EXTRATERRESTRE O MONTATURA?

La vera storia del filmato dell'autopsia dell'alieno

(Estratto dal Comunicato Stampa del CISU - Milano, 24 giugno 1995)

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VOCI VERE, FALSE E STRATEGIE DI MARKETING

In tutta questa vicenda, in realtà, da più parti sono stati volutamente mescolati notizie e fatti veri e falsi, che spesso hanno dato luogo a smentite ed equivoci, ma comunque hanno contribuito a far parlare del filmato che, se fosse autentico, avrebbe un'importanza eccezionale.

 

I consulenti di Santilli hanno anzi chiaramente spiegato che il loro fine è far lievitare il prezzo al quale il loro assistito potrà vendere i diritti di diffusione del filmato in tutto il mondo. Basti pensare che avrebbero rifiutato un'offerta di 7 milioni di dollari da parte della TV israeliana per l'esclusiva mondiale, contando di ottenere di più da una vendita dei diritti frazionata nazione per nazione.

Per mantenere e anzi far crescere l'interesse del pubblico e dei mass media, è stata quindi pianificata una precisa campagna promozionale che prevede uno stillicidio di rivelazioni progressive fino ad agosto, quando il filmato verrà mostrato in pubblico a Sheffield, dopo che i diritti saranno stati venduti.

Ecco spiegata la segretezza imposta nelle prime visioni "riservate", da cui sono solo trapelati racconti orali. In fasi successive si è programmato di rendere pubblici alcuni fotogrammi tratti dal filmato, la notizia (e proiezioni riservate) di altre parti finora inedite del filmato stesso, e risultati di analisi che sembrino confermare l'autenticità delle riprese.

Infatti due settimane fa Santilli ha annunciato la prossima proiezione di un nuovo spezzone filmato, nel quale si vedrebbero anche i frammenti del disco volante precipitato. In alcune interviste, il documentarista ha confermato di aver già concluso alcuni contratti con televisioni americane ed inglesi per la messa in onda di documentari (da lui stesso prodotti) sul filmato, ma solo dopo il congresso di Sheffield. E pochi giorni fa ha cominciato a raccogliere sulle reti telematiche ordini di acquisto per il filmato in videocassetta, che sarebbe venduto a 33 sterline da pagare subito per ricevere poi, solo a fine agosto, la cassetta con parte del filmato.

 

LE IPOTESI

L'autenticità o meno del filmato dell'autopsia aliena è una questione indipendente dalla validità del caso Roswell. E' ormai indubitabile infatti che qualcosa caduto dal cielo venne effettivamente recuperato nel deserto del New Mexico dai militari americani nel luglio 1947, anche se è ancora viva la controversia su cosa fosse (si veda il lungo articolo sulla nostra rivista UFO n. 12).

In proposito le ipotesi vanno da quella fondamentalista che si trattasse di un velivolo extraterrestre fino a quella riduzionista secondo cui era invece un oggetto convenzionale (pallone sonda) che per una serie di equivoci non venne subito identificato, passando per quella dietrologica: la storia del "disco volante precipitato" venne (e forse viene ancora) utilizzata per coprire qualche esperimento militare all'epoca segretissimo (il Progetto Mogul: si veda la nostra rivista UFO n. 15).

Sul filmato dell'autopsia si scontrano già le stesse scuole di pensiero: quella letteralista, per la quale si tratta di un autentico filmato relativo all'autopsia di un extraterrestre; quella riduzionista secondo cui il tutto si riduce ad una messinscena architettata a scopi evidentemente commerciali (e della quale Santilli potrebbe essere l'autore, un complice o la vittima); e quella cospirativa, che ritiene che il filmato sia sì un falso, ma realizzato col preciso scopo di depistare l'attenzione dal vero oggetto caduto a Roswell e alla fine comunque screditare tutta la vicenda agli occhi del pubblico (è la tesi della maggior parte degli studiosi ameri

cani), mentre secondo altri all'opposto farebbe parte di un piano di condizionamento per far accettare al pubblico la rivelazione dell'esistenza di visitatori alieni (è la tesi sostenuta nella conferenza di Roma).

COSA PENSARE DEL FILMATO?

A ciascuno di scegliere l'ipotesi che preferisce. Il Centro Italiano Studi Ufologici non ritiene di poter prendere una posizione, non disponendo di dati precisi in proposito.

Infatti non è stato finora possibile agli studiosi procedere ad analisi indipendenti delle pellicole in possesso di Santilli, che fino a questo momento ha anzi rifiutato (contrariamente a quanto è stato affermato sui giornali) di far esaminare il filmato alla Kodak, la quale ha solo confermato che la scritta KODA seguita da un quadratino e da un triangolo (che secondo Santilli figurerebbe sulla pellicola) sarebbe stata effettivamente usata per un lotto di pellicole prodotte nel 1947, e poi nel 1967 e nel 1987: un po' poco per affermare (come è stato invece fatto) che la ditta avrebbe verificato l'autenticità del filmato.

Il rispetto della verità e della sua ricerca è purtroppo passato in secondo piano davanti a finalità bassamente commerciali o promozionali, il che è forse comprensibile da parte del detentore del filmato, che cerca solo di trarne un profitto, ma lo sarebbe di meno da parte di persone che si dicono studiosi.

Abbiamo pertanto ritenuto nostro dovere intervenire per correggere le informazioni incomplete o false diffuse ai e dai mass media in Italia.

 

Milano, 24 giugno 1995

 

 


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