Fiebag

UN APPROCCIO PARAFISICO

di Edoardo Russo



["Gli Alieni - Contatti con intelligenze extraterrestri", di Johannes Fiebag, Mediterranee, Roma 1994, 229 pagine (Die Anderen, Germania 1993)]

Questo libro si occupa prevalentemente di due tipi di casistica ufologica: da un lato gli incontri ravvicinati del terzo tipo e i casi di rapimento (abduction); dall'altro gli analoghi racconti di esperienze con creature aliene (demoni, elfi e fate, abitanti di Magonia) nei secoli scorsi, dal Medioevo in avanti. Il testo si basa su un gran numero di casi, spesso raccontati in dettaglio, e la maggior parte dei quali sono poco noti o addirittura inediti in Italia, dove l'ufologia di lingua tedesca è sempre stata poco diffusa.

Non si tratta però di un libro documentario, ma di un libro a tesi, che punta ad una valutazione complessiva del problema ufologico, nel tentativo di individuarne l'origine in un'intelligenza non umana, che non si riduce però - nonostante quel che ci si potrebbe aspettare da un redattore dell'edizione tedesca della rivista di archeologia spaziale Ancient Astronauts e collaboratore dello scrittore svizzero di paleo-astronautica, Erich von Daeniken - ad un'ipotesi extraterrestre in senso classico.

Il discorso sottostante a tutta l'esposizione è che non sembra verosimile una interpretazione letterale degli incontri con alieni come frutto di visitatori extraterrestri, che arriverebbero da distanze cosmiche con i loro velivoli per poi schiantarsi miseramente in decine di casi, o per prelevare animali e persone da sottoporre ad operazioni chirurgiche o sperimentazioni fin troppo umane nelle descrizioni che ce ne fanno i protagonisti.

Così come risulta evidente in molti casi la componente di riflettività del fenomeno UFO nei confronti del percipiente umano, sia a livello individuale (il cacciatore cui viene detto che sono qui per cacciare e pescare) sia a livello collettivo (le apparizioni sembrano adattarsi al contesto culturale del secolo in cui si trovano, dalle citate creature semi-divine alle battaglie celesti del tardo Medioevo, dalle "aeronavi fantasma" di fine '800, fino ai dischi volanti del XX secolo).

Nell'esporre quello che Aimé Michel chiamò giustamente "il festival dell'assurdo", Fiebag ripropone fra le righe, mentre racconta i vari casi, il classico problema posto negli anni '70 dall'ufologia parafisica (ed oggi quasi dimenticato dai fautori delle tematiche più folkloristiche dell'ufologia americana): sono i testimoni a vivere un'esperienza con l'Altrove, di per sé ineffabile, adattandola inconsciamente alle proprie aspettative o conoscenze; oppure sono Gli Altri (era appunto questo il titolo originale dell'edizione tedesca del 1993, malamente tradotto col più sensazionalistico Gli Alieni) a camuffarsi consapevolmente in funzione di quando e dove fanno le loro apparizioni?

Senza cadere da un lato nella credulità di certi filoni New Age dell'ufologia americana, dall'altro nel riduzionismo di certe correnti di pensiero europee che dal parafisico sono finite al socio-psicologico, Fiebag ribadisce la sua convinzione che il fenomeno sia reale e causato da esseri che da tempo immemorabile interagiscono con noi. Ma ha il buon senso di fermarsi prima di lasciarsi andare a speculazioni che troppo spesso si sono rivelate banalmente antropocentriche, ed anzi l'ultimo capitolo si sforza di far intravedere al lettore l'abisso di incomprensibilità e perfino di inconcepibilità da parte nostra dei comportamenti e delle motivazioni di eventuali intelligenze extraterrestri sufficientemente avanzate sotto il profilo tecnologico. E chiude con un paradosso: e se noi non fossimo che una realtà virtuale, in cui i nostri creatori ogni tanto si prendono il lusso o il divertimento di fare una puntatina?

Al di là delle sue riflessioni teoriche e delle sue convinzioni, l'autore - pur muovendosi liberamente nel campo della speculazione - dimostra una discreta erudizione ufologica ed un buon aggiornamento sugli sviluppi più recenti dell'argomento (abduction, UFO precipitati, mutilazioni animali), come dimostra la bibliografia internazionale su cui si basa.

L'edizione italiana si presenta purtroppo poco curata, sia nella traduzione (con comici svarioni, quali i poliziotti privati co-testimoni del caso Linda Cortile che diventano inspiegabilmente "agenti assicurativi") sia nella bibliografia (che non menziona le edizioni italiane, pure esistenti, di diverse fonti di lingua straniera). Ma è una critica marginale, rispetto ad un testo originale e stimolante, la cui proposta al pubblico italiano costituisce un utile antidoto per ampliare gli orizzonti di chi pensa che l'ufologia sia ormai centrata sul caso Roswell o addirittura sull'affare Santilli.



[tratto da: UFO - Rivista di informazione ufologica n. 18, luglio-dicembre 1996
semestrale a cura del Centro Italiano Studi Ufologici
© CISU, casella postale 82, 10100 Torino, tel. 011 3290279, fax 011 545033]



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