Michele Sforza
La Citta sotto il fuoco Umberto Allemandi Editore, Torino 1998 |
224 pagine 14 foto a colori 300 foto in nero 24 x36
|
|
Recensione OperaQuesto libro esce a sei anni di distanza da
un volume dedicato alla storia dei Vigili del Fuoco dalla origini (1442), quando una
città (Torino) al pari di molte altre diede vita a una prima forma di organismo di
vigilanza e intervento, fino a questo secolo. E come nel caso precedente anche questo
testo si avvale di un apparato fotografico notevolissimo e per la maggior parte inedito
proveniente dallArchivio Storico del comando di Torino. Qui lautore affronta
un momento storico tragico e doloroso: le distruzioni della seconda guerra mondiale e la
risposta organizzativa delle forze di soccorso. Gli anni quaranta segnano infatti una
cesura netta nellopera dei Vigili del Fuoco, soprattutto in una città a marcato
carattere industriale come Torino, tanto da far diventare la Protezione Antiaerea una
struttura in qualche modo parallela. Lillusione di una facile vittoria, lincubo dei bombardamenti, la lotta per la Liberazione, il crollo del regime, sono visti con gli occhi di chi combatté una guerra senza armi, ma su un fronte altrettanto drammatico. Il libro racconta infatti come i Vigili del Fuoco non si fossero limitati allassistenza dei feriti, al recupero delle salme e alla rimozione delle macerie, ma come e perché abbiano combattuto al fianco della popolazione, in che modo siano diventati, a prezzo altissimo, uno dei pochi residui punti di riferimento nel progressivo sfascio delle strutture statali ed evidenza quanto questo impegno sia stato il frutto della tenacia dei singoli e lespressione di unorganizzazione. |