Cattiva maestra televisione
Fabio Ballario allo Studio Laboratorio di Anna Virando
Interno di una villa dalle modeste proporzioni: una donna, morbosamente intenta a seguire una trasmissione sul megaschermo del salotto, non si accorge quasi che il marito è rientrato a casa. Sta per andare in onda una nuova puntata dello sceneggiato televisivo in cui le hanno affidato una parte di scarsissima importanza, praticamente irrilevante. Convinta del contrario lascia trasparire unevidente nervosismo, e giunto il momento di intervenire nello spettacolo interattivo, incespica sulle parole andando completamente fuori tempo; Ma lo spettacolo continua ed i suoi due interlocutori controbattono come se nulla fosse accaduto, come se non lavessero neanche ascoltata. Lei, tuttavia, pienamente soddisfatta del proprio "talento" cinematografico si rivolge tronfia al marito ricordandogli di aver sposato unartista.
Questo è quanto accade in una sequenza di Fahrenheit 451, film girato da François Truffaut nel 66, ispirato allomonimo romanzo di Ray Bradbury.
Ma è anche ciò che avviene oggi durante le innumerevoli trasmissioni che tentano di coinvolgere sempre più gli spettatori passivi facendo loro credere di essere indispensabili alla "Grande Famiglia".
Ed ecco che gli spettatori di tutto il mondo li ritroviamo nelle opere di Fabio Ballario : padri e figli, piazzati davanti ad una scatola rigurgitante suoni ed immagini dogni genere, si contendono il telecomando; uomini di mezza età lividi e annoiati, saziano la mente di TV ; donne avvenenti abbracciano il loro tubo catodico, compagno instancabile ed inesauribile intrattenitore.
Quella di Fabio Ballario è un tipo di arte dedicata a tutti coloro che non saprebbero scegliere tra lultimo talk show di Funari ed il funerale di una improbabile Principessa; o a coloro che invece, posti di fronte a tale alternativa, preferirebbero andare a dormire.
Studio Laboratorio Anna Virando, corso Lanza 105, Torino. Tel: 011-6601574. Da martedì 13 a sabato 31 gennaio 1998. Orario: 16.30 - 20.00 - tutti i giorni feriali.
Paolo Deluca