Wunderkammer

a cura di Francesco De Caria e Donatella Taverna

 

Per la terza edizione - anno culturale 1997 - è stato assegnato il premio di cultura L’Arcangelo, istituito e curato dalla Associazione Immagine per il Piemonte. Quest’anno l’ente benemerito che ha fruito del premio è stato il Centro Nazionale di Studi Alfieriani di Asti. Nel sessantesimo della sua fondazione , questo istituto appare benemerito per l’intensa e preziosa attività scientifica che ha raccolto tutti i migliori italianisti e che ha visto la completa pubblicazione, salvo lacerti ed eventuali giacenze in altri archivi, del materiale alfieriano esistente, mentre lancia un grido d’allarme perchè, in previsione delle prossime celebrazioni alfieriane del 1999 e del 2003, l’edificio in cui Alfieri nacque ed in cui sono conservati i più preziosi cimeli che di lui ci sono rimasti è in stato di degrado urbano non trascurabile. Presidente e Direttore del centro sono dunque impegnati a tutto campo presso gli enti responsabili perchè il patrimonio alfieriano sia non solo custodito ma anche disponibile per studiosi e visitatori di tutto il mondo.

Il premio di cultura "l’Arcangelo" (ed è Michele, quello della sapienza...) ha già avuto due edizioni precedenti, nel corso delle quali si sono premiate associazioni culturali diverse: L’Arvangia e il Museo delle Arti d’Ago in Piemonte nel 1995, la casa editrice Viglongo nel 1996. Il premio ha un forte significato, e in questo senso lo ha voluto e realizzato con grande impegno il Presidente dell’Associazione Immagine per il Piemonte, Vittorio Cardinali, perchè porta in luce operazioni a volte difficili o nascoste di recupero dei beni artistici e culturali della nostra regione, operazioni che spesso il contesto quotidiano rende complesse, costose, faticosissime per chi combatte ogni giorno una battaglia per la tutela e per la possibilità di fruizione per beni che devono appartenere all’umanità.

E’ recente la notizia che molti dei beni culturali della città di Torino sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco (se ne è parlato in edizioni precedenti del Wunderkammer) ed è notizia che ci ha riempiti di gioia: ma tutte le forme di cultura figurativa o letteraria, sebbene talora non spettacolari o non tali da attrarre un turismo internazionale (?), dovrebbero in un paese veramente civile godere di attenzione, solidarietà, impegno collettivo.

Un segno come quello offerto dall’Associazione Immagine per il Piemonte incoraggia, aiuta a ricominciare a combattere, fa sentire meno soli ed è insomma la vicinanza tangibile di molte persone in un cammino che non per tutte le associazioni è di facile attuazione.

Offriamo all’attenzione del lettore solo qualche dato: L’Arvangia possiede una sede accessibile al pubblico; non è così per il Museo delle arti d’ago e neppure per il Centro studi alfieriani, che ha un problema grave di tutela in relazione alla propria sede. L’uscita di pubblicazioni è subordinata ad una serie di impegni finanziari e pratici, oltreche culturali, e non tutti i programmi delle associazioni segnalate sono stati portati avanti con facilità.

Forse sarebbe più corretto ricordare, qualche volta, che molte associazioni con intendimenti di pura tutela culturale, combattono ogni giorno battaglie che pur mai perse in partenza costano fatiche e sangue a chi se ne occupa.

E’ dunque benemerita davvero l’opera di segnalazione e collegamento che da qualche anno l’Arcangelo svolge. E che ci auguriamo continuerà a svolgere per molto tempo ancora.

Donatella TAVERNA

Torna agli articoli di gennaio