INSEGNANTI DI RELIGIONE (12/7/99)

 

 

 

 

Si trasmette, in allegato, il testo della lettera inviata dal Presidente della VII Commissione del Senato e ai Senatori membri della stessa Commissione.

 

Con questo "appello" si chiede la ripresa della discussione sul testo unificato, proposto dal Relatore con l'obiettivo di definire la nuova legge di stato giuridico per gli insegnanti di religione.

 


Prot. n. Roma, 2 luglio 1999

 

 

 

All'On.le Presidente della

VII Commissione Senato

 

Agli On.li Senatori

VII Commissione Senato

 

LL.SS.

 

 

Nell'ottobre 1997 presso la VII Commissione Senato ha preso avvio l'esame di cinque ddl in materia di nuovo stato degli insegnanti di religione, presentati da parlamentari di diversi gruppi politici, di maggioranza ed opposizione. Nel luglio 1998 il Sen. Occhipinti, relatore presso la stessa Commissione, ha presentato un suo testo unificato di riferimento.

 

La nostra organizzazione, che ha tra i suoi iscritti il 20% degli insegnanti di religione in servizio, valuta come positivo e come politicamente significativo questo fatto: per la prima volta il Parlamento affronta una materia su cui lo Stato aveva dichiarato il suo impegno nel lontano dicembre 1985, al momento della stipula dell'Intesa tra CEI e Ministero della Pubblica istruzione, in attuazione della revisione concordataria del febbraio 1984.

 

Riprendendo le argomentazioni che la Segreteria Nazionale Cisl Scuola ha presentato già agli on.li Senatori della VII Commissione nel corso dell'audizione del 14 maggio 1998, ribadiamo che un nuovo stato giuridico degli insegnanti di religione, in sostituzione della legislazione generale del 1930 (Legge 824) che discende dal vecchio quadro concordatario del 1929, è compatibile sotto ogni profilo rispetto al dettato costituzionale ed agli ordinamenti scolastici. La revisione concordataria ha infatti determinato un nuovo quadro di riferimento istituzionale e professionale (l'inserimento della religione dentro le finalità della scuola, la revisione coerente dei programmi, l'identificazione di un nuovo profilo professionale dei docenti attraverso l'acquisizione dei nuovi titoli di studio e di competenze didattico-metodologiche, ecc.).

 

Una nuova disciplina dello stato giuridico degli insegnanti di religione cattolica, coerente con le coordinate di fondo della revisione concordataria, è dunque un passo necessario per dare pienezza di status a questa tipologia di docenti, fortemente impegnati nell'attività scolastica, ma che vivono una condizione di incertezza giuridica perdurante, e rappresenta altresì un atto di giustizia e di civiltà nei confronti di un settore di personale che in questi anni ha conosciuto una profonda trasformazione in termini di composizione sociologica (ormai i 4/5 anni sono laici) ed è giustamente portatore di una cultura dei diritti che non può essere disattesa.

 

La soluzione del problema pluriennale del precariato operata dalla recente legge 124/99, con i suoi significati di carattere ordinamentale, sociale e politico, può senza dubbio favorire la prosecuzione, in termini laici, dell'iniziativa legislativa sul nuovo stato giuridico degli insegnanti di religione.

 

Per questo rivolgiamo un appello alle SS.LL. perché, a partire dal testo Occhipinti, riprenda la discussione di merito in VII Commissione, con l'obiettivo di definire la nuova legge di stato giuridico tanto attesa, rispondente alla mutata situazione e condizione professionale degli insegnanti.

 

La nostra organizzazione è disponibile ad ogni confronto che fosse giudicato utile e necessario.

 

Ringraziamo dell'attenzione e dell'impegno.

 

 

 

 

Il Segretario Generale Agg.to Il Segretario Generale

(Sandro D'Ambrosio) (Daniela Colturani)

 

 

 

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