Banca Dati Ufologica

L'ARCHIVIO DEL CENTRO ITALIANO STUDI UFOLOGICI


  1. Rilevanza culturale dell'ufologia
  2. L'argomento UFO, pur nella sua marginalità, ha assunto una crescente rilevanza socio-culturale negli ultimi 50 anni.

    Qualunque siano le cause e la natura del fenomeno, sono milioni le persone di ogni ceto sociale che pensano di aver visto un UFO in cielo (il 6% della popolazione adulta secondo vari sondaggi Doxa, Gallup, ecc.). Libri, riviste, pellicole cinematografiche, programmi radio-televisivi, conferenze e convegni coinvolgono un numero ancora più grande di curiosi e appassionati in tutto il mondo.

    La natura di "mito moderno" è stata affermata fin dal 1958, ad opera di Carl Gustav Jung, e diversi studiosi hanno esplorato l'aspetto mitopoietico di quello che costituirebbe di volta in volta il prolungamento del folklore sull'Altrove nel XX secolo, la rinascita della figura dello "scienziato popolare dilettante", la versione tecnologica del numinoso, ecc.

    La natura interdisciplinare dell'ufologia (sospesa tra scienze fisiche e scienze socio-psicologiche), la sua non-accettazione a livello accademico, il permanere sospesa tra lo stato di pre-scienza e quello di pseudo-scienza: tutto questo ne ha fatto un microcosmo culturale di nicchia i cui stilemi si sono però poco a poco diffusi al grande pubblico attraverso i mass media, generando un indotto che oggi comprende la musica pop, la pubblicità, la letteratura, il cinema e la TV, una parte della contro-cultura giovanile.

    La salvaguardia di questo piccolo-grande patrimonio di "cultura popolare" è finora rimasta nelle mani degli stessi ufologi: gruppi di studiosi autodidatti e di appassionati che al tempo stesso producono (in parte), raccolgono e conservano tutta questa produzione.

  3. Rilevanza dell'archivio del CISU
  4. L'archivio del CISU a Torino è il più grande archivio italiano sull'argomento UFO ed uno dei più grandi (ed antichi) d'Europa, frequente meta di visite (o di richieste epistolari di prestiti o di riproduzione) da parte di studiosi di altri paesi.

    Il nucleo storico del gruppo e dell'archivio risale infatti al 1949, con la costituzione a Torino dell'associazione Centro Studi Spaziali (su iniziativa dell'allora ventenne Gianni Settimo), e via via trasformatosi negli anni in Sky Scouts (1958), Centro Studi Clipeologici (1962) e Gruppo Clypeus (1967), e con la nascita (a Torino) del Centro Unico Nazionale (1966).

    Dal 1980 al 1985 ebbe sede a Torino l'archivio centrale del Centro Ufologico Nazionale da cui nacque, per scissione, il CISU: Centro Italiano Studi Ufologici (1985), che oggi comprende circa 200 iscritti in tutta Italia e ha un'intensa attività di volontariato finalizzata all'indagine sugli avvistamenti, la raccolta di ogni documentazione, la circolazione della stessa fra studiosi ed appassionati, la promozione di un atteggiamento di studio scientifico del problema, la divulgazione.

    L'intero archivio e la biblioteca raccolti in 36 anni da Settimo e collaboratori (Archivio Clypeus) venne donato al CISU al momento della sua costituzione, e ad esso si sono via via aggiunte varie raccolte di studiosi e scrittori che le hanno donate o lasciate in eredità al Centro, ultima fra queste (ma di particolare rilevanza quantitativa) quella del genovese Renato Vesco (morto nel 1999 e attivo raccoglitore fin dal 1945).

  5. Descrizione dell'archivio del CISU
  6. L'archivio del CISU può essere suddiviso come segue:

 


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