COMITATO
DIRETTIVO NAZIONALE DEL SNS – CGIL DEL 3 MAGGIO 2002
O.D.G. SUL CONTRATTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
(Presentato da A.Badini,
W.Pirelli, N.DiLauro, Zaniboni)
Il
protrarsi della negativa situazione del mancato rinnovo contrattuale della
formazione professionale sta creando notevoli problemi a tutti i lavoratori
impegnati nel settore, sia in termini retributivi per quanto riguarda il
recupero del tasso di inflazione programmato (arretrati dall’1/1/98) che in
termini di aspettative di miglioramento delle condizioni contrattuali (riduzione
orario di lavoro, progressione di carriera). In questo contesto lo stillicidio
del continuo rinvio sta infondendo tra i lavoratori la convinzione che il
sindacato non sia in grado di rispettare l'obiettivo del rinnovo contrattuale,
anche se c'è la consapevolezza che le ragioni ditale stato sono tante.
D'altra parte non è ipotizzabile la firma di un
contratto "purché sia"; con l'alto rischio di perdere condizioni
contrattuali di miglior favore. Il settore non lo merita, i lavoratori non hanno
nessuna colpa da espiare. I passi avanti fatti dai sistemi regionali sono stati
notevoli anche in assenza del contratto in questi ultimi 5 anni, con ciò si può
sostenere che tutto quanto è stato fatto è a totale carico del personale delle
strutture formative. Ora però occorre dare dignità di lavoro, di status
professionale e di retribuzione alle persone impegnate nel settore.
Allo stato attuale, se l'incontro programmato per
il 16/5/02 tra CGIL-CISL-UIL e una rappresentanza del Coordinamento delle
Regioni, teso ad affrontare la problematica posta dagli Enti di formazione sulla
mobilità (garanzie occupazionali art. 26 CCNL vigente) non dovesse di fatto
sbloccare la trattativa, è necessario assumere decisioni importanti e
determinanti per il settore, senza tentennamenti.
Occorre
che il rinnovo contrattuale del settore della formazione professionale assuma
per l'intera organizzazione carattere di priorità assoluta. Il CDN ritiene
necessario pertanto sollecitare la CGIL Naz.le e Reg.le affinché insieme a CISL
e UIL, pongano il problema della firma del contratto alle controparti, pena
l'indisponibilità sindacale a trattare e a sottoscrivere accordi con gli stessi
su altri temi del mercato del lavoro (la formazione nei contratti a causa mista,
la formazione continua, ...).
Il
Direttivo impegna il Segretario generale affinché si renda direttamente protagonista di una richiesta di
incontro tra le parti per l'apposizione della firma del contratto non oltre il
termine del 30 maggio '02, sollecitando sullo stesso tema anche CISL e UIL di
categoria. Se non si dovesse addivenire a ciò la CGIL scuola deve farsi
promotrice insieme a CISL e UIL della dichiarazione dello stato di mobilitazione
della categoria. Il Direttivo nazionale CGIL scuola da inoltre mandato alla
Segreteria nazionale di proclamare, anche se ciò non attiene alla storia
dell'Organizzazione, l’astensione dal lavoro dei lavoratori da tutte le forme
di collaborazione con le commissioni esaminatrici in relazione alla chiusura
dell'anno formativo in corso, a cui potranno aggiungersi ulteriori forme di
lotta fino a dichiarare l'astensione dal lavoro per turni su pacchetti di ore
predefinite per singolo lavoratore e, in estrema ratio, occorre considerare
l'occupazione, anche se in forma simbolica, di tutte le sedi formative degli
Enti gestori. A conclusione di tali forme di lotta, da articolarsi su base
regionale, nell'eventualità di un mancato precedente positivo risultato si deve
giungere alla dichiarazione di uno sciopero nazionale unitario con
manifestazione nazionale dei lavoratori, prima della chiusura dell’anno
formativo in corso.