Lettera Cisl Scuola alla Cgil Scuola (28/1/2000)

 

Roma, 25 gennaio 2000

 

Ad Enrico Panini

Segretario Generale CGIL Scuola

e p.c. - A Massimo Di Menna

Segretario Generale UIL Scuola

- A Nino Gallotta

Segretario Generale SNALS

 

LL.SS.

 

 

Caro Enrico,

la recente tornata contrattuale, che abbiamo vissuto insieme e con una forte tenuta unitaria delle posizioni, è stata particolarmente faticosa e complessa, giungendo a risultati che abbiamo giudicato importanti ma anche densi di innovazioni e quindi di rischi.

Abbiamo insieme respinto proposte avanzate con forza, talora anche con protervia, che volevano selezionare, all'interno del corpo docente, un'élite fortemente retribuita a scapito dell'intera categoria con risorse reperite dal sistema delle anzianità.

Con l'articolo 29 abbiamo voluto aprire una prospettiva, cogliendo la sfida che tutto il mondo esterno alla scuola ci propone da tempo: superare l'assoluto appiattimento retributivo e aprire opportunità di riconoscimento professionale.

Abbiamo evitato l'eccesso della divaricazione dello stipendio, consapevoli che se non l'identità, almeno l'omogeneità dei trattamenti resta un valore per una professione esercitata anche come servizio alla persona, che non giustifica gerarchie salariali tra i suoi operatori che sarebbero lette dall'utenza come una differenza di valore.

Abbiamo voluto puntare l'attenzione in particolare sul lavoro d'aula, certo il più faticoso e il più ricco di implicazioni professionali.

Eravamo pienamente consapevoli delle polemiche che sarebbero sorte, anche in relazione alla totale assenza, nel nostro sistema scolastico, di qualunque cultura della valutazione, con tutte le sue implicazioni tecniche ed organizzative.

E' stata una sfida, dalla quale non vogliamo tornare indietro ma che, per essere vinta, deve evolversi fino a raggiungere compiutamente il suo obiettivo.

Dobbiamo riuscire ed estendere questo istituto contrattuale a tutti gli insegnanti che, ad un certo punto della carriera, siano disponibili a sottoporre a verifica la loro storia professionale, superando il limite inaccettabile del numero chiuso.

Non ci interessa stabilire meriti e gerarchie, ma valorizzare la professionalità di tutti.

E' inoltre necessario che le procedure di verifica escano dall'attuale necessitata estemporaneità, consapevoli che un giudizio sul proprio lavoro è accettabile e ricco di implicazioni solo se è riconosciuta l'autorevolezza e la credibilità di chi formula questo giudizio e sono trasparenti e condivisi i parametri su cui si fonda.

Come vedi un gran lavoro da fare insieme.

Alla chiusura del contratto abbiamo non solo condiviso, ma accettato con convinzione il patto di coerenza e lealtà che ci hai proposto: nessuna organizzazione, né direttamente, né indirettamente, avrebbe promosso corsi o corsetti legati all'art. 29, sia perché giudicati inutili rispetto alla valutazione di una storia professionale, sia per evitare le strumentalizzazioni che ne sarebbero conseguite.

E' per questo che con rammarico, ma con convinzione, ti esprimiamo le nostre perplessità per la scelta che la CGIL ha fatto, per il tramite di Proteo, di organizzare corsi a pagamento.

Tutto ciò disorienta la categoria, la induce a cercare comunque qualche riferimento soprattutto se le si offre la proposta di misurarsi con proposte "similari" rispetto a prove che il contratto ha delegato al Ministro nella loro definizione.

La vostra scelta inoltre avalla la tesi strumentale di una prova basata su un estemporaneo nozionismo.

Al contrario questo istituto contrattuale vuole essere il tentativo di riconoscere l'impegno professionale di molti anni, di una carriera.

Comprenderai quindi il nostro stupore e il nostro imbarazzo a fronte di una scelta così contraddittoria.

Noi non vogliamo che questa vicenda comprometta i rapporti unitari, che restano per noi un valore ed un'esigenza politica, ma non possiamo non manifestarti un dissenso fondato su motivazioni che, in altra occasione, ci erano sembrate anche le tue.

Disponibili ad ascoltare i chiarimenti che, eventualmente, riterrai di fornire a noi e a tutti coloro che hanno condiviso la tua proposta, ti porgiamo fraterni saluti.

 

La Segreteria Nazionale

 

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