Direttiva sulla formazione del personale della scuola (17/9/99)

 

Depositiamo la direttiva 210 del 3.9.1999 con allegata C.M. di trasmissione, attualmente alla registrazione della Corte dei Conti, sulle linee di indirizzo per l'aggiornamento e la formazione del personale.

Il testo che è stato oggetto di confronto al M.P.I. nella prima settimana di agosto, ha tenuto conto, nella stesura definitiva, di osservazioni e rilievi espressi dalle OO.SS., particolarmente in merito alla necessaria congruenza tra direttiva e scelte contrattuali.

Appare meno autoreferenziale l'azione dell'Amministrazione, rispettando in questo senso l'impianto del contratto, c'è più attenzione alle esigenze di funzionalità e di fruibilità.

Si avvia la riorganizzazione complessiva della formazione, anche alla luce di riforme di imminente attuazione come quella che interessa l'Amministrazione scolastica, vedi la sperimentazione prevista in merito all'aggregazione di competenze a livello di Amministrazione periferica, per un'offerta meglio coordinata.

Nel modello organizzativo viene inserito anche il coordinamento regionale delle attività attraverso apposite conferenze di servizio promosse dal Sovrintendente scolastico mentre, a livello nazionale, viene formalizzata finalmente l'istituzione del coordinamento interno al M.P.I. sul complesso delle azioni formative.

Si profila il funzionamento a sistema della formazione.

La direttiva rileva obiettivi e priorità coerenti con le scelte del contratto integrativo, dagli interventi di interesse generale agli interventi finalizzati a specifici istituti contrattuali, come le funzioni-obiettivo, le aree a rischio, il passaggio del responsabile amministrativo alla dirigenza.

 

Le risorse attengono allo stanziamento 1999 (vedi tabella F del contratto integrativo), ma non esauriscono le disponibilità finanziarie dedicate: alle scuole, in particolare, compete raccordare, sulla base dei criteri generali che ispirano la direttiva in oggetto, l'impiego delle disponibilità provenienti da altre fonti, come la legge 440/97, che destina per l'anno in corso 105 MM. da ripartire sulla base dei criteri individuati nella direttiva 180 del 19.7.1999.

Questa direttiva sulla formazione gestisce la fase transitoria tra vecchio e nuovo contratto: innova sulla base delle nuove norme, tenendo comunque conto di programmazioni e di esperienze già in atto, leggasi eventuali piani provinciali già contrattati.

Richiede pertanto la necessaria flessibilità nella gestione.

Ricordiamo che entro il 31 ottobre dovrà essere emanata la nuova direttiva attuativa del contratto integrativo che, adottando una logica di programmazione più rispondente ai tempi ed alle esigenze di realizzazione, finalizzerà le disponibilità economiche del prossimo anno finanziario 2000, non solo individuando, ma anche contestualizzando le priorità culturali ed economiche.

 

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