"Il Migliore dei Mondi possibili"

Candide di Bernstein al Teatro Regio

Chi è veramente Leonard Bernstein? Forse il maestro non si poneva certe domande, componeva, eseguiva, dirigeva, giudicando buono tutto ciò che era in grado di fare. I profili biografici che gli sono stati dedicati amano puntare sull'eccezionalità del personaggio: direttore d'orchestra, compositore, pianista, conferenziere, scrittore e didatta, prototipo del selfmade-man americano votato alla musica. Eroe del positivismo, esaltava la metropoli (West Side Story), denunciava le tensioni emotive (The Age of Anxiety), ammiccava sorridente all'età dei lumi e delle illusioni (Candide) ricevendo premi e riconoscimenti, intitolando un suo libro The Joy of Music e un ciclo di songs I Hate Music. L'estrema suggestione che Bernstein sapeva trasmettere era l'energia vitale, la gioia di vivere, la sensualità timbrica nelle esecuzioni di Bartok o Janacek come, incredibile a dirsi, di Schumann o Schubert. Nell'opera due sono gli elementi fondamentali: le possibilità di sviluppo tematico e, una volta stabilito lo spessore fonico ed il clima espressivo, l'indissolubilità nella quale rientrano i più disparati e minuti dettagli. Candide è un eclettico divertissement, tra comic-opera e musical ispirato al Candide ou l'optimisme di Voltaire e trasformato nel libretto di Lilian Hellman, John Latouche e Richard Wilbur. Bernstein si diverte a creare una miscela e parodia di generi, dal coro di verdiana o rossiniana memoria alla struggente aria pucciniana, dall'ironica sensualità di Bizet, all'ampio tessuto narrativo di Gounod. Il credo illuminista dell'uomo al centro dell'universo, della ratio che giustifica tutto e del migliore dei mondi possibili, già messo in discussione con elegante e raffinata ironia da Voltaire, è il perno dell'opera: una serie di incredibili sventure si abbattono su Candide e i suoi compagni, sgretolando la fiducia nel sistema e l'ottimismo del precettore Pangloss.

Grandi aspettative per il soprano Sumi Jo; diplomata in pianoforte a Seul e perfezionatasi in canto al Conservatorio di S.Cecilia di Roma, ha cantato nel Rigoletto, nella Lucia di Lammermoor, nel Ballo in maschera con la direzione di Karajan, più volte nel ruolo della Regina della Notte nel Zauberflote ed ha inoltre inciso sotto la direzione di Georg Solti. Nel 1996 ha celebrato i dieci anni di carriera con una tournée negli Stati Uniti, culminata alla Canergie Hall di New York. Oltre al Candide, in questa stagione interpreterà al Teatro Regio il ruolo di Zerbinetta in Ariadne auf Naxos di Strauss.

Candide in scena al Teatro Regio dal 18 al 25 novembre. Interpreti Tracey Wellborn (tenore) e Sumi Jo (soprano), direttore John Mauceri, regia di Robert Fortune.

Monica Luccisano

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