FBI Dossier UFO

Paolo Toselli

"FBI: DOSSIER UFO
I veri X-Files"

PREFAZIONE



A fine ottobre è uscito nelle librerie il libro di Paolo Toselli, "FBI: Dossier UFO - I veri X-Files", primo volume di una nuova collana ufologica del Gruppo Editoriale Armenia, curata dal Centro Italiano Studi Ufologici. Quello che segue è il testo della prefazione.


I "documenti ufficiali" hanno sempre esercitato un fascino speciale sugli studiosi e sugli appassionati di ufologia. Tale fascino ha più di una ragione: il desiderio di avere una conferma autorevole (dalle "autorità", appunto) alle proprie convinzioni circa l'esistenza di un fenomeno reale e importante; ma anche la speranza di una sorta di legittimazione, come ufologi, da parte dell'establishment politico visto che l'ambiente scientifico non considera l'argomento degno di attenzione.

Nel corso dei cinquant'anni che sono ormai trascorsi da quando si ebbero le prime segnalazioni di dischi volanti, le fonti di notizie circa documentazioni ed archivi ufficiali sull'argomento UFO hanno subito una certa evoluzione. Limitandoci agli Stati Uniti d'America, il paese che anche sotto questo aspetto è stato precursore in campo ufologico, in un primo momento si trattava di indiscrezioni e fughe di notizie che, dagli ambienti ufficiali, arrivavano a studiosi e giornalisti. Poi ci furono le memorie di alcuni protagonisti, militari (il capitano Edward Ruppelt, direttore del Project Blue Book) e civili (l'astronomo Joseph Allen Hynek, consulente dell'USAF per vent'anni), che rivelavano direttamente alcuni retroscena sulla base della propria esperienza diretta.

Nel 1976, finalmente, divenne operativa una legge sulla libertà di informazione (Freedom of Information Act, FOIA) in base alla quale gli enti pubblici americani sono tenuti a fornire copia dei propri documenti (dietro rimborso delle spese) a chiunque ne faccia richiesta, con alcune eccezioni rigidamente stabilite a salvaguardia di diritti di riservatezza o informazioni relative alla difesa e alla sicurezza nazionale. Seguirono (in campo ufologico) numerose richieste e conseguenti rilasci di migliaia e migliaia di pagine di rapporti, studi, appunti che documentavano l'effettivo interesse di vari enti per il problema ufologico. Basti pensare che dal 1976 è attivo a Washington il CAUS (Citizens Against UFO Secrecy, ovvero "Cittadini contro la segretezza sugli UFO"), un gruppo specializzato nell'esame e nelle richieste di rilascio di documenti ufologici da parte di enti pubblici. E seguirono anche numerose azioni giudiziarie per imporre anche il rilascio di altri documenti, mantenuti invece segreti o rilasciati solo in parte (o con brani pesantemente censurati), azioni risoltesi con qualche vittoria degli ufologi e non poche sconfitte.

Negli ultimi dieci anni, però, sono tornate insistentemente le "rivelazioni", spesso anonime, di sedicenti funzionari o ex-funzionari pubblici (militari, agenti segreti, burocrati), e circolano sempre più numerosi i pretesi documenti ufficiali o presunti tali, quasi sempre di provenienza incontrollabile, diversi dei quali si sono poi anzi rivelati falsi, in un crescendo perverso che sta sollevando un polverone che rende indistinguibile il vero dal falso, vanificando gli importanti risultati cui si era giunti tra il '76 e l'85 e precipitando l'ufologia americana in una mentalità "cospirazionista" da cui nessuno è escluso.

Fra le varie autorità, sono stati storicamente i militari (le Aeronautiche militari, e in particolare l'U. S. Air Force) i primi obiettivi di quest'attenzione, in quanto istituzionalmente furono le forze aeree a prendersi carico del problema degli oggetti volanti non identificati. In un secondo momento l'attenzione si è spostata sul ruolo svolto dai servizi di informazione, soprattutto quelli americani perché l'ufologia è nata negli Stati Uniti d'America (e quindi la CIA e la NSA). Le forze di polizia invece sono rimaste tradizionalmente in secondo piano, sia perché meno vistosamente coinvolte nell'attività di raccolta dei dati ufologici, sia perché meno clamorosamente istituzionali.

Polizia, negli USA, vuol dire la polverizzazione di polizie locali, a livello di singola contea, oppure all'estremo opposto il Federal Bureau of Investigation, la polizia federale. La recente serie televisiva X-Files ha indubbiamente posto l'FBI al centro dell'attenzione del pubblico di appassionati di UFO in tutto il mondo. Ma in realtà gli studiosi da almeno vent'anni avevano sondato (e tuttora stanno sondando) gli archivi ufologici dei Federali, fin da quando entrò in vigore il FOIA. Ed essendo il Bureau dentro l'ambiente ma al tempo stesso un po' defilato rispetto agli altri enti coinvolti nella questione ufologica, i suoi documenti ci offrono una prospettiva di particolare interesse sul coinvolgimento dei militari e dei servizi segreti americani nel nostro argomento.

Tali documenti (come peraltro anche quelli - e sono migliaia - rilasciati dagli altri enti di sicurezza) indicano un genuino sbalordimento ed una incapacità a far fronte ad un fenomeno che irrompe imprevisto nel quotidiano, scardinando le nozioni e le competenze delle stesse forze dell'ordine. Al tempo stesso, dai documenti dell'FBI risultano alcune ragioni non banali dell'atteggiamento di censura e di ridimensionamento forzato che le agenzie governative hanno spesso assunto nei confronti del problema UFO. Ma non si tratta affatto delle prove di quella che autori di libri sensazionalistici hanno via via definito "congiura del silenzio", "grande gioco" o addirittura "cover-up planetario". Emergono invece le specifiche e concrete preoccupazioni (e a volte anche i veri e propri equivoci) che in ben precisi contesti storici e culturali hanno condizionato l'interpretazione del problema ufologico da parte dei vari militari, scienziati, agenti del controspionaggio, e ne hanno parimenti condizionato le reazioni.

Certo, si potrebbe sempre argomentare che i documenti rilasciati - proprio perché rilasciati - dovevano per forza essere innocui e non compromettenti l'asserita congiura del silenzio; o addirittura che potrebbero essere stati contraffatti proprio in vista del loro rilascio, al fine di confondere le acque con quella che sarebbe in realtà disinformazione, o meglio controinformazione. C'è già chi lo ha sostenuto e anzi - per un curioso ribaltamento della logica - proprio il fatto che da tali documenti non si evinca il "grande cover-up" ma solo tanti piccoli cover-up costituirebbe per certi "ufologi" la miglior prova dell'esistenza della congiura. A queste osservazioni c'è poco da obiettare, se non che fantasticare è un diritto di tutti, e ciascuno ha il diritto di avere le proprie convinzioni e credenze.

Ma l'approccio scientifico è un'altra cosa: parte dai dati per trarne delle conclusioni, non viceversa. Chi scrive si batte da anni perché anche in Italia l'ufologia si avvii decisamente sulla strada che la porti dall'attuale stadio di pre-scienza a quello di una "scienza normale" (per usare le categorie epistemologiche introdotte da Thomas Kuhn), abbandonando gli atteggiamenti fideisti, irrazionalisti e misteriosofici che tuttora purtroppo caratterizzano una vasta parte degli appassionati dell'argomento e non pochi di quelli che si definiscono studiosi.

Da oltre dieci anni, il filone scientifico dell'ufologia nel nostro paese si riconosce nel Centro Italiano Studi Ufologici (CISU, casella postale 82, 10100 Torino, tel. 011-329.02.79, fax 011-54.50.33), un'associazione culturale di volontariato che ha lo scopo di effettuare indagini, promuovere lo studio del fenomeno UFO, favorire la circolazione dell'informazione e coordinare a livello nazionale le attività di raccolta dei dati e di analisi degli stessi.

Paolo Toselli è stato tra i fondatori del CISU ed è da anni uno dei suoi dirigenti, oltre che redattore di UFO - Rivista di informazione ufologica. Attivo in campo ufologico da oltre vent'anni, è uno degli studiosi italiani più noti anche all'estero, autore di articoli pubblicati sulle principali riviste specializzate, oltre che di numerose inchieste su avvistamenti UFO.

Questo suo libro fa il punto sui "veri X-Files" della polizia federale americana, pubblicando per la prima volta in Italia decine di documenti ufficiali ed offrendo uno squarcio al tempo stesso inedito ed inaspettato sul problema UFO visto dalle forze dell'ordine, sulla base di materiale rigorosamente originale. Non ci sono molti commenti nel testo, in quanto il materiale raccolto ed esposto nelle pagine che seguono si commenta da solo, ed i lettori saranno in grado di farsi da sè la propria idea da un lato circa la realtà del fenomeno e dell'interesse "ufficiale", dall'altro circa l'esistenza o meno della segretezza governativa in materia.

Il volume è in realtà il primo di una collana curata dal Centro Italiano Studi Ufologici che, sull'onda del rinnovato interesse del pubblico per l'argomento, si porrà in contro-tendenza rispetto alla prevalente pubblicistica commerciale a sensazione che negli ultimi anni ha invaso le edicole, le librerie e le videoteche, e cercherà invece di portare l'attenzione dei lettori sulla vera ufologia, intesa come attività disinteressata di studio senza preconcetti. Oggi come oggi, anche in ufologia, c'è bisogno di chi semina dubbi, piuttosto che vendere verità preconfezionate.

Edoardo Russo
Centro Italiano Studi Ufologici



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