SCUOLA PARITARIA (8/12(98)

La CISL Scuola esprime preoccupazione per i toni che sta assumendo il dibattito sulla scuola non statale e sulle ipotesi di un suo finanziamento.
La CISL Scuola ritiene l'educazione e l'istruzione, oltre che un valore, un diritto inalienabile della persona alla propria crescita civile e democratica; ribadisce la precisa responsabilità dello Stato, per altro sancita dalla Costituzione, a garantire tale diritto nel pluralismo culturale che solo un servizio pubblico può assicurare.
Pertanto, qualunque forma di finanziamento diretto o indiretto alle istituzioni non statali può legittimarsi solo in quanto, tali istituzioni svolgano un ruolo non sostitutivo, ma integrativo del servizio pubblico.
Le attuali condizioni della scuola pubblica rivendicano scelte politiche chiare in merito a riforme e ad investimenti. Non sono pertanto accettabili né distrazioni di risorse, né scorciatoie o deroghe, che in questa fase si configurerebbero come un indebolimento della responsabilità dello Stato in materia di educazione e d'istruzione.
Pertanto, qualunque sostegno alle scuole non statali si può legittimare, anche costituzionalmente, solo quando lo Stato abbia adempiuto, in termini adeguati sul piano quantitativo e qualitativo, ai suoi obblighi e solo se le istituzioni, destinatarie dei finanziamenti, si sottopongono ad un rigoroso sistema di regole: garanzie per il personale (dal reclutamento alla libertà di insegnamento), nessuna discriminazione rispetto alle iscrizioni, verifica degli standard qualitativi a tutela del carattere unitario e nazionale del sistema.
Ciò darebbe luogo ad un servizio pubblico integrato a gestione statale e non statale che, nel garantire il pluralismo, può riconoscere anche specifici orientamenti pedagogico-culturali tanto in quanto si configurino come aggiuntivi e non pervasivi del curricolo scolastico, a garanzia, quindi, delle prerogative proprie di un sistema pubblico.

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