Il corpo digitale

di Antonio Miredi

 

Che fine hanno fatto gli indiani metropolitani che verso la fine degli anni settanta, le facce colorate, le performances ironiche, gli slogan ad effetto, rappresentavano l’ala creativa di una sinistra forte di parola ma povera di corpo?

Bifo ( Franco Berardi) oggi naviga in Internet, cura una rubrica nelle pagine telematiche di Mediamente, esempio di TV intelligente trasmessa su RAITRE.

Dalla strada metropolitana alla piazza telematica il passaggio sembra necessario: la fine delle ideologie celebra l’unico feticcio rimasto e totem moderno, lo schermo mediatico. Il corpo digitale è diventato l’ultima forte ideologia.

Nel programma del recente Salon Bit (Salone del multimedia e dello spettacolo digitale) Carlo Infante, collaboratore della rivista di tendenza VIRUS, specialista di Corpo e Mutazione ha intrattenuto parlando di "corpi e scenari digitali". La dimostrazione di un lavoro del danzatore Roberto Castello con il software di progettazione coreografica Life Forms e ricognizioni video sull’interazione corpo/scena digitale. E mentre scorrevano repertori su grande schermo di Stelarc, Marcel A. Roca, Fura dels Baus. Infante ci ricordava che è lo stesso corpo capace di produrre segnali elettrici. Il corpo è come un campo di energia e si può intervenire su di esso attraverso una macchina e dei sensori. Antonin Artaud, con la sua domanda di alterità è diventato il referente artistico di un disagio globale che ha messo radici nel villaggio globale.

Paradosso: il corpo analizzato, spiegato, discusso, proposto, non esprime direttamente né disagio né celebrazione. Si assiste semmai a uno spettacolo attorno al corpo sull’onda di un successo del momento reso visibile da segni-segnali: la curiosità del pubblico, il cellulare pronto a squillare, le interviste e i convegni da organizzare, i passaggi televisivi, la certezza di possedere l’ultima verità...

Il corpo dell’intellettuale (nonostante qualche spruzzo di colore) resta essenzialmente un corpo sublimato, un corpo-parola. Anche se sa correre in tempo reale, a velocità digitale. " I morti galoppano veloci".

Come è attuale il messaggio di Dracula!

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