Cgil Scuola Piemonte
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Torino 5 ottobre 2001

                                                                                          Alla Segreteria Nazionale
                                                                                          Della Cgil Scuola

p.c. A  M.Brigida
     al  Responsabile nazionale Fp
      ai   Responsabili Regionali Fp

 

Con l’accordo sull’orario si è chiusa la prima fase del rinnovo del CCNL. Come tutti sappiamo  sono ancora da definire punti contrattuali di grande interesse normativo ed economico verso i quali è alta l’aspettativa dei lavoratori della formazione professionale.

Per questa ragione ritengo che la “pausa di riflessione”, voluta dagli Enti subito dopo la firma dell’accordo sull’orario, non possa essere considerata a tempo indeterminato (sono ormai trascorsi 25 giorni). La ricostituzione del tavolo di trattativa deve avvenire in tempi rapidissimi. Dopo quattro lunghi anni di attesa, non è certamente tempo di pause, più o meno lunghe che siano. Né noi siamo nella condizione di permetterci che la rappresentanza datoriale, che come sappiamo si è costituita con molte difficoltà, oggi si possa dissolvere nel vuoto di incomprensibili “riflessioni”, producendo conseguenze che tutti possiamo immaginare.

Il riavvio della trattativa contrattuale dovrà affrontare urgentemente il tema degli arretrati contrattuali. La quantificazione di quanto dovuto ai lavoratori per i due bienni economici del periodo 1998-2001 dovrà avvenire in tempi rapidi. E’ peraltro questa una strada obbligata per poter opportunamente vincolare le risorse finanziarie dell’art.118 della legge finanziaria 2000 (180 miliardi). Il vincolo su queste risorse, che va posto in tempi utili rispetto alle scadenze previste dalla legge, è, forse, l’unico modo per avere  maggiore certezza di erogazione degli arretrati.

Il tavolo contrattuale dovrà inoltre esplicitare, con una più appropriata scrittura  così come richiesto dalla maggioranza dell’Esecutivo nazionale della Fp Cgil Scuola, quanto affermato dalla delegazione trattante Cgil (M.Brigida e C.Cirella): l’interpretazione autentica è che la norma prevede l’attivazione della flessibilità (o incremento) di orario solo “previo accordo sindacale” sulla materia. 

L’esplicitazione, sulla quale l’esecutivo ha impegnato la nostra delegazione trattante, è necessaria al fine di evitare che in fase applicativa si cada in confusioni ed interpretazioni errate o di comodo.

Altrettanto attese dai lavoratori sono le norme per l’introduzione della carriera orizzontale, la riscrittura degli inquadramenti professionali, le norme di tutela dei lavoratori atipici, nonché l’attivazione del buono mensa. Tutti punti essenziali della piattaforma unitaria. La strada è ancora lunga e tanto il lavoro da fare e ne consegue che ogni minuto è prezioso.

E’ forte la mia preoccupazione che i tempi del rinnovo contrattuale possano diventare molto lunghi e indeterminati se non incalziamo la controparte. Lo scarso impegno sinora dimostrato dagli Enti misura la loro volontà di sottoscrivere un Contratto nazionale. Se si indulgesse sulla tendenza al rinvio e ai tempi lunghi o alle manifestazioni di scarso interesse da parte degli Enti, rischieremmo, nostro malgrado, di non portare a termine il rinnovo del contratto o a vederlo chiuso, di fatto, con i soli tre punti ad oggi sottoscritti.

Fraterni saluti,

                                                   Il responsabile della Formazione Professionale
                                                 
Cgil Scuola Piemonte
                                                  Mimmo D’Agostino