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- UN RICCO PATRIMONIO
DA SALVARE:
LE ATTREZZATURE I DOCUMENTI I MEZZI ANTINCENDI
DEI VIGILI DEL FUOCO.
UN PATRIMONIO IN PERICOLO
Fino a non molti anni fa, nel nostro Paese vigeva
un concetto, certamente parziale, secondo il
quale la definizione di bene storico non poteva
valere per tutto ciò che non fosse un edificio
religioso, un'opera d'arte, un castello, un
monumento. Pertanto a tutti quei beni considerati
minori, veniva negata una giusta considerazione
per un'operazione di recupero e di restauro
conservativo.
- Purtroppo molto è
andato disperso.
- Non sfuggiva a tutto
questo ovviamente il grande patrimonio
pompieristico, divenuto tale attraverso secoli e
secoli di attività e di continua evoluzione
tecnologica. Per lunghi anni, un po' ovunque
lungo la nostra penisola, per mancanza di fondi e
di cultura della conservazione, sono stati
lasciati in uno stato di abbandono e di incuria,
macchine e attrezzature appartenenti ad un
passato ricco di emozionante storia del servizio
antincendio delle nostre città.
- AGIRE PER NON
DIMENTICARE.
IL PASSATO DALLE GLORIOSE TRADIZIONI
Chi mai potrà dimenticare la gloriosa storia
delle Guardie a Fuoco di Firenze: prima città al
mondo ad avere un organizzato servizio di difesa
dagli incendi, o quella di Torino forte già dal
1442 di un gruppo di artigiani pagati dal comune
per estinguere gli incendi?
E poi ancora la Roma papalina, la Milano degli
Sforza, la Venezia ducale e la Napoli borbonica.
Esempi questi tra i più illustri, senza
dimenticare quello meno conosciuto dei tanti
centri minori, che nel corso dei secoli hanno
contribuito all'affermarsi di un indispensabile
servizio reso alla collettività, consolidando
così negli anni uno stretto rapporto con la
popolazione di ogni città, fatto di tanti
episodi più o meno clamorosi. Uno per tutti
l'episodio del Caporale Robbino così bene
immortalato dal De Amicis nel suo
"Cuore".
Ma affinché tutto questo fosse possibile, oltre
all'impegno individuale, c'è stata la necessità
di impiegare una tecnologia, dapprima semplice
poi sempre più complessa, da affiancare al
Vigile del Fuoco nello svolgimento della propria
opera.
PERCHE'E' NECESSARIO.
AGIRE CON VIGORE E DINAMISMO
Ed è di quella tecnologia che oggi noi ci stiamo
occupando, nella difficile opera di recupero e di
restituzione della giusta dignità.
Nel passato se si escludono pochi sporadici casi
di impegno in questa direzione, dovuto perlopiù
alla sensibilità di pochi privati, la situazione
non era affatto ottimistica. Gran parte di questo
patrimonio è andato distrutto, altro ha
rischiato l'estinzione.
Da qualche anno vi è però un'inversione di
tendenza.
Anche se con notevole ritardo rispetto ai paesi
anglosassoni e alla stessa Francia, in Italia si
sta manifestando con raro vigore un interesse
prima sconosciuto, per tutto ciò che è
pompieristico.
Ai privati si sono affiancate associazioni,
fondazioni e gruppi di persone, tutti impegnati
in un'affannosa opera di salvataggio.
Molti hanno compreso l'importanza del non
abbandonare questa ricchezza che sta entrando con
pieno diritto tra i beni da tutelare e
valorizzare.
Vi è dappertutto un rifiorire di iniziative tese
a strappare al tempo ciò che lo stesso non ha
ancora distrutto. Sorgono musei, gallerie,
collezioni, pubblicazioni, mostre, convegni: la
cultura pompieristica può dirsi salva.
UN PRIMO DECISIVO PASSO E' GIA' STATO FATTO.
UN APPORTO DECISIVO
Dal 1992 opera in Torino l'Associazione per la
Storia dei Vigili del Fuoco, (A.P.S.VV.F.) un
organismo nato dall'impegno di alcune persone che
avvalendosi del fondamentale apporto del Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, ha
potuto, nel corso di questi anni, operare
fattivamente potendo così annoverare una ricca
attività.
L'APSVVF ha investito volontariamente, da tempo,
ogni energia disponibile, accompagnata da una
forte passione per la storia dei Vigili del
Fuoco.
In questi primi anni di attività il bilancio non
può che essere buono; sono stati recuperati
molti mezzi antincendi di cui alcuni restaurati
ed altri in via di restauro, sono stati
recuperati altresì numerosi documenti di
importante valore storico: fotografie, filmati,
oggetti, attrezzature, sono stati promossi
convegni e conferenze sul tema storico, è stato
avviato un programma di recupero di testimonianze
scritte o registrate di anziani pompieri e di
persone vicine ai Vigili del Fuoco.
Sono stati pubblicati diversi volumi e
pubblicazioni sulla storia dei Vigili del Fuoco
dal medioevo ai nostri giorni.
UNA GRANDE SFIDA E' STATA RACCOLTA E LANCIATA.
GLI OBIETTIVI
Le finalità dell'APSVVF hanno due precisi
obiettivi:
- salvare il più possibile la nostra memoria
storica per ricordare che l'Italia è un paese
dalle antiche tradizioni pompieristiche;
- creare un Museo Storico dei Vigili del Fuoco in
grado di dare una giusta valorizzazione ai
materiali esposti, consegnando al futuro una
preziosa testimonianza. Questa è per noi una
sfida decisiva contro il tempo e l'oblio, da
realizzare con l'apporto di chiunque sia
interessato con saggezza ed intelligenza alla
custodia di ciò che un tempo è stato vivo e
tanto ha contribuito a far grande la nostra
antica presenza.
PER POTER CRESCERE ANCORA
L'impegno in cui è coinvolta l'APSVVF è enorme
ma non impossibile; necessita però il contributo
fondamentale di ogni singola persona.
Ed è per questo che noi lanciamo un appello
affinché nulla venga lasciato intentato, perché
il tempo ma soprattutto l'uomo non sia ulteriore
causa dell'impoverimento di un prezioso
patrimonio, appartenente non solo ai Vigili, ma
anche all'intera collettività.
Si può provare.
Se sei interessato scrivici a:
ASSOCIAZIONE PER LA STORIA DEI VIGILI DEL FUOCO
Corso Regina Margherita, 330 10143 Torino
Oppure telefonaci allo 011.7422353 - fax
011.7422353
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