6 MILIONI RIUNIONE ESECUTIVO NAZIONALE (31/1/2000)

 

 

RIUNIONE ESECUTIVO NAZIONALE CISL SCUOLA

In data 31/1/2000 si è riunito l'Esecutivo Nazionale per discutere della situazione determinatasi a seguito del dibattito e delle reazioni che si sono manifestate in categoria all'indomani dell'emanazione dei provvedimenti attuativi dell'art. 38 CCNI.

 

La Segreteria Nazionale introducendo i lavori ha denunciato:

- i ritardi e le inadempienze del Ministro rispetto alle precise richieste da noi avanzate relativamente alle procedure e alle prove (cfr messaggio del 21 gennaio scorso);

- l'incoerenza di alcune dei soggetti firmatari che, con diversi comportamenti a livello periferico hanno, di fatto, delegittimato gli accordi nazionali;

- la diffusione in categoria di iniziative che hanno enfatizzato il carattere concorsuale della procedura, veicolando altresì il messaggio della necessità di una preparazione ad hoc e a pagamento per superare le prove proposte.

 

L'Esecutivo Nazionale della CISL Scuola ha rappresentato il diffuso clima di preoccupazione e, evidenziando le tensioni presenti in categoria ha dato mandato alla Segreteria Nazionale affinchè:

- vengano ribadite le finalità originarie dell'istituto contrattuale di cui all'art. 29 del CCNL che costituisce rilevante strumento per far affluire sul comparto risorse aggiuntive in una concreta e certa prospettiva di consolidamento delle stesse e di un successivo ampliamento dei fruitori, fino a renderlo opportunità offerta all'intera categoria;

- vengano rivisti gli attuali provvedimenti attuativi, eliminando tutte le ambiguità di cui oggi sono carichi, in modo da renderli coerenti con le finalità proprie dell'istituto contrattuale;

- venga verificata la coerenza delle posizioni dei soggetti firmatari del CCNL e del CCNI, a partire dal ministro cui è stata affidata la responsabilità attuativa dell'istituto contrattato di riconoscimento della professionalità docente.

L'Esecutivo Nazionale ha comunque escluso qualsiasi ipotesi di rinvio meramente tecnico, in quanto esso risponderebbe ad esigenze estemporanee ed estranee alla logica contrattuale, sottolineando, invece, la necessità di un rinvio politico per modificare le procedure di attuazione dell'istituto contrattuale a partire dalla prova strutturata.

 

 

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