DIRIGENZA: IL TESTO PREDISPOSTO PER L'APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (4/3/98)
Il testo dello schema di Decreto legislativo sulla dirigenza scolastica e' stato inviato al Consiglio dei Ministri per la relativa approvazione. Esso contiene alcune modifiche rispetto a quello trasmesso al CNPI.
Le modifiche riguardano:
- all'art. 25-bis, comma 5, dopo le parole "del responsabile amministrativo", viene inserito "… che sovrintende, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istruzione scolastica, coordinando il relativo personale,", sostituendo la precedente dizione;
- al comma 6 dello steso articolo, relativo alla motivata relazione al Consiglio di Circolo/Istituto, viene aggiunta una frase conclusiva: "… al fine di garantire la piu' ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica ";
- all'art. 25 ter, dall'inizio del comma 2, scompare il termine dei 60 gg.;
- il comma 5, conclusivo dell'art. 25 ter circa la partecipazione ai corsi di formazione dei Capi d'Istituto distaccati, esonerati, utilizzati o fuori ruolo, e' totalmente nuovo;
- al comma 5 dell'art. 28 bis, nel corso del secondo capoverso, viene introdotta una riserva del 40% a favore dei Presidi incaricati, ai fini dell'ammissione al corso-concorso, previsto nella nuova procedura di reclutamento.
Nel corso della seduta del 27/2, il Consiglio dei Ministri ha preso in considerazione anche il Regolamento sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche, sulla base del testo sostanzialmente conforme a quello allegato alla C.M. n. 60 del 19.2.98.
In questo schema, come gia' segnalato, non si e' conclusa la concertazione con le OO.SS., ed il testo in questione, pur raccogliendo alcuni nostri suggerimenti, non recepisce al momento le proposte di modifica da noi avanzate, circa i parametri numerici e le modalita' di elaborazione e definizione dei Piani Provinciali.
Nell'ipotesi che il Consiglio dei Ministri vari il Regolamento secondo il testo suddetto, rimane un ultimo passaggio, costituito dal parere delle Commissioni Parlamentari, presso le quali interverremo per sostenere le nostre posizioni, cosi' come emerse nel dibattito sviluppatosi negli organismi statutari.
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