IL CCNL PER I CAPI ISTITUTO(2/4/99)

CGIL SCUOLA CISL SCUOLA UIL SCUOLA

 

 

 

Prot. n. Roma, 24 marzo 1999

 

 

Ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche

di ogni ordine e grado

 

 

OGGETTO: Contenuti dell'Ipotesi di Contratto siglata il 3-3-1999 per l’area dei Capi d'Istituto

 

 

Cara/o collega,

crediamo di fare cosa gradita ed utile nel fornirti una presentazione dei contenuti dell’Ipotesi di Contratto siglata dalle Organizzazioni Sindacali Cgil Cisl Uil Scuola e Snals il 3-3-1999, relativi all’area dei Dirigenti Scolastici.

Innanzitutto, vorremmo sottolineare il seguente fatto che riteniamo particolarmente significativo : l’Aran (Agenzia negoziale delegata dal governo a condurre le trattative con le OO.SS.) fin dall’inizio della trattativa ha sostenuto che per i Capi d’Istituto, fino al settembre del 2000, fino cioè all’acquisizione della qualifica dirigenziale, non c’era nulla da contrattare, dando voce così anche a sollecitazioni sostenute da altri soggetti al di fuori del tavolo della trattativa.

Le Confederazioni hanno sostenuto esattamente il contrario, in quanto i due anni di vigenza contrattuale 1999 e 2000 non dovevano essere "vuoti" per i Capi d’Istituto, quasi che non vi fossero sul tappeto problemi che andavano messi sotto osservazione e contrattati e quasi che non preesistessero le condizioni normative per preparare il terreno e , dove possibile, praticare contenuti attinenti la specifica dirigenza scolastica.

Peraltro la posizione reiteratamente sostenuta dall'Aran contraddiceva la stessa direttiva ricevuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che dava mandato all’Aran di contrattare una distinta disciplina per l’area dei Capi d’Istituto che prefigurasse la futura area dirigenziale della scuola.

L’illustrazione delle clausole contrattuali, come di seguito rappresentate, dimostra che CGIL CISL UIL Scuola hanno avuto ragione a lavorare con convinzione, insieme con il Coordinamento Nazionale dei Dirigenti Scolastici CGIL CISL UIL presente al tavolo di trattativa , per rivendicare quanto richiesto in piattaforma unitaria.

 

La distinta disciplina per i Capi d’Istituto

Entro il 30 marzo del 2000, prima che sia formalmente riconosciuta la qualifica dirigenziale ai Capi d’Istituto, tutte le norme oggi sparse nelle norme comuni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, saranno comprese ed unificate in una specifica sezione. Questa operazione va intesa non come trascrizione di cose già note, ma come lavoro di ri-costruzione di una specificità professionale, che prelude alla definizione del nuovo impianto contrattuale destinato ad accogliere i previsti cambiamenti a decorrere dal settembre 2000.

 

La piena attuazione della dirigenza scolastica

Dopo aver unificato le norme, attualizzandole anche come traduzione degli impegni ottenuti con il Contratto, si aprirà, a partire dal marzo del 2000, una sessione specifica per la piena attuazione della Dirigenza.

Sconfitta la linea attendista di cui si è detto, è nostra intenzione non perdere tempo e arrivare al settembre del 2000 con tutti gli istituti contrattuali attuabili e coerenti con il pieno conseguimento della dirigenza, sia sotto il profilo economico che giuridico.

Parliamo dell’equiparazione della nostra struttura stipendiale a quella delle altre dirigenze, cioé dell’ulteriore adeguamento del salario accessorio inteso come indennità di direzione e retribuzione di risultato, dell’effettiva praticabilità della prerogativa circa gli affidamenti fiduciari degli incarichi ai docenti in campo organizzativo e gestionale(oggi non praticabile perché materia non disponibile in sede contrattuale, stante il vincolo di legge contenuto nell’art. 7 del d.L.vo 297/94), degli ulteriori aggiornamenti in materia di orario di lavoro, di valutazione, ecc.

Parliamo infine della formazione dei Capi d'Istituto, che in questo primo biennio abbiamo convenuto essere già ampiamente assolta dai gravosi impegni connessi con le 300 ore dei corsi per l'acquisizione della dirigenza.

La nostra intenzione è quella di riproporre al tavolo delle prossime sequenze negoziali la questione della formazione perché in questo campo si devono rivendicare qualità e livelli formativi adeguati agli impegni richiesti dall'esercizio del ruolo dirigenziale, qualità e livelli che l'Amministrazione è tenuta a garantire.

L’orario

In merito sono state introdotte due rilevanti novità che consentono da subito una gestione "dirigenziale" autonoma da parte del Capo di Istituto del proprio orario.

Superando la nozione di orario di servizio, si introducono da un lato il concetto di "tempo di lavoro", autorganizzato in relazione al Piano dell’offerta formativa, e dall’altro quello di organizzazione plurisettimanale delle 36 ore (questo riferimento numerico è rimasto come dato inevitabile fino all’acquisizione della dirigenza). Va da sè che il concetto di plurisettimanalità offre ampi margini di autorganizzazione prima non consentiti.

 

La mobilità

Si liberalizza definitivamente il trasferimento di Direttori e Presidi delle Scuole Secondarie di I° grado in tutte le scuole dell’obbligo, comprensive incluse, indipendentemente dal concorso di provenienza; lo stesso dicasi per i Presidi delle Scuole Secondarie di 2° grado. I requisiti per i passaggi dalla scuola elementare e media alle scuole secondarie di secondo grado e viceversa saranno ridefiniti in sede di contrattazione integrativa nazionale con l'obiettivo di facilitare la mobilità professionale anche come strumento di riassorbimento di eventuali soprannumeri.

 

Trasparenza nell’affidamento degli incarichi aggiuntivi

L’Amministrazione centrale e periferica dovrà affidare gli incarichi ai Capi d’Istituto in maniera trasparente. In sede di contrattazione integrativa saranno definite modalità, procedure e compensi. In sostanza l’Amministrazione, prima di affidare gli incarichi, dovrà mettere tutti i Capi d’Istituto nelle condizioni di aspirare agli stessi e dovrà preventivamente informare le Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto.

 

La valutazione

Il Capo d’Istituto, in attesa della piena attuazione dell’art 25 bis del D.L.vo 59/98, sarà valutato da un apposito nucleo regionale le cui modalità di costituzione e le relative procedure di funzionamento saranno definite in sede di contrattazione integrativa. Alla valutazione positiva conseguirà un riconoscimento economico, in coerenza con la costruenda figura dirigenziale e con la cultura della valutazione che dovrà riguardare tutto il personale della scuola. Si muovono concretamente i primi passi verso il superamento della dipendenza gerarchica dal Provveditore agli Studi, anticipando così di un anno l'applicazione della disciplina dirigenziale che sostituisce in via definitiva le attuali procedure legate al rapporto informativo e all'attribuzione della qualifica.

Indennità di direzione

Accanto al recupero dell’inflazione programmata per il biennio 1999-2000, sarà corrisposta a tutti i Capi d’Istituto una indennità di direzione rivalutata. Analoga rivalutazione è prevista per l'indennità di amministrazione dei Responsabili Amministrativi. Allo stanziamento esistente vanno infatti ad aggiungersi altri 80 miliardi che assorbono anche il compenso individuale accessorio generalizzato previsto per le altre figure della scuola; ciò in considerazione del fatto che tale compenso per le figure uniche è più correttamente corrisposto secondo i parametri di differenziazione legati alla tipologia di scuola che si dirige.

I parametri dell’indennità andranno adeguati in sede di contrattazione integrativa alla realtà delle scuole per come si è andata modificando in questi anni, anche a seguito del processo di dimensionamento attuato in base al DPR 233/98.

Da sottolineare che dal settembre del 1999 l’indennità di direzione sarà corrisposta mensilmente - come da noi rivendicato - perché cessi l’ingiustizia di una retribuzione percepita addirittura a due anni di distanza rispetto al lavoro svolto.

 

Con tutta probabilità, quando leggerai questa nota di informazione, sarai già a conoscenza di quanto abbiamo sopra tentato di illustrarti, anche perché il Coordinamento Unitario dei Dirigenti Scolastici CGIL CISL UIL Scuola, nel quadro delle iniziative di consultazione per la valutazione dell’Ipotesi di contratto, si sforzerà di organizzare in ogni provincia assemblee che mettano ciascuno di noi in grado di apprezzare e valutare criticamente l’accordo anche in vista di possibili miglioramenti.

Ma abbiamo voluto ugualmente inviarti questo breve messaggio informativo, perché con puntualità ogni Capo d’Istituto sia messo nelle condizioni di fornire indicazioni anche per posta elettronica da inviare nelle sedi nazionali e provinciali. Infatti stiamo predisponendo in queste ore la proposta di piattaforma integrativa per poter così riaprire immediatamente la trattativa al tavolo ministeriale affinché tutti i benefici contrattuali, normativi ed economici, al termine del confronto che ragionevolmente ipotizziamo per il mese di giugno, abbiano corso secondo i tempi fissati nell'Ipotesi di Contratto appena siglata.

 

Un augurio di buon lavoro e un cordiale saluto

 

Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale Unitario dei D.S.

Cgil Scuola Cisl Scuola Uil Scuola

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