IL CISU E IL CASO SANTILLI

Il secondo semestre '95 ha visto intrecciarsi più volte le strade del CISU e del signor Ray Santilli, colui che vanta i diritti sul controverso filmato della cosiddetta autopsia del presunto alieno che si è voluto far credere fosse collegato al già noto caso Roswell. Lungi da noi ogni intenzione di dilungarci troppo sulla questione, cui abbiamo dedicato già fin troppo spazio e tempo. Dato però che altre riviste hanno dato ampio spazio ad alcuni aspetti (alcuni soltanto, però) dell'Italian connection della vicenda, ci sentiamo in dovere di offrirne qui di seguito una versione alternativa, diciamo di contro-informazione, specialmente sul ruolo svolto dal CISU, con qualche retroscena inedito che aiuta però a capire certe cose.

MINACCE DI CAUSE LEGALI

Abbiamo già riportato su Notizie UFO 49 della raccomandata minacciosa dell'avvocato italiano di Santilli, rappresentato per l'occasione dal romano Maurizio BAIATA (altre volte presentatosi come giornalista, altre ancora come portavoce del CUN), raccomandata anticipataci a mezzo fax in data 1 luglio ed infine pervenuta alla sede legale del CISU il 22 agosto, dopo una falsa partenza (era stata erroneamente inviata alla casella postale della Segreteria). Nelle settimane successive, lo studio legale Bettoni si è anche prodigato ad inviare lettere di smentita a vari giornali (pubblicate in parte su Oggi e L'Indipendente) che avevano osato pubblicare i giudizi negativi del CISU sull'attendibilità del filmato.

Incondizionato plauso alla minacciata causa contro il CISU è naturalmente venuta dal foglio pinottino Filo diretto (n. 26, giugno) che anzi dava già per già avviata la "pesante azione legale da parte [...] di un grosso legale che ha già proceduto contro il CISU e i suoi responsabili: i Sigg. Russo, Farabone, Grassino, Toselli, Verga, Ferlicca, Cabassi, Fiorino e Stilo", il che ha causato in alcuni l'erronea idea che fosse stato il CUN (Centro Ufologico Nazionale) a farci causa; un malinteso rinforzato dal fatto che per procurarsi i nomi dei dirigenti del CISU (su cui far addirittura effettuare "accertamenti bancari" per verificarne la solvibilità in vista di un'eventuale azione civile per danni), lo studio dell'avvocato Bettoni ("uno dei più noti della Capitale") non abbia trovato di meglio che chiedere a Roberto PINOTTI; il quale a sua volta, non sapendo bene come fare, si è abbassato a telefonare a Lello CASSANO (BA) per chiedergli chi c'era nel Consiglio direttivo del CISU, rifiutando peraltro di spiegargli il perché. Salvo poi precipitarsi a telefonare a destra e sinistra per negare ogni coinvolgimento suo e del CUN, quando la voce si è sparsa ed alcuni nostri Soci hanno ritenuto di scrivergli per deplorare il suo comportamento.

A proposito: dopo quasi un anno, la causa non ci risulta ancora neppure avviata, né contro il CISU né tanto meno contro i nostri Soci sopra citati (due dei quali non fanno neppure parte del Consiglio direttivo): Pinotti sarà stato ancora una volta male informato, o sarà forse che l'"interferenza" del CISU non ha prodotto i danni (economici) paventati da Santilli e soci: la RAI (per la precisione la struttura Format diretta da Giovanni Minoli) ha infatti acquistato in luglio i diritti esclusivi del filmato per l'Italia, ad un prezzo che (se confermato) risulterebbe più che doppio rispetto a quello pagato dalla TV francese e addirittura a quello pagato dalla rete americana Fox: 600 milioni di lire. Non a caso, il giorno stesso della firma del contratto con la RAI, Santilli ha registrato in studio a Roma la sua partecipazione al primo "speciale" che Misteri ha mandato in onda il 26 agosto: disteso, sorridente sfuggente ed indifferente a qualsiasi contestazione mossa al filmato dagli scienziati presenti.

Sulle reti telematiche italiane cominciava intanto a circolare la proposta di Renzo CABASSI di premere per un'interrogazione parlamentare circa l'acquisto del filmato da parte della RAI, proposta che ha sortito un risultato del tutto inatteso: la redazione di Misteri si è messa in contatto col CISU per conoscere la nostra posizione sulla vicenda e, a partire da metà luglio, Paolo TOSELLI ha curato una consulenza del CISU al programma (non alla "prima visione" del 26 agosto, in realtà - come si è detto - già registrata in luglio, ma alla puntata di approfondimento prevista inizialmente per il 2 ottobre e poi slittata fino al 16 ottobre). In tale ottica, in cambio di informazioni e materiale, ci era stato offerto - senza che neppure lo chiedessimo - di partecipare a tale puntata per presentare un punto di vista alternativo rispetto al coro degli "ufologi" pro-Santilli.

QUALCHE INDAGINE SU SANTILLI

Intanto da tutto il mondo piovevano i complimenti e gli incoraggiamenti dai colleghi stranieri al CISU per aver osato sfidare la strategia informativo/commerciale di Santilli. In particolare ci piace ricordare l'aperto appoggio fornitoci dai colleghi ed amici spagnoli Enrique DE VICENTE e Javier SIERRA (direttore e redattore capo della rivista Ano Cero) che dopo essersi consultati con i legali, hanno deciso di pubblicare sulla copertina del numero di agosto le foto tratte dal filmato denunciando il comportamento di Santilli, teso unicamente a far crescere l'attenzione del pubblico e quindi il prezzo dei diritti televisivi, senza peraltro consentire alcuna analisi indipendente della pellicola e rivendicando il "diritto di sapere [...]. al di là di qualsiasi intenzione di capitalizzare arbitrariamente la diffusione" delle foto. Nell'editoriale della diffusa rivista iberica, De Vicente scriveva anzi: "Ci uniamo all'iniziativa del CISU italiano, decidendo di pubblicare le immagini e lanciando così una chiara sfida che pretende di contribuire a svelare la verità".

E il 24 luglio ci giungevano a sorpresa dalla società di Santilli Mastervision due diapositive tratte dal filmato con l'autorizzazione a pubblicarle, alla sola condizione di pubblicare contemporaneamente la pubblicità della videocassetta contenente il filmato stesso, da acquistare alla modica cifra di 35 sterline (oltre 90mila Lire), anticipate e "a scatola chiusa", cioè prima della prima proiezione pubblica del filmato, prevista per il 25 agosto al congresso internazionale di Sheffield, con spedizione della cassetta solo dopo il 28 agosto. Inutile dire che - a differenza di altre pubblicazioni - non abbiamo accettato l'offerta.

Visto però che Santilli si era interessato delle nostre condizioni economiche e patrimoniali, ci siamo sentiti autorizzati a fare qualche indagine su di lui e sulle sue attività, utilizzando strumenti analoghi alle visure che in Italia si possono fare presso le Camere di commercio e il Tribunale, con i seguenti risultati. La sua professione risultava quella di editore, con ufficio presso la sua abitazione. Santilli risultava inoltre amministratore di una mezza dozzina di piccole società (di cui era anche socio al 50% o al 100%), tutte a responsabilità limitata, quasi tutte con sede (o ex sede) a casa sua, quasi tutte con un capitale (che costituisce la garanzia per i creditori) di importo di una o due sterline, e delle quali un paio (Music Deluxe e Mastertone Multimedia) con attività nel settore dell'editoria musicale e la spesso citata Merlin come virtualmente inattiva. Tre delle altre erano più interessanti: la Tentcrest risultava l'impresa centrale del gruppo, l'unica dotata di un bilancio depositato (ma senza alcun ricavo dichiarato per l'anno '93), un capitale di due sole sterline, e l'avviso (della società di consulenza commerciale cui ci eravamo rivolti per informazioni) che era sconsigliato vendergli qualcosa senza stipulare prima un'assicurazione! La Mastervision (produttrice e distributrice esclusiva della videocassetta annunciata) era stata costituita il 7 febbraio '95 col promettente nome Astralvision (cambiato poi già il 28 marzo) ed amministrata da quel Gary Shoefield (ex dipendente Polygram) che spesso è intervenuto con vari ruoli nella vicenda del filmato (si vedano gli articoli di Leone e Toselli pubblicati sulla nostra rivista UFO nn. 16 e 17). Quanto alla Roswell Autopsy (detentrice dei diritti su foto e filmato) era già nata nel maggio '94 col nome Cashgrow Trading (come dire "commercio incasso"), modificato dopo un anno in International Exploitation Management ("gestione sfruttamento internazionale") e poi dopo un altro mese (giugno '95) in quello poi noto (inutile ripetere che il capitale era di 2 sterline e la sede a casa di Santilli).

Tornando allo studio legale Bettoni, oltre ad alcune lettere inviate ai giornali che avevano osato dare spazio alle dichiarazioni del CISU circa il filmato, mettendo così in cattiva luce il suo cliente Santilli nonché il CUN, l'avvocato Giulio Bettoni si è addirittura fatto intervistare il 1° agosto dal quotidiano Il Giornale, come risposta alle notizie provenienti dall'Inghilterra, secondo le quali il filmato doveva probabilmente considerarsi una "bufala", facendo alcune affermazioni che definire sorprendenti è poco. Cosa ha detto il socio di "uno dei più noti studi legali" della Capitale? "Noi partiamo dal presupposto che questo sia un filmato veridico, corrispondente a un fatto realmente accaduto ed eccezionale. Il suo prezzo è dunque direttamente proporzionale. E' come se ci fosse il filmato della crocifissione di Gesù". E all'obiezione dell'intervistatore che se il film si fosse rivelato falso ne sarebbe derivato un effetto negativo sulla reputazione dei legali, l'avvocato ha ribadito la sua "fiducia, che ci viene dai nostri clienti", ovvero la società titolare dei diritti, la Merlin Group (?) ed il Centro Ufologico Nazionale. E all'insistenza del giornalista che chiedeva quali garanzie di autenticità esistessero: "La garanzia ci viene direttamente dai nostri clienti. Ray Santilli è stato nel nostro studio il 18 luglio e ha portato la 'pizza'. Il film esiste, è reale." Ipse dixit.

INTERFACCIA CON L'ESTERO

Alla fine di luglio, intanto, si metteva in contatto col CISU (tramite posta elettronica) un esperto fotografico americano, Bob Shell, che stava cercando di fare da tramite fra Santilli e la Kodak per concordare condizioni e modalità delle analisi sulla pellicola originale (più e più volte annunciate come imminenti o addirittura date per già fatte, specie dai partner italiani dell'affarista inglese, mentre fino ad oggi Santilli non ha voluto o potuto acconsentire). Shell era interessato in particolare a una questione: se vi fosse un solo filmato relativo ad una autopsia o invece due distinti filmati di due diverse autopsie. Alla Fox TV americana infatti, Santilli aveva garantito - secondo Shell - l'esclusiva del solo ed unico filmato di un'unica autopsia. Forte delle precisazioni da noi fornite circa le dichiarazioni raccolte dalla voce di Chris Cary, di Maurizio Baiata e di Philip Mantle, Shell mise sull'avviso due noti ufologi americani, Bruce Maccabee e Stanton Friedman, così che quando il 1° agosto venne loro fatto visionare l'ormai celebre (e tuttora inedito) filmato, essi ebbero buon gioco a mettere con le spalle al muro Santilli e costringerlo ad ammettere che sì, esisteva anche il filmato di una seconda autopsia, ma che si era trovato costretto a venderlo ad un giapponese (mesi dopo si scoprirà che si sarebbe trattato invece di un tedesco, e per la precisione il socio d'affari dello stesso Santilli)!

Una seconda questione che Shell ci chiese di chiarire in quelle settimane fu di verificare se rispondesse a verità la dichiarazione fatta pubblicamente da Santilli alla fine di luglio che il filmato sarebbe stato sequestrato in Italia presso la RAI dalla "polizia militare" (i Carabinieri?) e pertanto che egli non sarebbe più stato in grado di disporne. Con cautela, tramite gli opportuni canali, potemmo ottenere una decisa smentita sia dalla redazione di Misteri sia dalla direzione della RAI, che riferimmo a Shell e agli altri colleghi impegnati (in Gran Bretagna e negli Stati Uniti) in un laborioso lavoro di verifica della credibilità di Ray Santilli e delle circostanze legate alla storia del filmato.

Il 25 agosto, a Sheffield, Paolo Toselli e Maurizio Verga partecipavano ai lavori dell'8° Congresso internazionale della BUFORA, accolti con la consueta cordialità dai colleghi inglesi ma con diffidenza dall'entourage di Santilli, che provvedeva addirittura ad identificarli e verificare se non stavano per caso fotografando o filmando di nascosto la proiezione della cosiddetta autopsia. Ma ben pochi dei presenti erano a conoscenze di uno sgradevole incidente, avvenuto un mese prima, quando l'organizzatore della manifestazione, Philip Mantle (la cui gestione dell'affare Santilli aveva sollevato non poche critiche da parte degli stessi dirigenti della BUFORA), aveva improvvisamente cancellato la prevista relazione di Verga dal programma del congresso, comunicandogli via fax che non riteneva opportuna la sua presenza a Sheffield in occasione della prima proiezione pubblica dell'"autopsy footage", proprio tenuto conto della posizione di urto frontale tra il CISU e Ray Santilli. La nostra ferma e sdegnata reazione, unita al timore delle ripercussioni che tale inopportuna scelta avrebbe potuto avere sull'immagine e la reputazione della BUFORA e dello stesso Mantle, avevano però fatto rientrare in meno di 48 ore quello che si è poi rivelato solo il primo di una serie di tentativi (tutti peraltro falliti) di mettere a tacere la voce di chi nel nostro paese non si è limitato ad accodarsi al carrozzone dei veri e finti entusiasti del filmato Santilli.

E il 26 agosto ecco finalmente la finta diretta di Misteri, che lasciava l'amaro in bocca ai telespettatori italiani, facendo appena intravedere qualche breve spezzone del filmato, in mezzo a un mare di chiacchiere inconcludenti pro e contro, senza alcun dato concreto, rinviando ogni approfondimento ad un'edizione speciale dello stesso programma, in ottobre. In realtà al 18 luglio (data di registrazione, come si è detto), le tanto conclamate analisi degli esperti Nello Balossino e Pierluigi Baima Bollone sul filmato non erano ancora disponibili perché agli stessi non era stato ancora consegnato il filmato, e alla fine non lo sarà mai, perché tutto quello che è stato concesso è stata una videocassetta e non la pellicola originale da loro inutilmente richiesta.

UN SIMPOSIO STRAORDINARIO

La rivista Notiziario UFO (che - caso unico al mondo - sull'enfatica presentazione del caso Santilli ha basato copertine, grida, locandine, videocassette e gran parte delle proprie pagine per tutti i cinque numeri finora usciti) organizzava intanto in tutta fretta per il 7 e 8 settembre un'edizione straordinaria del simposio di San Marino, inizialmente annunciata come riservata ai giornalisti, poi invece aperta anche ad un pubblico ristretto, che avrebbe potuto visionare per la prima volta il filmato nella sua interezza, per poi ascoltare il dibattito fra vari studiosi, fra i quali alcuni dei più noti ad occuparsi del caso Roswell: Stanton Friedman, Bruce Maccabee, Don Schmitt, oltre a Jesse Marcel (figlio di un testimone del vero caso Roswell) i soliti habitués Michael Hesemann, Linda Howe, Philip Mantle, Javier Sierra. Clou dell'occasione sarebbe però stata - secondo i comunicati diffusi alla stampa - la presenza (confermata ancora due giorni prima) dello stesso Ray Santilli, che avrebbe riferito gli ultimi sviluppi della vicenda del filmato.

L'annuncio del simposio ci dava forse l'occasione per cercare di chiarire direttamente con Mister Autopsia i numerosi punti oscuri che ancora circondavano (e tuttora circondano) l'affare. Alla fine di agosto il CISU chiamava quindi a raccolta i colleghi stranieri invitandoli tramite le aree di dibattito ufologico sulla rete telematica Internet a partecipare alla redazione di un questionario da sottoporre pubblicamente a Santilli in quell'occasione. Come risultato di questa iniziativa internazionale, il 6 settembre veniva diffuso alle agenzie di stampa un comunicato stampa intitolato "Ancora dubbi sull'autopsia dell'alieno - Otto domande per Ray Santilli", che condensava i principali quesiti ancora aperti sulla vicenda, e che riportiamo integralmente a parte.

Il settimanale Tuttoscienze (il più diffuso periodico italiano di divulgazione scientifica) accreditava intanto Matteo LEONE come inviato al simposio, ricevendone conferma dall'Ufficio stampa della manifestazione. Ma la tensione e il nervosismo degli organizzatori hanno portato a una gaffe senza precedenti: un operatore del TG3 veniva strattonato mentre tentava di riprendere le ormai rituali perquisizioni all'ingresso del teatro dove stava per essere proiettato il filmato, ed il "rappresentante italiano di Santilli", Maurizio Baiata (leader emergente del CUN), ha impedito l'ingresso in sala a Leone, così come ha poi tentato di impedirlo a Marco BIANCHINI (SI), reo anch'egli di essere socio del CISU. L'episodio la dice lunga (oltre che sullo stile personale) sulla commistione di ruoli, il coinvolgimento personale e una concezione per così dire disinvolta di cosa si deve intendere per apertura mentale e correttezza, secondo certe persone. Le goffe scusanti precipitosamente addotte da Pinotti a giustificare l'inqualificabile comportamento non sono bastate, ed anzi l'incidente - ben presto risaputo a vari livelli - ha senz'altro contribuito, nell'ambiente giornalistico ma anche in quello scientifico, a far vedere nella giusta luce il "versante italiano" dell'affare Santilli.

Va ancora precisato che all'ultimo momento Mr. Santilli non ha potuto partecipare e quindi al simposio è venuto a mancare il principale protagonista della controversa vicenda.

MISTERI RAI

Arriviamo così al 20 settembre, quasi alla vigilia dell'attesa puntata speciale del rotocalco televisivo Misteri (prevista per il 2 ottobre, poi rinviata e dilatata dalla RAI a un'inedita tre-giorni per capitalizzare in termini di audience la forte spesa sostenuta). Mentre da due mesi erano proseguiti i contatti della redazione di Misteri con il CISU e le richieste di informazioni, bibliografie, citazioni e documentazione, improvvisamente ci venne detto che forse la nostra partecipazione non era opportuna, che vi erano resistenze, anzi che qualcuno non voleva assolutamente che noi partecipassimo, che sulla questione la redazione era "spaccata". Ancora una volta ci trovavamo di fronte a un tentativo di boicottaggio, ma ancora una volta la nostra ferma reazione (che ha coinvolto diverse persone in seno alla redazione del programma) riusciva a farlo rientrare: il capo-redattore confermava l'invito a Toselli, precisando che si aspettava un po' di polemica con altri ufologi. Alla vigilia però, quando le prenotazioni di viaggio e albergo erano già state fatte dalla stessa amministrazione RAI, arrivava un nuovo contrordine da uno dei redattori: avevano già avuto troppe grane, il CISU proprio non poteva partecipare, la proiezione del filmato non poteva avere un contraddittorio (!). Per la terza volta, la reazione (durissima) di Toselli costringeva la controparte a rimangiarsi tutto e a "far finta" di non essersi sentiti...

Lunedì 16, a Roma, la registrazione in studio del programma, che si è scoperto costruito a tavolino per creare una contrapposizione fra ufologi=credenti e scienziati=scettici, con la scontata conseguenza di screditare l'ufologia insieme al filmato: esattamente i timori che avevamo espresso fin dall'inizio della vicenda (si veda l'editoriale di Gian Paolo Grassino sulla nostra rivista UFO n. 16). Non a caso gli "ufologi" invitati erano tutti pro-Santilli, anzi la redazione deve averli cercati col lanternino, per riuscire a trovarne ben cinque in tutta Europa, di cui tre italiani del CUN (e questo non stupisce...), più Hesemann e Mantle. Non a caso gli scienziati invitati erano tutti (non tanto anti-Santilli ma) anti-UFO e pure - come sempre - disinformati sul nostro argomento.

Se la partecipazione del CISU a tale programma ha avuto uno scopo ed un senso, questo era far saltare questa dicotomia fasulla e mistificante (cui si sono invece prestati da un lato - ben contenti - gli "scienziati", dall'altro - forse inconsapevolmente - gli "ufologi" presenti). Tale obiettivo è stato pienamente raggiunto: far sapere e capire al pubblico che non tutti gli ufologi erano appiattiti sulla posizione pro-filmato, che anzi la comunità ufologica (a parte poche eccezioni non casuali) era e rimaneva profondamente scettica sulla vicenda e sull'autenticità del filmato. La stessa collocazione fisica di Toselli, fatto sedere non fra gli ufologi ma fra gli scienziati, ha spiazzato la prevista messa in scena. Tant'è vero che la stessa redazione ha evitato di far partecipare un rappresentante del CISU alla successiva serata del 18 ottobre, dove l'opera di screditamento dell'ufologia è stata completata dalla presenza di personaggi folkloristici reclutati dall'ambiente contattistico, alle cui farneticazioni gli "ufologi" presenti non hanno potuto (o saputo, o voluto) far argine, anche perché presi del tutto in contropiede dall'impostazione apertamente anti-filmato data da una redazione che avevano creduto amica (come evidenziato dall'espressione stupita e dalle reazioni rabbiose di un Pinotti troppo tardi resosi conto di essere stato intrappolato). Il tono del programma era stato peraltro anticipato dallo stesso Giovanni Minoli in una intervista pubblicata sul Venerdì di Repubblica tre giorni prima dello "Speciale Misteri": a sorpresa aveva infatti affermato circa il filmato dell'autopsia: "Sapevamo bene che era un falso quando lo abbiamo acquistato, ma ci sembrava interessante renderlo pubblico, far vedere alla gente un filmato comunque impressionante. [...] Da un po' di tempo a questa parte c'è un grande mercato di filmati presentati come documenti storici esclusivi. [...] Ho la sensazione che le bufale siano parecchie e che dobbiamo stare attenti a non cadere in qualche trappola. La storia degli ufo insegna...".

Ah, sì: è forse inutile precisarlo, ma ancora una volta Santilli non era presente e non ha partecipato a questo gioco al massacro. Del resto l'ha sempre detto, che a lui di tutta la vicenda interessava ben poco se il filmato fosse o meno del 1947, ritraesse effettivamente un'autopsia, mostrasse davvero un alieno, avesse a che fare o meno col caso Roswell. Il suo interesse era solo (e giustamente) economico. Venne (a luglio), incassò, tornò a casa e tanti saluti.

Con questi penosi retroscena della farsa di Misteri è bene chiudere (almeno per ora) questa fin troppo lunga parentesi, peraltro doverosa per contribuire a dare la giusta prospettiva di quanto in Italia è successo e si è fatto (da una parte e dall'altra) circa una vicenda della quale si è scritto e parlato più del necessario, costruendo castelli d'aria fritta, come si continuerà a fare fino al momento in cui Ray Santilli non tirerà fuori le pizze di pellicola e le lascerà esaminare ed analizzare ad esperti indipendenti, oppure fornirà le vere generalità del fantomatico cine-operatore.

[tratto da Notizie UFO n. 50, aprile 1996]


TORNA AL SOMMARIO DELL'AFFARE SANTILLI

TORNA ALLA PAGINA INIZIALE


  CISU ONLINE Counter