Istruzione e formazione tecnica superiore: la programmazione 1999/2000 (27/8/99)

 

La legge 144/99, più nota come collegato alla legge finanziaria sul lavoro, istituisce il sistema di istruzione e formazione superiore (IFTS), avviato in forma sperimentale nel passato anno scolastico.

L'art. 69 della citata legge attribuisce alle Regioni la programmazione dei corsi IFTS, previa costituzione dei "Comitati regionali di programmazione, promozione, monitoraggio e valutazione del piano regionale di sperimentazione".

Il Comitato nazionale di progettazione, insediato presso il MPI con l'avvio delle sperimentazioni, ha elaborato alcune linee guida in merito a funzione e composizione dei comitati regionali che possono rappresentare la soglia di omogeneità necessaria per assicurare a questa tipologia di formazione il carattere nazionale e conseguentemente la riconoscibilità e spendibilità a livello europeo, pur nell'ambito dell'autonomia riconosciuta alle regioni in questa materia. Di grande importanza, a tal fine, è quanto previsto ai commi 1 e 3 dell'art. 69 in merito al riconoscimento dei crediti ed alla certificazione delle compentenze da definirsi appunto in ambito nazionale.

I criteri guida individuati per la programmazione regionale aiutano a superare certi spontaneismi della prima istituzione dei corsi, mentre l'attivazione dei Comitati regionali rappresenta, non soltanto una condizione di trasparenza procedurale, ma anche un'opportunità per dare efficacia alla progettazione.

Programmazione e gestione dei corsi presuppongono l'attivazione di veri e propri tavoli di concertazione anche a livello regionale tra istituzioni, parti sociali, soggetti imprenditoriali per realizzare l'obiettivo sostanziale del raccordo tra formazione e lavoro, unitamente all'acquisizione di una sempre più ricca "attrezzatura" di base, che il diritto alla formazione fino a 18 anni, sancito nella stessa L. 144/99, istituzionalizza come soglia minima per tutti.

Nella riunione tenutasi presso la Confederazione sul tema della formazione integrata superiore è stata ribadita la necessità di una partecipazione attenta allo sviluppo di questa esperienza con impegno adeguato e coordinato all'interno delle strutture regionali tra confederazione e categoria, nel quadro di una evoluzione istituzionale che investe il sistema formativo con trasformazioni anche radicali.

Ricordiamo, in sintesi, i primi indispensabili adempimenti contenuti nel documento con le linee-guida per la progettazione regionale:

 

 

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