ACCORDO MINISTRO/SINDACATI (14/1/99)

Depositiamo il testo dell'intesa politica raggiunta con il Ministro Berlinguer in data 12.1.99, per la cui valutazione si rinvia al comunicato CISL Scuola di ieri 13 gennaio.

Tale intesa non va considerata conclusiva per il negoziato contrattuale, rispetto al quale rimangono incertezze sia sul piano delle risorse, sia in riferimento alle proposte normative sino ad ora avanzate dall'ARAN.

Il negoziato riprende nei prossimi giorni e la CISL si riserva la propria valutazione dopo una verifica complessiva al tavolo contrattuale.

L'intesa cui fanno riferimento oggi i mezzi d'informazione attiene pertanto all'accordo politico, di cui al documento allegato, con il Ministro e non alla conclusione del negoziato.


Contestualmente alle trattative che si stanno svolgendo all'ARAN per il rinnovo del CCNL del personale del comparto Scuola per il periodo 1998-2001, il Ministro della pubblica istruzione e i rappresentanti della CGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA-UNAMS si sono incontrati per una valutazione - che si inserisce in un sistema consolidato, di relazioni sindacali - delle questioni di natura politica che attengono alla trattativa in corso.
Nella convinzione che un'intesa sulle questioni politiche di fondo che sono state affrontate nell'incontro odierno rappresenta condizione di rilievo che, ferma restando l'autonomia negoziale delle parti, può favorire una rapida conclusione della trattativa contrattuale e premessa per la specifica trattativa per il contratto integrativo nazionale che immediatamente seguirà, il confronto odierno è stato particolarmente costruttivo.
Durante la discussione il Ministro e le Organizzazioni sindacali hanno convenuto sulla esigenza di una forte rivalutazione delle professionalità presenti nel sistema scolastico, condizione fondamentale dell'attuazione in generale del processo di riforma della scuola e, in particolare, della promozione e affermazione dell'autonomia.
Ciò va perseguito mediante la rivalutazione delle funzioni presenti nella scuola con riguardo anche ad un trattamento economico effettivamente premiante della qualità delle prestazioni e della molteplicità delle funzioni medesime.
A dimostrazione della rilevanza della questione nella trattativa per il rinnovo contrattuale, un primo passo significativo è dato dallo stanziamento aggiuntivo di 2700 mld, per il quale l'11 gennaio scorso - con apprezzamento dei sindacati - è stato già approntato e diramato dal Ministro il testo dello strumento legislativo che consente di prelevare dalla tab. A del bilancio la somma in questione e di assegnarla alle risorse contrattuali da destinare al personale della scuola.
Il Ministro ha richiamato l'attenzione delle parti su quanto scritto nel cap. 3, paragrafo 17 dell'Accordo del 22 dicembre 1998 (Patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione), nel quale il Governo si è impegnato, tra l'altro, a presentare - prima della formulazione del D.P.E.F. 2000-2002 un Piano pluriennale delle attività, dei tempi e delle risorse finanziarie necessarie a realizzare gli obiettivi di riforma e modernizzazione del sistema dell'Istruzione, della formazione professionale e della ricerca. Nell'ambito di tale piano il Ministro si impegna a riservare apposite risorse per la qualificazione professionale del personale della scuola. Sull'insieme delle proposte che dovranno scaturire dal Piano pluriennale il Ministro si impegna ad uno specifico confronto con le OO.SS. per la definizione delle proposte stesse. In tale ottica l'auspicata conclusione della trattativa contrattuale verrà a costituire un costruttivo raccordo tra il momento del contratto e quello della prosecuzione, nell'ambito del D.P.E.F., del processo di rivalutazione qualitativa e di rilancio del servizio scolastico, anche a dimostrazione della concretezza delle iniziative di Governo sulle questioni illustrate.

A) Le Organizzazioni Sindacali hanno valutato positivamente le risposte date dal Ministro alle richieste da esse avanzate.

B) Il raccordo tra le disponibilità finanziarie complessive per il quadriennio 1998-2001, a partire dai 1015 mld, e quelle necessarie per il successivo quadriennio contrattuale troverà efficace collocazione proprio nel D.P.E.F. 2000_2002 di cui si è detto.

C) Circa le questioni relative alla introduzione della carriera professionale e delle funzioni di sistema per il personale docente, alla flessibilità nello svolgimento delle prestazioni lavorative, alle funzioni professionali nelle aree a rischio, alla formazione in servizio del personale, al potenziamento dell'offerta formativa sul territorio, alla mobilità professionale del personale e alla sua riconversione, infine, il Ministro rinvia a quanto puntualmente contenuto nelle specificazioni dell'"atto di indirizzo all'ARAN dell'8 luglio 1998 concernente il rinnovo del CCNL del comparto Scuola", inviate nei giorni scorsi all'ARAN dal Presidente del Consiglio dei Ministri per il tramite del Ministro per la funzione pubblica, d'intesa con il Ministro del tesoro e con il Ministro della pubblica istruzione.

Infine per quanto riguarda l'accertamento delle risorse derivanti dal passaggio al nuovo sistema sessennale di progressione economica avutosi col CCNL del 1995 il Ministro ha comunicato la decisione del Governo, espressa nel documento sottoscritto dal Ministro del Tesoro, dal Ministro della Funzione Pubblica e dal Ministro della Pubblica Istruzione ed inviato all'ARAN.

Il Ministro ha chiarito che complessivamente, per l'intera durata del nuovo CCNL si potrà contare su una disponibilità complessiva di 1015 mld, articolati in 200, 130, 260, 425 rispettivamente per gli anni 1998, 1999, 2000 e 2001; che le risorse dell'anno 1999 (£. 130 mld), se non utilizzate in tutto o in parte nell'anno di riferimento, possono essere trasportate nell'anno successivo; e infine che la stessa cosa potrà verificarsi per i 260 mld dell'anno 2000, che sarà possibile aggiungere - se necessario - ai 425 mld del 2001.

Roma, 12 gennaio 1999

Va a CONTRATTAZIONE NAZIONALE