Umanità nella tragedia. I Vigili del Fuoco nella seconda guerra mondiale

Il comandante, ing. Guido Moscato, viene messo al corrente della situazione, ed esautorato dalle sue funzioni, in attesa degli accertamenti predisposti a suo carico, sui rapporti intercorsi, con il crollato fascismo, e trattenuto nella sua abitazione, uguale trattamento, viene applicato a tutti gli altri ufficiali, sia permanenti che volontari. Pertanto, e fino a nuovo ordine, il comandante della VI Divisione Torino, Odone Renato (Giulio), assume per designazione del C.L.N.A.I. il comando dell'83° Corpo dei Vigili del Fuoco, sostituendo con i propri ufficiali, gli altri destituiti. Temporaneamente, il Comando Piazza, troverà la sua sistemazione, nella caserma di corso Regina Margherita, particolarmente attrezzata, per i vari servizi logistici, occorrenti alle varie formazioni partigiane, convergenti sulla città.

Torino 23 aprile 1945 Il Comandante Giulio"

"Vittorio" il nome di battaglia di Ettore Maccagno, Comandante della VI Divisione S.A.P. che incorporava la "Pensiero Stringa", il 26 aprile comunicò al comando Piazza la presa dell'importante centrale telefonica della Stipel, permettendo così a tutta l'organizzazione territoriale della resistenza di riprendere le normali comunicazioni telefoniche. Questo il suo dispaccio:

"La Stipel con le forze della S.A.P. interna si è liberata dei circa 50 tedeschi di guardia. E' stato impedito il brillamento delle mine. Gli impianti principali sono intatti. Potete rimettere in funzione il centralino della Lancia ed ottenere qualunque comunicazione vi interessi. Chiedete per maggiori chiarimenti del Comandante distaccamento Stipel "Montaldo": I tedeschi che si trovano fuori del recinto, pronti ad andarsene, vedendosi minacciati dalle mitragliatrici piazzate alla Stipel, hanno chiesto di essere lasciati allontanare, promettendo che in compenso non avrebbero fatto entrare in azione i carri armati. Ho detto di non aver fiducia nella promessa; ma poiché, praticamente, i sappisti non sarebbero in grado di impedirne l'allontanamento, ho detto loro di richiedere la consegna delle armi |...|".

Il 30 aprile il Comandante Guido Moscato emanò il seguente Ordine del Giorno.

"83° CORPO VIGILI DEL FUOCO TORINO
ORDINE del GIORNO n. 121 del 30 aprile 1945
VIGILI del FUOCO di TORINO
Sua Eccellenza il Prefetto mi ha chiamato ieri per significarmi il Suo alto plauso verso il Corpo e per dirmi che è al corrente di quanto i Vigili del Fuoco hanno fatto in queste giornate rivoluzionarie memorabili. La cittadinanza di Torino ancora una volta parla di voi con entusiasmo ed ammirazione. Io poi ho seguito minuto per minuto, e che ho potuto conoscere tutta la vostra opera, ho apprezzato che, oltre a tutto quello che avete fatto, avete saputo conservare il senso della misura e la dignità della disciplina. Personalmente poi, Vigili miei, vi sono profondamente grato perché ancora una volta avete dimostrato verso di me dell'affetto appassionato, il che mi è stato di grande premio per le giornate nere che purtroppo ho dovuto inevitabilmente passare in questi lunghi mesi di attività cospirativa. Mi diceva a conferma il compagno "Vittorio" l'altra sera: "può essere sicuro che, se i Vigili di Napoli e di Roma vi volevano bene, i Vigili di Torino vi vogliono veramente bene e non meno". Quello che mi ha poi profondamente commosso è stato, nei momenti drammatici della lotta in cui si poteva anche temere che da un momento all'altro si potesse essere circondati entro la Caserma Centrale e sopraffatti, l'aver sentito dire da diversi di voi: "poiché il nostro Comandante è rimasto con noi, nel caso che fossimo costretti a ritirarci, ce lo porteremo via anche a pezzi". Grazie, ragazzi miei!. Concentriamo un istante adesso il pensiero reverente a tutti i nostri Caduti per la Rivoluzione.

IL COMANDANTE"

Il Comando Provinciale di Torino all'indomani della Seconda Guerra Mondiale venne decorato di Medaglia di Bronzo al Valore Civile con la seguente motivazione:

"IN OCCASIONE DI VARIE INCURSIONI AEREE SUSSEGUITESI, NEL CORSO DEL RECENTE CONFLITTO, SU QUELLA CITTÀ, L'83° CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO, CONFERMANDO LE SUE VALOROSE TRADIZIONI ACCORREVA NELLE ZONE COLPITE E, AFFRONTANDO GRAVI RISCHI MERCE' LO SPIRITO DI ABNEGAZIONE E LA PERIZIA DEI SUOI COMPONENTI, ALCUNI DEI QUALI PERDEVANO LA VITA NELL'ADEMPIMENTO DEL PROPRIO DOVERE, EFFETTUAVA NUMEROSE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO, DI SOCCORSO AI FERITI E DI SPEGNIMENTO DEGLI INCENDI DAVA, COSI', PROVA DI NON COMUNE CORAGGIO E DI SPREZZO DEL PERICOLO. TORINO 1940 - 1944"

Oggi finalmente dopo molti anni questo grande sacrificio ha ricevuto un giusto riconoscimento attraverso la concessione ai Vigili del fuoco di Torino, da parte del Presidente della Repubblica, della Medaglia d'Oro al Valor Civile, consegnata nel corso delle celebrazioni della Santa Barbara del 4 dicembre 1999.

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