ORDINE DEL GIORNO CONCLUSIVO DEI LAVORI DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA CISL SCUOLA (30/5/99)

 

L'assemblea Nazionale della CISL Scuola riunita ad Ischia nei giorni 26 e 27 APRILE 1999 approva la relazione della Segreteria Nazionale arricchita dal contributo di riflessioni e proposte del dibattito.

L'Assemblea Nazionale valuta positivamente la scelta e l'impostazione di assegnare all'Assemblea programmatica e organizzativa di Napoli il compito di riflessione/verifica sugli obiettivi, le strategie e gli assetti della CISL e di progetto/ridisegno del Sindacato per adeguarlo ai cambiamenti in atto e a quelli in prospettiva della società e segnatamente del mondo del lavoro.

L'assemblea Nazionale ritiene che il suddetto compito debba essere realizzato tenendo presente, innanzitutto, la matrice culturale della CISL e i suoi valori fondativi, che conservano tuttora validità, tra i quali assumono particolare rilevanza:

- l'autonomia delle categorie;

- il protagonismo dei soci;

- la democrazia dei percorsi decisionali;

- la solidarietà.

L'Assemblea, pertanto, rivendica un vero coinvolgimento di tutta l'organizzazione sia nella definizione delle linee politiche che degli assetti organizzativi, valorizzando il patrimonio d'esperienza maturato sui versanti delle politiche contrattuali e organizzative.

Solo a queste condizioni, acquistano autentica valenza progettuale le riflessioni che la Confederazione propone al dibattito dell'Organizzazione.

Esse esprimono l'attenzione innovativa verso le trasformazioni che accompagnano i mutamenti, infatti, della società, dell'economia e del lavoro e legittimano un ripensamento del ruolo, delle funzioni, dagli assetti e delle articolazioni del Sindacato, dell'utilizzazione delle risorse umane e finanziarie nonché la politica di offerta dei servizi.

L'Assemblea, nel riconoscere i meriti e l'efficacia della concertazione condivide l'esigenza di innalzare il livello di confederalità delle categorie, laddove "confederalizzare le categorie" significa garantire l'autonomia delle categorie stesse, nel rispetto di politiche sindacali costruite con l'obiettivo di armonizzare le esigenze dei vari settori con le linee di sviluppo e di crescita dell'intero Paese.

Tale autonomia, peraltro, deve potersi esercitare anche attraverso la flessibilità degli assetti e dei livelli organizzativi, valorizzando le risorse, le istanze e le capacità di concertazione e contrattazione del territorio, non potendosi ridurre il ruolo delle categorie, in ossequio al principio della pari dignità, a meri strumenti organizzativi ed amministrativi.

All'interno di questo ambizioso progetto di ridisegno politico-organizzativo, la CISL SCUOLA considera imprescindibile il perseguimento di due obiettivi:

a) la garanzia di una piena partecipazione democratica degli iscritti, accanto ad un corretto e coerente apporto alla vita politica/organizzativa delle RSU e al loro rapporto con l'Organizzazione;

b) la realizzazione di un modello organizzativo simmetrico e corrispondente ai livelli ed alle articolazioni delle controparti istituzionali.

Al fine di governare i processi di cambiamento in atto e in prospettiva nei sistemi della formazione e dell'istruzione, l'Assemblea considera idonei strumenti per l'efficace raggiungimento dei predetti obiettivi forme di flessibilità organizzativa anche in riferimento all'individuazione di specifiche sedi contrattuali e istanze congressuali.

Uno degli elementi dell'attuale riflessione e del dibattito proposto all'Organizzazione è stato quello relativo alle eventuali ipotesi di ulteriore accorpamento di Federazioni di categorie che coinvolgerebbe anche Scuola - Università e Ricerca.

In relazione a ciò l'Assemblea Nazionale ritiene che ogni passo successivo a quelli compiuti nel passato Congresso, avrebbe richiesto opportune analisi e puntuali verifiche in ordine ai risultati raggiunti ed alle difficoltà riscontrate.

Pur esistendo un'obiettiva esigenza di una sede di coordinamento delle politiche della formazione e dell'istruzione, l'Assemblea esclude che l'unica risposta possibile a questa esigenza possa riposare in una formula organizzativa di mera razionalizzazione e semplificazione, che non tiene conto delle profonde diversificazioni esistenti tra le Categorie interessate e, che in assenza di un motivato e condiviso progetto politico-culturale, non lascia intravedere per tutti quel "valore aggiunto" che legittimerebbe un'operazione problematica e di difficile governo.

 

(Approvato a maggioranza con 2 voti contrari e 4 astenuti)

 

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