Ordine del Giorno Consiglio Generale CISL Scuola Torino della seduta del 23/2/98 (26/2/98)

CISL SCUOLA TORINO

Ordine del Giorno Consiglio Generale CISL Scuola Torino

Il Consiglio Generale della CISL Scuola di Torino, riunito in data 23 febbraio 1998, preso atto dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 febbraio u.s. del D.L.vo applicativo della legge 59/97, esprime le seguenti considerazioni, associandosi al documento finale dell'Assemblea Nazionale della CISL Scuola riunita a Fiuggi il 9, 10 e 11 febbraio '98.
Il sistema scolastico nazionale richiede forti e decise innovazioni volte a migliorare sensibilmente la qualita' dell'offerta formativa e ad offrire condizioni di integrazione sempre piu' marcate fra i vari settori del mondo dell'istruzione e della formazione per favorire un proficuo dialogo con il mondo del lavoro. Il sindacato è nettamente favorevole al raggiungimento di questi obiettivi generali, cosi' come si vede nella realizzazione dell'autonomia scolastica il mezzo per rendere il servizio piu' adeguato alle richieste dei vari territori. A fronte di queste attese, suscitano forti perplessita' i contenuti del D.L.vo Bassanini.
Il senso di questo provvedimento appare opposto a quello di tutte le riflessioni sin qui svolte sulle riforme relative al sistema formativo: esso postpone il conferimento dell'autonomia alle singole istituzioni scolastiche al decentramento di competenze dal ministero alle regioni, in contraddizione con le bozze di regolamento sull'autonomia esaminate sino ad oggi; esso propone il trasferimento del personale ATA alle regioni mentre il d.d.l. 932 in discussione al Senato prevede il passaggio del personale ATA dipendente dagli EE.LL. allo stato; esso propone una modifica radicale degli OO.CC territoriali differente da quella proposta dai vari disegni di legge in discussione.
Il D.L.vo Bassanini assimila l'istruzione all'area dei servizi individuali e collettivi alla persona. Se appare logicamente corretto pensare che le decisioni politiche su sanita' e assistenza vengano prese ad un livello il piu' vicino possibile a quello dei fruitori del servizio, per l'istruzione -data l'importanza strategica per lo sviluppo e per le caratteristiche del paese- diviene problematico pensare che sia condivisibile l'attivazione di una sorta di ministero della P.I. per ciascuna regione.
Infatti, l'attribuzione alle regioni dell'insieme dei compiti e delle funzioni riconducibili all'istruzione scolastica lasciando al parlamento solo le competenze sui programmi, gli ordinamenti, lo stato giuridico del personale e l'organizzazione generale, attua un vero e proprio federalismo nella scuola che distrugge l'unitarieta' del sistema.
Il D.L.vo Bassanini attribuisce agli EE.LL. il compito di erogare fondi alle scuole non statali. Trattandosi di materia delicatissima, sulla quale gia' è stata espressa una netta posizione del Consiglio generale CISL Scuola Torino, non possiamo che esprimere le piu' forti preoccupazioni.
Il D.L.vo Bassanini, nel momento in cui affida agli EE.LL. non solo la struttura della rete scolastica ma anche la nomina, la costituzione e il controllo degli OO.CC. territoriali propone una rischiosa modifica del senso della partecipazione delle varie componenti sociali alla vita della scuola. Il D.L.vo Bassanini, attribuendo alle regioni la responsabilita' diretta di un certo numero di Istituti professionali -anche a fronte di un numero esiguo di essi- contraddice allo spirito della unicita' della formazione scolastica superiore.
In sintesi, il Consiglio generale della CISL Scuola di Torino respinge la logica di frantumazione del sistema scolastico nazionale sottesa al D.L.vo Bassanini - non nel nome di un ormai superato centralismo ma nell'ottica della prosecuzione del percorso di riforme avviato - e impegna la segreteria territoriale a usare tutte le occasioni di discussione con i lavoratori della scuola, con le altre categorie della CISL e con la cittadinanza per esprimere il netto dissenso verso questa scelta.

Approvato all'unanimita'.

Torino, 23/2/98

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