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SPECIALE ELEZIONI
gennaio 2000
Il generale Ríos Montt
trionfa nelle elezioni guatemalteche.
Il suo candidato Alfonso Portillo nuovo presidente della
repubblica
Le elezioni politiche ed amministrative tenute in
Guatemala lultimo bimestre del 1999 hanno visto il
trionfo del generale Efraín Ríos Montt, massacratore di
indigeni e contadini nella fase più cruenta della guerra
interna. Il suo partito, il Fronte Repubblicano
Guatemalteco (FRG), ha conquistato la maggioranza
assoluta del parlamento, mentre il suo candidato Alfonso
Portillo ha vinto quasi plebiscitariamente le elezioni
presidenziali.
Occorrerà tempo per capire perché in Guatemala si sia
potuto verificare linverosimile e quali saranno le
conseguenze. Per il momento può essere utile cominciare
a raccogliere elementi che permettano una futura e più
ponderata valutazione.
La posta in palio
Il popolo guatemalteco è stato chiamato alle urne per
eleggere:
Presidente e vicepresidente della repubblica;
113 deputati per il parlamento (Congresso);
20 deputati per il parlamento del Centro America (PARLACEN);
330 Sindaci;
20 governatori di dipartimento.
Le principali parti in
competizione
Il partito di Avanzata
Nazionale (PAN)
Il PAN è un partito nato su iniziativa di Alvaro Arzú
e di un gruppo di imprenditori. È servito al suo
fondatore per conquistare la presidenza della repubblica
nelle elezioni del 1995 ed avere lappoggio della
maggioranza assoluta del Congresso. È un raggruppamento
di destra non radicale, nel quale sono riuniti gruppi di
potere (come il denominato "club di Parigi")
che hanno interessi politici ed economici anche
diversificati, che ha messo in atto nei quattro anni di
governo una politica economica neoliberale.
Tra i successi della presidenza della repubblica panista
cè stata la conclusione del processo di
negoziazione con la guerriglia dellURNG per la
cessazione della guerra interna, la fine della politica
di repressione condotta dallo stato, la diminuzione delle
violazioni dei diritti umani compiute nel paese.
Tra le sue negatività la priorità data agli interessi
di gruppi del potere economico rispetto allattuazione
degli Accordi di pace ed il mancato sviluppo di politiche
sociali che alleviassero le gravi condizioni di miseria
che colpiscono gran parte del popolo guatemalteco.
Il PAN non ha perseguito con forza le riforme alla
costituzione, non ha democratizzato il processo
elettorale, non ha portato avanti la riforma fiscale, ha
promosso una politica del lavoro favorevole agli
interessi degli imprenditori. Ha ignorato le
raccomandazioni della commissione di chiarimento storico,
si è scontrato con la stampa e non ha mostrato la volontà
di chiarire lassassinio di monsignor Gerardi.
I conflitti allinterno del PAN, con levidente
contrasto tra il presidente uscente Arzú e lattuale
candidato presidenziale del partito Oscar Berger, hanno
ulteriormente abbassato il suo indice di gradimento,
convogliando ladesione degli scontenti verso Fronte
Repubblicano Guatemalteco.
LIl Fronte
Repubblicano Guatemalteco (FRG)
Per alcuni aspetti il Fronte Repubblicano Guatemalteco
(FRG) si presenta con posizioni simili a quelle del PAN.
Nel campo economico é neoliberale e dietro di esso ci
sono gruppi imprenditoriali, i quali rappresentano la
parte più tradizionale e retrogada del potere economico
guatemalteco.
Nella passata legislatura ha mostrato chiaramente, al
Congresso, di non appoggiare gli Accordi di pace. Per
migliorare limmagine poco rassicurante di partito
dominato dal generale Ríos Montt ha candidato al
Congresso come uno dei capitalista lex presidente
della repubblica ed ex Procuratore dei diritti umani
Ramiro de León Carpio.
Il leader indiscusso del partito è il generale Ríos
Montt, presidente della repubblica golpista e promotore
di una sistematica politica di massicce violazioni di
diritti umani e di genocidio ai danni della popolazione
indigena, come documentato dai rapporti "Guatemala,
nunca más" e "Guatemala, memorie del silenzio".
Nel partito hanno grande influenza membri religiosi
fondamentalisti di sette pentecostali, cattolici
conservatori ed elementi in congedo del settore duro del-
lesercito.
Poiché per i suoi precedenti golpisti non ha potuto
concorrere per la presidenza della repubblica, il
generale ha candidato alla carica Alfonso Portillo, uomo
senza principi etici e di attitudini demagogiche e
populiste. Portillo ha un passato di militante in gruppi
marxisti, che gli costò 12 anni di esilio in Messico,
dove nel 1982 durante una rissa uccise due persone,
sottraendosi poi alla giustizia con la fuga.
Successivamente ha poi militato in vari partiti, fra i
quali la democrazia cristiana, approdando infine in
quello del generale. LFRG ha la sua base operativa
negli ex componenti delle Pattuglie di autodifesa civile
(PAC) ed ex commissari militari, riorganizzati dagli
stessi militari, ora a riposo, che si sono macchiati di
gravi violazioni dei diritti umani. Dal FRG si può
attendere un regresso rispetto al processo di pace, unondata
di rivincita e di illegalità da parte di ex protagonisti
della guerra contro la guerriglia e un più marcato
ritorno ad una repressione politica selettiva.
La coalizione di sinistra
Alleanza Nuova Nazione (ANN)
È costituita dallex guerriglia dellURNG,
dal Fronte Democratico Nuova Guatemala (FDNG), presente
nella passata legislatura con 6 parlamentari, dal Partito
del Desarrollo Integral Autentico (DIA) di Alfonso Bauer
Paiz e dallUnidad de Izquierda Democratica (UID) di
Rolando Morales. Poco prima delle elezioni subisce una
grave frattura con il distacco del FDNG, che presenta un
proprio candidato per la presidenza della repubblica e
liste autonome per il Congresso.
LANN ha presentato per la presidenza della
repubblica Alvaro Colom Caballeros, che senza essere
propriamente un uomo di sinistra si è sempre mostrato
aperto alle istanze sociali. Colom ha ricoperto numerosi
incarichi di notevole rilevanza economico-sociale,
possiede un solido collegamento con il mondo indigeno e
buoni rapporti con il settore imprenditoriale.
Il programma politico di Alvaro Colom e di ANN ha un
contenuto riformista che si basa sul compimento degli
Accordi di pace.
Nel quadro del sistema di economia di mercato persegue lobiettivo
di una modernizzazione produttiva e di apertura agli
scambi internazionali. Mira a radicali cambiamenti nel
campo fiscale, del lavoro, istruzione, sanità, giustizia,
sicurezza per sollevare il popolo guatemalteco dallestrema
povertà.
Il mondo indigeno
Esponenti e dirigenti del mondo indigeno si sono
candidati nei vari partiti; consistente anche la presenza
nel FRG del generale Ríos Montt.
Il coordinamento dellorganizzazione del popolo Maya
(COPMAGUA) ha manifestato la sua solidarietà per i
candidati indigeni, indipendentemente dai gruppi politici
in cui si sono presentati. Li ha esortati ad impegnarsi,
qualora eletti, per la democratizzazione e la
modernizzazione dello stato, la realizzazione degli
Accordi di pace, il compimento delle raccomandazioni
della Commissione di chiarimento storico.
I risultati della
competizione elettorale
Primo turno per la
presidenza della repubblica (7.11.1999)
Principali raggruppamenti :
Partito |
Candidati |
Voti |
% |
FRG |
Alfonso Portillo |
1.045.820 |
47,72% |
PAN |
Oscar Berger |
664.417 |
30,32% |
ANN |
Alvaro Colom |
270897 |
12,36% |
FDNG |
Catalina Soberanis |
28.270 |
1,29% |
Iscritti alle liste elettorali 4.345.050
Votanti 2.397.212
Schede nulle 119.788
Schede bianche 85.912
Partecipazione 55,2%
Secondo turno per la
presidenza della repubblica (26.12.1999)
Partito |
Candidati |
Voti |
% |
FRG |
Alfonso Portillo |
1.184.932 |
68,32% |
PAN |
Oscar Berger |
549.407 |
31,68% |
Iscritti alle liste elettorali 4.458.744
Votanti 1.821.677
Schede nulle 55.747
Schede bianche 31.591
Partecipazione 40,9%
Congresso della Repubblica
Seggi attribuiti: 113
Partito |
n° eletti |
Fronte Repubblicano Guatemalteco |
63 |
Partito Avanzata Nazionale |
37 |
Alleanza Nuova Nazione |
9 |
Democrazia Cristiana |
2 |
Partito Liberatore Progressista |
1 |
Verdi |
1 |
Il FRG ha conquistato la maggioranza assoluta del
parlamento. Per Alleanza Nuova Nazione eletti: Nineth
Montenegro; Ricardo Rosales; Alberto Mazariegos; Carlos
Mejia; Adolfo Fernández; Gregorio Chay; Jorge Balselis;
Alfonso Bauer Paiz; Pablo Ceto.
Parlamento centroamericano
(PARLACEN)
Seggi attribuiti: 20
Partito |
n° eletti |
Fronte Repubblicano Guatemalteco |
10 |
Partito Avanzata Nazionale |
7 |
Alleanza Nuova Nazione |
2 |
Partito Liberatore Progressista |
1 |
Governatori di dipartimento
Cariche attribuite: 20
Partito |
n° eletti |
Fronte Repubblicano Guatemalteco |
12 |
Partito Avanzata Nazionale |
4 |
Comitati Civici |
4 |
Amministrazioni Comunali
Numero comuni: 33
Fronte Repubblicano Guatemalteco |
153 |
Partito Avanzata Nazionale |
111 |
Comitati civici |
25 |
Alleanza Nuova Nazione |
11 |
Democrazia Cristiana |
10 |
Fronte Democratico Nuova Guatemala |
5 |
I rimanenti sindaci sono andati a formazioni minori.
La capitale, Città del Guatemala, è andata al candidato
del PAN Fritz García Gallont. Egli non ha però la
maggioranza del consiglio comunale, in quanto il suo
partito ha conquistato 10 consiglieri contro i 9 del FRG
e 1 dei Guardianos del Vecindarios.
A Quetzaltenango, seconda città del Guatemala, è stato rieletto
il sindaco Maya Rigoberto Quemé Chay, sostenuto dal
Comitato civico Xel-Ju. Lalleanza Nuova Nazione ha
conquistato i capoluoghi di dipartimento Sololá e
Retalhuleu
Primi avvenimenti dopo le
elezioni
Portillo cerca di darsi unimmagine
accettabile
Nellintervallo tra il primo e secondo turno
delle elezioni presidenziali Alfonso Portillo ha
viaggiato negli Stati Uniti per presentare ad istituti
politici ufficiali ed informali il suo programma politico
basato sulla riforma fiscale e la realizzazione degli
Accordi di pace. Successivamente ha compiuto la stessa
operazione in Guatemala incontrando gli ambasciatori
degli stati dellUnione Europea. Poche ore dopo il
successo elettorale ha fatto visita allambasciatrice
degli Stati Uniti Prudence Bushnell. Nella prima
conferenza stampa concessa come presidente della
repubblica Portillo ha dichiarato di non essere
sottomesso a nessun potentato né economico né militare,
ma di voler promuovere un patto di governabilità con
tutti i settori del paese per la rinascita nazionale e la
realizzazione degli Accordi di pace. Ha dichiarato che
non sarà Ríos Montt a determinare la sua azione di
presidente della repubblica e che se il procedimento
giudiziario spagnolo porterà alla richiesta di
estradizione del generale la presidenza si manterrà
neutrale, lasciando spazio alla magistratura competente.
Sul caso Gerardi ha detto di avere volontà politica di
fare piena chiarezza e di procedere anche contro militari
che siano coinvolti. Aggiungendo, sorprendentemente, che
se per questo "i militari decidono di assassinarmi,
lo facciano pure. Ma con questo danneggeranno listituzione
militare più di quanto abbiano già fatto in passato, e
determineranno la fine dellesercito".
Il FRG nel suo labirinto:
poco rassicuranti le prime azioni dei suoi seguaci e
dirigenti locali
Il periodo che è seguito alla prima giornata
elettorale ha visto unondata di violenze e
distruzioni con cattivi auspici per i cittadini. Nella
maggioranza dei casi che si sono verificati nel paese
esiste una costante: tra i partecipanti ai disordini ci
sono capi e militanti locali del FRG, e non hanno avuto
effetto le esortazioni alla calma dei dirigenti nazionali
del partito. La domanda che si propone ora è se il FRG
sarà in condizioni di guidare il paese, visto che non
riesce a controllare nemmeno i suoi militanti.
Di particolare gravità il linciaggio politico che gli
efferreghidi di Quetzaltenango hanno messo in atto contro
il rieletto sindaco Maya Rigoberto Quemé, dove le
finalità politiche si sono unite ad una componente di
discriminazione etnica (per la sua rilevanza il caso verrà
illustrato in dettaglio più avanti).
Tra gli altri fatti:
Nella capitale dirigenti locali del FRG hanno contestato
lelezione del sindaco panista adducendo il
sabotaggio ai danni del proprio partito nelluso dei
trasporti pubblici ed altre imprecisate illegalità.
Gruppi di militanti hanno manifestato in modo turbolento
per le vie della città. A San Pedro Jocopilas, Quichè,
una folla di oltre 300 attivisti del FRG ha incendiato le
case del sindaco democristiano rieletto Armando López
Girón, di suo fratello e del Segretario comunale, e
successivamente ha devastato la sede municipale. Ha
quindi assalito con pietre e bastoni polizia e vigili del
fuoco intervenuti, provocando feriti gravi.
Lattacco al sindaco
di Quetzaltenango Rigoberto Quemé
A Quetzaltenango, città gemellata con il comune di
Torino, è stato rieletto (con 11.507 voti contro gli 11.411
del candidato del FRG Cabrera) il sindaco Maya Rigoberto
Quemé Chay. Due giorni dopo la giornata elettorale la
presidente della Giunta elettorale dipartimentale
Carolina Rodríguez de Rebordelo ne ha invalidato lesito,
facendo anche richiesta al Tribunale Supremo Elettorale (TSE)
perché il comitato civico Xel-Ju, che ha sostenuto il
sindaco, venga cancellato dal registro dei gruppi
politici riconosciuti.
La Rodríguez ha motivato la decisione con il fatto di aver constatato,
prima di essere aggredita, che in una casa vi erano militanti di
Xel-Ju che stavano pagando elettori perché votassero
Quemé. La donna risulta essere notoriamente legata al
FRG, del quale è stata precandidata per la stessa
elezione di sindaco della città. Nel contempo è stata
presentata una petizione di nullità del responso
elettorale dal segretario dipartimentale del FRG Anibal
Sacor, con laccusa contro Xel-Ju di ostruzione alla
libertà di voto, violenze e compra di voti. Unanime
ondata di proteste e di solidarietà con il sindaco
Rigoberto Quemé si è levata dai più diversi settori
del paese. Sul quotidiano Siglo Veintiuno il commentatore
Eduardo Zapeta ha definito la manovra un linciaggio
politico contro un sindaco indigeno che si era distinto
per buona amministrazione. Ha aggiunto che, fedele alla
tradizione riosmontista, il notabilato di Quetzaltenango
ha messo in atto una dura azione di prevaricazione e di
razzismo mediante la decisione partigiana della
presidente della Giunta elettorale.
Con uno dei primi paradossi dellattuale momento guatemalteco
il candidato presidenziale del FRG, Alfonso Portillo, ha
pubblicamente espresso solidarietà a Rigoberto Quemé. I
legali del Comitato civico Xel-Ju hanno fatto ricorso al
TSE contro lannullamento delle elezioni municipali
di Quetzaltenango. In esso si sostiene che la presidente
della Giunta elettorale non ha permesso al Comitato di
prendere visione delle prove addotte per le supposte
illegalità e nemmeno di poter far sentire la propria
voce. Inoltre la Rodríguez si è introdotta senza
autorizzazione della magistratura in una proprietà
privata dove funzionava un posto di orientamento
elettorale del Comitato civico, e quindi si è resa
responsabile di un grave arbitrio.
Il TSE ha respinto il ricorso di Xel-Ju per irregolarità di
forma nella presentazione, ma si è tuttavia riservato di decidere in
merito. Il 29 novembre 1999, dopo una lunga seduta, il
TSE ha revocato lannullamento dellelezione di
Rigoberto Quemé a sindaco di Quetzaltenango. Ha motivato
la decisione con il fatto che non esistono prove che sia
avvenuto mercato di voti e che le elezioni si sono svolte
in piena libertà e legalità. Dopo lemissione
della deliberazione nel parco centrale di Quetzaltenango
si è tenuta una grande festa con la partecipazione del
sindaco rieletto.
LAlleanza Nuova
Nazione esprime soddisfazione per i risultati ottenuti
Dopo la prima giornata elettorale lANN ha emesso
un comunicato manifestando la propria soddisfazione per
gli oltre 270.000 voti conseguiti in condizioni molto
difficili, e ringraziando i guatemaltechi che hanno
sostenuto il progetto politico impersonato nel candidato
presidenziale Alvaro Colom. Dopo aver affermato di non
appoggiare in nessun modo i due candidati per il secondo
turno delle presidenziali, entrambi rappresentanti di
interessi contrari alle aspettative del popolo, ha
dichiarato di costituirsi in opposizione democratica e
rivoluzionaria per difendere la costruzione della pace e
promuovere il progresso e lo sviluppo dei cittadini
guatemaltechi.
Prime analisi sui risultati
elettorali dalla stampa guatemalteca
Luis García Fano, docente
di sociologia delluniversità di Buenos Aires
1. Il contesto politico. I risultati delle elezioni
guatemalteche devono essere inquadrati allinterno
del processo di pace iniziato nel dicembre 1996 con la
firma degli Accordi tra governo ed URNG. Per un lato il
presidente Arzú ed il governativo PAN dovettero cedere
alla pressione dellamministrazione Clinton e dei
governi europei, nonché delle grandi corporazioni
nordamericane industriali esportatrici. Dallaltro
lato una parte delle forze armate visse laccordo
come una sconfitta politica che annullava la vittoria
militare conseguita contro la guerriglia. Il governo fu
quindi costretto a tollerare la persistenza di un sistema
politico militarizzato ed insieme la rinascita di unideologia
nazionalista di stampo fascistoide, incarnata dallex
generale golpista Ríos Montt. E con il supporto di
organismi come i servizi segreti militari (G2) e la
temibile guardia presidenziale (EMP) continuò
impunemente a svilupparsi una repressione selettiva che
ebbe il suo culmine con lassassinio di monsignor
Gerardi. Il governo non ebbe né la capacità né la
volontà politica di opporsi, mentre laltocomando
dellesercito (la cosiddetta "borghesia
militare"), che aveva fatto un patto con il PAN, non
controlla i comandanti militari di zona ed i quadri
intermedi. Per parte sua lURNG ha dovuto pagare il
prezzo di un disarmo unilaterale come condizione per la
firma degli Accordi di pace, senza garanzia che le
riforme costituzionali, politiche e sociali concordate
fossero realmente realizzate dal governo. Nel delicato
passaggio da forza militare a forza politica adottò un
atteggiamento conciliante con limitate critiche al
governo, e questo determinò sfiducia nei settori
popolari. La coalizione di sinistra Alleanza Nuova
Nazione costituita per affrontare le elezioni è quindi
nata debole e piena di contraddizioni interne, sfociate
nella scissione con il distacco del Fronte Democratico
Nuova Guatemala.
2. Il contesto elettorale. In Guatemala
chi vuole votare deve iscriversi nelle apposite liste
elettorali presenti nei capoluoghi di dipartimento,
assumendosi il costo del trasporto, della preparazione
dei documenti e delle spese burocratiche. Anche i seggi
elettorali sono concentrati nei centri più grandi,
rendendo più complicata ed onerosa lespressione
del voto. Poiché il 65% della popolazione è rurale e
vive dispersa nel territorio queste operazioni vengono
tradizionalmente regolamentate ed intermediate dagli
uomini dei grandi proprietari terrieri ("cacicchismo").
Persiste quindi la compra dei voti, la manipolazione
clientelare, lintimidazione verso forme autonome di
organizzazione popolare. Finora nelle campagne ha
dominato lassenteismo elettorale sostanzialmente
funzionale al PAN, il cui elettorato è prevalentemente
urbano, ladino ed alfabetizzato. Questa volta però lFRG
si è mobilitato in forze per guadagnare voti assenteisti
nelle aree rurali, appoggiato nelloperazione del
vecchio cacicchismo e dai quadri intermedi dellesercito.
La sua propaganda ha investito messianicamente indigeni e
ladinos poveri con il discorso del "risorgimento
guatemalteco" e del rovesciamento della politica
neoliberale messa in atto dal PAN, che ha aggravato la
miseria del popolo. Nel contempo ha rivendicato la guerra
condotta per "salvare il paese dal comunismo".
In questo modo lFRG è riuscito a portare al voto
il 55% degli elettori, che in maggioranza hanno
appoggiato i suoi candidati.
3. Dopo la vittoria del FRG Dopo la vittoria conseguita il FRG
dovrà rassicurare lopinione pubblica internazionale,
ed in particolare quella nordamericana, ed anche i settori globalizzati
dellimprenditoria guatemalteca. Ora il capitalismo globalizzato
non accetta più progetti di tipo militarista e fascista perché non
funzionali al monopolio delle multinazionali. Dallaltra
parte dovrà sostenere la pressione e le richieste di un
elettorato poverissimo e messianicamente illuso, con
possibili esiti di grande instabilità politica. In
questo contesto solo la sinistra guatemalteca può avere
un futuro. Essa dovrà però promuovere un progetto
strategico più che tattico, sviluppando la
coscientizzazione e lampliamento della
partecipazione politica consapevole della maggioranza
degli indigeni e dei ladinos sfruttati ed impoveriti. Il
domani di un Guatemala pluriculturale e multietnico, con
giustizia e piena elevazione di tutta la società ad una
vita degna, dipende esclusivamente da quello che saprà
fare la sinistra.
Roberto Oliva Alonzo,
analista del Siglo Veintiuno
Quello che si sta verificando in Guatemala sfugge ad
unanalisi di tipo occidentale che privilegia i
valori umani, la sacralità della vita, la lealtà verso
la famiglia. Non bisogna dimenticare che molti
guatemaltechi vivono di minuscole porzioni di terra, e
quindi se diminuisce il numero di persone con cui
dividerla possono aumentare i pochi beni posseduti e
migliorare le grame condizioni di vita. Per questo i
gruppi che riuscirono ad avere più terra per la fuga dei
proprietari a causa delle repressioni nel corso della
guerra interna si rifiutarono di restituirla quando essi
ritornarono. Piuttosto che unirsi nella solidarietà con
chi era emarginato come loro ricercarono gli aiuti del
tutto paternalistici forniti dalle ONG.
La costituzione delle Pattuglie di autodifesa civile ed il potere
da esse esercitato per molti anni militarizzò numerose menti.
Per la prima volta si trasformò la struttura sociale
delle comunità, poiché non furono più gli elementi
anziani a comandare, ma quelli più giovani, formati con
una mentalità militare. A questo si deve aggiungere linflusso
psicologico e materiale delle sette evangeliche
fondamentaliste finanziate dal Nord America.
Questo, unitamente al timore ancora diffuso, è stato il terreno
in cui ha fruttificato la propaganda demagogica del FRG.
Ora molti dirigenti indigeni sono sorpresi del poco reale
ascendente che hanno dentro le proprie comunità.
Tuttavia essi hanno visto la realtà con occhi troppo
occidentali, ed hanno operato troppo a livelli
istituzionali, trascurando le reali contingenze
quotidiane della loro base.
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