2.   La sconfitta del generale Ríos Montt; Oscar Berger presidente del Guatemala

 

Il primo turno delle elezioni presidenziali ha dato il  36,6% dei voti ad Oscar Berger del GANA, il 26,5% a Colom dell’UNE, il 19,2 % a Ríos Montt del FRG, l’8,3% a López Rodas del PAN, il 2,6% a García Gallont del Partito Unionista ed il 2,6 % ad Asturias dell’ URNG. La partecipazione al voto è stata del 55,8% degli iscritti alle liste elettorali.

I dati più significativi della prima tornata elettorale sono la sconfitta di Ríos Montt che non accede al ballottaggio, la buona affermazione di Colom, la disfatta della sinistra.

Il ballottaggio ha designato presidente del Guatemala Oscar Berger con il 54,1% dei voti contro il 45,9% di Colom, l’affluenza alle urne è scesa al 46,8%.

I 158 seggi del Congresso si sono così distribuiti: 49 al GANA, 41 al FRG, 33 alla UNE, 17 al PAN, 17 agli Unionisti,  6 all’ANN, 2 alla URNG, 3 ad altri gruppi. Di rilievo la rimonta del FRG che conquista il secondo posto davanti all’UNE, per cui la maggioranza al Congresso può derivare solo dall’alleanza tra i gruppi diversi.

Alvaro Arzú centra il suo obbiettivo riconquistando la carica di sindaco della capitale.

Il fallimento dell’assalto di Ríos Montt alla presidenza, per tutto ciò che egli rappresenta, è di gran lunga il dato più positivo della consultazione elettorale. Quello che determinerà la presidenza Berger non è al momento ipotizzabile; in particolare, poiché la governabilità legislativa non può che derivare da accordi di forze diverse. Resta da vedere se un’alleanza tra GANA e UNE si rivelerà praticabile e riuscirà a dare qualche frutto innovativo.

 

 

Ma se l’avvenire è incerto, palese è la necessità di mettere al centro delle priorità l’applicazione degli Accordi di pace. Per un vero cambiamento basato su :

 

·     Subordinazione dell’esercito al potere civile

·     Smantellamento delle varie mafie

·     Ridimensionamento del potere dei gruppi oligarchici dominanti

·     Pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà civili

·     Inserimento del paese nel sistema commerciale internazionale in posizione non gregaria

·     Ricostruzione del tessuto sociale e lotta contro la povertà e l’emarginazione.