Nichilismo. Mi fa paura il solo termine, perche' so che fa soffrire e per istinto l'ho sempre combattuto. Quindi, con diffidenza, inizio la lettura dall'ultimo capitolo: "Oltre il nichilismo". E avrei voluto che questo fosse il titolo. Per cercare di leggere in positivo, come fa talovolta il pittore che dice la verita' giocando con i colori, in uno sforzo continuo per sfuggire alla morsa del nulla. Volpi, che e' uno del mestire..., dice:"Nutriamo nei confronti del nichilismo la stessa convinzione che vale per tutti i problemi filosofici: essi non hanno soluzione ma storia". Noi, che facciamo un altro mestiere, sentiamo da sempre il fascino e la tentazione di questo tarlo, ed accetteremo la sua compagnia come una sfida. A volte ce lo terremo buono pregandolo di lasciarci almeno il piacere del cielo stellato, a volte cercheremo di inchiodarlo al muro, racchiuso in un'opera, dicendogli per burla: "Se ti nascondi ti scovo e ti rappresento, e se non ci sei ti invento io". Chissa' quante volte ci fara' distruggere le opere che stiamo facendo. Perche' di fronte a lui tutto e' poco significativo, o banale, o comico, o ridondante.. Ma ne finiremo molte, ed a modo nostro ce lo butteremo dietro le spalle.
E pensare che quest'anno, a Coluccia, dopo una terribile siccita' che aveva dimezzato il numero delle mucche, erano seguite pioggie abbondanti allontanando lo spettro della fame. Anche gli animali erano piu' belli, le tracce dei cinghiali ovunque. I vitelli piu' robusti. I tori neri , timidissimi con gli uomini ed arzilli con le loro partner, sempre con le froge arricciate in su e gli occhi rovesciati all'indietro, sprizzanti di vita.
Beato il Sanna, la sua vita un senso lo ha avuto. Non ha costruito nulla, ma da solo ha difeso strenuamente quello che aveva ereditato: un capolavoro al quale non si puo' aggiungere o togliere una sola pennellata senza rovinarlo. Lui, da solo. Adesso vedremo cosa faranno gli altri. Noi cantiamo, nel villaggio globale di internet, nel mondo della tecnologia piu' avanzata, un piccolo mondo di poesia in cui la tecnologia non è mai entrata. E con le mani continueremo ad inventare isole. Magari usando materiali e colori meno antichi della sabbia.
Italo Zopolo
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