AVVIO DELLA PARITÀ SCOLASTICA - INCONTRO MINISTERO-OO.SS. (1/9/2000)


Il giorno 12 luglio presso la sede della Direzione Generale della media non statale c'è stato un primo incontro tra le OO.SS. della scuola e i rappresentanti del Ministero per un necessario scambio di opinioni sui tanti problemi che pone l'avvio dell'istituto della parità scolastica, a seguito dell'ormai nota L. n. 62/2000 "Parità scolastica e diritto allo studio e all'istruzione".

Bisogna dare atto al Ministero della sollecitudine di una consultazione dopo l'invio della prima circolare applicativa, la n. 163 del 15 giugno u.s.

L'incontro, presieduto dal direttore generale Mario Dutto, coadiuvato da funzionari della sua direzione e da quelli del Servizio della scuola dell'infanzia e della DIRELEM, largamente interessati in quanto occupano, per specifiche competenze, un ampio spazio sul variegato sistema della scuola non statale, ha visto una larga e più che mai attenta presenza delle OO.SS.

Possiamo sicuramente ritenere positivo questo primo confronto perché da esso è nato l'impegno dell'Amministrazione a ricercare soluzioni idonee e condivise su questioni che appaiono nella loro problematicità alquanto complesse.

La Cisl Scuola che, durante tutto il cammino parlamentare e dopo l'approvazione, ha espresso un giudizio critico su molti contenuti della legge, che tuttavia ha impostato alcune questioni di principio condivisibili, non si nasconde le difficoltà insite nell'applicazione di taluni punti ambigui e, in qualche caso, controversi del testo legislativo.

Insieme agli altri sindacati, e sicuramente non contaminata da alcuna riserva ideologica, la Cisl Scuola ha evidenziato i punti che necessitano un impegno immediato da parte del Ministero e di soluzioni chiare, con particolare riferimento alla condizione dei docenti e del personale tutto di quelle scuole.
In maniera più specifica sono emerse questioni riferite a:

  1. l'obbligo da parte delle istituzioni scolastiche paritarie di avere personale docente fornito del titolo di abilitazione (lettera g del punto quattro dell'unico articolo di legge);
  2. la regolamentazione del ricorso a prestazioni volontarie di personale e/o a contratti di prestazioni d'opera (p. 5 dell'unico articolo) nella misura massima di un quarto delle prestazioni complessive.

    In merito alla prima questione sono state ventilate ipotesi di soluzione per consentire al personale docente delle scuole interessate al regime paritario, sfornito dell'abilitazione, di poter conseguire in tempo utile tale titolo.

Ciò è ancor più urgente per evitare possibili azioni "frettolose" da parte di gestori, che dovessero ritenere l'immediata indispensabilità del possesso del requisito dell'abilitazione e che pertanto potrebbero, cosa che non auspichiamo, mettere in atto procedure di licenziamento.

L'amministrazione si è impegnata a ricercare sulla base delle valutazioni e delle opinioni emerse una celere soluzione al problema con l'individuazione di una condivisa procedura amministrativa.
Per quanto riguarda la seconda questione, che è oggetto di uno dei punti più controversi della legge sulla parità, le OO.SS. sindacali hanno chiesto che si facesse chiarezza sul dettato normativo onde evitare possibili quanto non desiderate forzature e non consentire il ricorso ad equivoche forme di rapporto di lavoro, con particolare riferimento al volontariato, avendo cura di richiamare le norme che lo regolano.

Anche per questo delicato aspetto, che deve essere gestito in modo chiaro per non produrre la messa in opera di formule ambigue e non rispettose dell'essenza del dettato normativo, il direttore generale Dutto, a nome dell'Amministrazione, ha assunto l'onere di proporre in un prossimo incontro soluzioni coerenti con lo spirito che ha prodotto le osservazioni di merito delle OO.SS.

Al termine della riunione è stato auspicata dai rappresentanti sindacali una costanza di rapporti con il Ministero su questo fronte della scuola non statale, prossima al regime paritario, anche al fine di avviare procedure inequivocabili di attuazione della legge, che possano favorire e consentire, tra l'altro, migliori relazioni tra OO.SS. e gestori delle scuole.

 

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