CONTRATTO INTEGRATIVO: DICHIARAZIONE CONGIUNTA (30/7/99)

 

La positiva conclusione del contratto integrativo, che si realizza a soli due mesi dalla stipula del CCNL, oltre che ad adempiere tempestivamente ad un impegno, consente di mettere a disposizione dei personale e delle scuole il quadro completo degli istituti contrattuali e delle risorse in tempo utile per l'avvio del nuovo anno scolastico.

Essa, inoltre, conferma la validità del sistema delle relazioni sindacali fra Governo e Parti Sociali e testimonia ulteriormente che la qualità delle relazioni sindacali nel comparto dell'istruzione è condizione imprescindibile per la realizzazione di obiettivi innovativi e di qualità.

In una fase caratterizzata da importanti innovazioni sul versante scolastico il ruolo del personale, la qualità del suo intervento e, conseguentemente, degli strumenti normativi ed economici di sostegno, all'attività che si svolge nelle scuole, diventano condizione per la realizzazione qualificata di questi processi, che costituiscono un investimento strategico per il futuro del nostro Paese e per un'integrazione europea qualificata.

In questa direzione con il contratto nazionale e con il contratto integrativo si consolida ulteriormente una scelta politica condivisa fra le parti e l'impegno ad investire in modo qualificato sul personale della scuola.

Questi impegni, impongono di investire in termini economici e finanziari su questo settore per sostenere e ampliare ulteriormente gli spazi definiti contrattualmente e per accompagnare in modo qualificato i processi riformatori in atto o in corso di definizione.

In questa direzione, il piano pluriennale delle attività per una offerta integrata di istruzione e formazione (Master Plan), sottoscritto dalle parti sociali il 22 luglio scorso, costituisce un risultato rilevante e condiviso di programmazione della politica di riforma dell'istruzione e della formazione.

L'impegno del Governo contenuto nel DPEF relativamente all'istruzione, nel quale si rissa l'obiettivo di una "... ulteriore valorizzazione del ruolo dei docenti e dei dirigenti scolastici.", rappresenta un punto importante di attenzione alle politiche del personale.

L'azione riformatrice impostata dal Governo ha fra le sue conseguenze anche un più razionale impiego delle risorse e la possibilità di qualificare la spesa rispetto agli attuali stanziamenti.

In questo quadro, MPI e OO.SS. ribadiscono l'impegno a destinare al sostegno delle politiche per il personale le risorse che si renderanno disponibili, sia per gli istituti definiti contrattualmente che per quelli indicati nei punti che seguono.

La valorizzazione di tutto il personale della scuola, la necessità di investimenti e di un riutilizzo delle risorse all'interno del comparto, accanto alle necessarie ricadute di carattere retributivo, deve realizzare anche altri aspetti che hanno un carattere di urgenza.

1) Considerato il rilievo strategico che la formazione in servizio del personale ha assunto nella definizione del CCNL e del contratto integrativo la necessità di ampliare questo strumento per realizzare efficacemente i processi innovativi in atto e valorizzare le competenze del personale, le parti convengono sulla necessità di ampliare le risorse economiche attualmente disponibili. A tal fine l'attuazione del Master Plan su istruzione, formazione e ricerca dovrà realizzare questo obiettavo, con l'impegno di rendere disponibile una quota pari all'1% della spesa per il personale come sottoscritto nel patto sociale del dicembre scorso. Inoltre dovranno essere attivate le necessarie iniziative per utilizzare i fondi che l'Unione Europea rende disponibili per i progetti di qualificazione del personale in servizio presso le istituzioni degli stati membri.

2) Una più precisa definizione, di intesa fra MPI e Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, delle residue norme di attuazione della formazione iniziale universitaria del personale della scuola (Legge 341/90) e l'avvio di un attento monitoraggio della attuazione delle misure già definito. A questo proposito anche per affrontare tutti gli aspetti relativi al personale comandato nelle università le parti convengono di istituite un tavolo di confronto specifico fra Organizzazioni Sindacali di categoria commissorie mista MPI/MURST per la attuazione della citata legge.

Per quanto riguarda il completamento o l'arricchimento dei percorsi di laurea del personale in servizio, in considerazione degli obiettivi previsti all'interno delle norme contrattuali, il Ministro della Pubblica Istruzione si impegna ad avviare un confronto con il Ministro dell'Università per quanto riguarda la definizione di condizioni di sostegno, e di facilitazione relativamente alle modalità di accesso, ai costi derivanti dall'iscrizione e frequenza e per la definizione di un sistema di crediti che tenga anche conto delle competenze acquisite nello svolgimento dell'attività scolastica. Inoltre, le parti convengono sulla necessità di aprire un tavolo con il Ministero dell'Università e la CRUI per affrontare tutte le problematiche relative all'avvio dei corsi per la formazione universitaria dei docenti.

4) Per quanto riguarda gli impegni assunti alla firma del CCNL in materia di benefit per il personale, volti a contenere e riconoscere le spese individuali sostenute per la formazione professionale e per l'arricchimento culturale, le parti li riconfermano con l'obiettivo di completare gli interventi legislativi già avviati e di individuare nella predisposizione della Legge Finanziaria prime risorse utili.

A conclusione infine della trattativa per la sottoscrizione dei contratto integrativo del comparto, il Ministro della Pubblica Istruzione e i sindacati scuola CGIL, CISL, UIL e SNALS concordano sulla necessità di operare rapidamente per introdurre una significativa semplificazione della normativa, allo scopo di garantire una più facile conoscenza delle disposizioni che si rivolgono ai singoli lavoratori e per snellire l'attività amministrativa anche in vista dell'attribuzione alle scuole di nuove competenze, con il progressivo consolidarsi del processo di autonomia scolastica e della riforma dell'Amministrazione centrale e periferica.

Pertanto viene contestualmente costituito presso il Ministero della Pubblica Istruzione, anche in applicazione delle norme sullo snellimento burocratico e sulla mobilità contenute nel CCNL un gruppo di lavoro misto con l'obiettivo prioritario di snellire e semplificare le disposizioni sulla mobilità.

Al momento dell'avvio dei lavori, che avverrà il 1 settembre 1999, verrà definito il quadro completo delle materie sulle quali intervenire e, conseguentemente, verranno programmati i lavoratori.

Dato il rilievo che le parti attribuiscono all'obiettivo della semplificazione della normativa, per l'attività del gruppo di lavoro misto, l'Amministrazione fornisce tutti gli strumenti e le collaborazioni necessarie e sarà oggetto di periodica valutazione fra le parti lo stato di avanzamento dei lavori.

 

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