e poi sempre negata con scuse via via diverse), tanto piu' che lo stesso ha da poco annunciato che mettera' in vendita entro breve altri due spezzoni finora inediti dei filmati in suo possesso.

In un'inedita collaborazione internazionale fra le maggiori organizzazioni ufologiche di tutto il mondo, la pubblicazione dell'articolo avviene in contemporanea in quattordici diverse nazioni. Il testo integrale in italiano e' disponibile tramite il Centro Italiano Studi Ufologici.

Si e' tenuto a Zurigo dal 22 al 25 febbraio un congresso mondiale cui ha partecipato un'inedita "Associazione dei rapiti dagli extraterrestri". Fra gli organizzatori lo scrittore svizzero Erich Von Daeniken, autore di decine di libri sull'archeologia spaziale, poco attendibili ma di grande successo negli anni '70, e una finora sconosciuta "Fondazione Atlantis".

La sindrome degli UFO-rapimenti, molto diffusa negli Stati Uniti, ha da poco raggiunto anche l'Europa, soprattutto i paesi di lingua anglo-sassone, dove negli ultimi anni si stanno moltiplicando le testimonianze di questo tipo. In Svizzera sarebbero gia' una quindicina i "rapiti".

Il congresso ha in realta' spaziato su varie tematiche del paranormale, mischiando gli UFO con un minestrone di argomenti "new age", dalle medicine alternative all'esoterismo, dalle profezie alla parapsicologia.

Avevamo appena riportato la notizia degli esperimenti russo-americani di un prototipo di disco volante, ed ecco che su Raidue del 26 febbraio la trasmissione "Mixer" ha mandato in onda un servizio su un inventore italiano che gia' nel 1915 aveva annunziato di aver sperimentato un apparecchio in grado di sfidare la gravita' e muoversi velocissimo nello spazio grazie alle onde hertziane.

Benche' si trattasse di un oggetto sigariforme, analogo a quello che nello stesso periodo decine di altri inventori (soprattutto americani) annunciavano di aver costruito ma di cui piu' nulla si e' saputo, la redazione del programma televisivo ha ritenuto di collegare l'inventore italiano con alcuni progetti nazisti di aerei-razzo che secondo lo scrittore aeronautico Renato Vesco sarebbero i veri progenitori dei dischi volanti di fabbricazione terrestre.

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