IL PUNTO SUL RINNOVO CONTRATTUALE (5/1/99)

Il negoziato per il rinnovo contrattuale, dopo la sospensione determinata dalla presa di posizione della Cisl Scuola, vede un significativo passo avanti a seguito dell'intervento sul Governo da parte delle Segreterie Generali Confederali.
Il Governo ha finalmente preso atto dell'esistenza del problema delle risorse, in particolare per quanto riguarda quelle derivanti dall'attuale meccanismo delle anzianità che produce i suoi effetti nel quadriennio 1998/2001. Resta un giudizio pesantemente negativo sui comportamenti dell'ARAN, che non ha rappresentato al Governo, con la dovuta chiarezza gli effetti di tale istituto contrattuale, peraltro oggetto di un successivo accordo che affidava alle verifiche di una commissione bilaterale la quantificazione delle risorse; tale verifica ha determinato la loro entità in 800 miliardi, a regime, nel 2001.
Ciò costituisce un patrimonio della categoria, rispetto al quale non sono accettabili né ridimensionamenti, né sconti.
L'ultimo ostacolo alla ripresa del negoziato è la questione degli oneri riflessi a carico del datore di lavoro, che graverebbero per ben il 40%. Tali oneri non sono in alcun modo applicabili a questo istituto, data la sua natura di autofinanziamento.
La Cisl Scuola ritiene decisiva l'acquisizione di queste risorse, non solo in termini di principio, ma anche in relazione alla loro entità, se si vuole che questo rinnovo contrattuale abbia il significato che l'attuazione dell'autonomia richiede e che lo stesso atto di indirizzo del Governo ha formalmente assunto.

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