SCHEDA SULLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI INCARICATI DI FUNZIONE-OBIETTIVO (3/2/2000)
Depositiamo, in allegato, la scheda sulla contrattazione decentrata per la formazione dei docenti incaricati di funzione - obiettivo.
SCHEDA SULLA CONTRATTAZIONE DECENTRATA PER LA
FORMAZIONE DEI DOCENTI INCARICATI DI FUNZIONE - OBIETTIVO
L'organizzazione dell'attività di formazione per i docenti incaricati di funzioni-obiettivo avvia formalmente il nuovo sistema di formazione definito dal contratto e ne sperimenta le nuove regole (accreditamento dei soggetti, standard organizzativi e di costo, tecniche di formazione a distanza).
La realizzazione del piano richiede un'azione integrata tra livello centrale e provinciale dell'Amministrazione, insieme ad un forte coinvolgimento delle scuole. Ai Provveditorati sono in particolare richiesti precisi adempimenti ed assunzione di iniziativa tramite l'impiego finalizzato ed organizzato delle risorse professionali interne come le Unità dei servizi professionali per il personale della scuola (art. 4 direttiva 210).
In tale contesto, interviene con specifico ruolo la contrattazione decentrata provinciale.
Per queste ragioni, abbiamo predisposto come Cgil Scuola, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals nazionali l'allegata scheda, ritenendo possa costituire uno strumento utile non soltanto per l'iniziativa delle strutture territoriali, ma anche per favorire la necessaria omogeneità nella realizzazione dell'esperienza.
PRESUPPOSTO ALL'AVVIO DEL PIANO DI FORMAZIONE:
Conclusione della fase contrattuale di distribuzione delle funzioni - obiettivo:
- attribuzione alle scuole delle funzioni assegnate alle singole province; verifica circa il pieno utilizzo;
- rilevazione da parte del Provveditorato delle tipologie di funzioni attribuite ed informazione alle OO.SS.
La normativa di riferimento:
- CCNL art. 28 CCNL;
- CCNI art.6, 10, 17, 14, 11, 37;
- Direttiva 210 del 03.09.99;
- C.M. 214 dell'8.9.99;
- Documento di indirizzo dell'Osservatorio n.350/D del 29.12.99;
- Accreditamento dei fondi provinciali C.M. 148 del 22.11.99 e note 232/D del 15.12.99 e 254/D del 17.12.99;
- Contratto decentrato nazionale annuale del 29.11.99;
- Accordo su Standard organizzativi e di costo 19.12.00;
- Lettera circolare 356/D dell'11.01.00.
NEL MERITO DELL'ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE (vedi documento dell'Osservatorio nazionale)
Ogni corso si articola in due moduli integrati, ma non interdipendenti:
1) 10 ore (5 sull'autonomia e 5 per ognuna delle 4 aree) di modulo nazionale affidate alla BDP per la realizzazione in CD rom;
- vanno decise le forme ed i modi di fruizione del pacchetto BDP in base alla organizzazione dei moduli locali.
2) 20 ore di formazione a livello locale su competenze trasversali e specifiche che possono essere organizzate indipendentemente dal modulo nazionale, anche precedendolo. Finora i tempi del modulo BDP non sono certi, tranne per la parte on-line.
- A livello territoriale vanno decise le aggregazioni dei gruppi (per aree? per funzioni? per competenze? per ordine di scuola? verticali? per agio dei docenti?...) previa analisi dei fabbisogni formativi (suggerita dalla 356/D dell'11.01.00).
- Va definito il mandato ai coordinatori ed ai conduttori dei gruppi - comunque scelti - tenendo d'occhio le indicazioni del documento dell'Osservatorio su obiettivi e metodologie.
- Vanno localizzate le sedi dei corsi tenendo presente la disponibilità della strumentazione tecnico informatica e le scelte che si faranno sulla fruizione della parte on line (individuale? nel lavoro in gruppo? scuola per scuola? ...) in ragione delle dotazioni tecnologiche.
- Va rappresentato il ruolo dei docenti partecipanti quali protagonisti del percorso formativo in quanto già impegnati nelle funzioni all'interno delle scuole.
- Va individuato un responsabile di progetto (vedi intesa sugli standard). Sarà utile anche un responsabile tecnico per affiancare, coordinare o banalmente aiutare le scuole nella organizzazione dei moduli BDP a distanza.
- Le Unità dei servizi professionali presso i Provveditorati possono essere strutture di supporto utili, ma ... sono tutte già costituite? Sulla base di competenze? E, se sì, con quale dislocazione territoriale? (Dir. 210 art. 4). Con quale rapporto rispetto ai nuclei dell'autonomia?
- L'accreditamento dei soggetti (art. 14 CCNI ) è la parte più delicata da affrontare: ricordiamo che nazionalmente non c'è contrattazione, ma è previsto un livello di confronto con le OO.SS., peraltro già avviato. Anche se la nuova Direttiva fosse emanata, a breve, i tempi dell'accreditamento nazionale non ne consentirebbero l'applicazione immediata.
Si può fare da subito riferimento ai soggetti "qualificati" (art. 14 comma 2 del CCNI).
A livello territoriale si applica il comma 6 dello stesso articolo 14 sulla base dei criteri individuati nella contrattazione provinciale. Si può decidere di ampliare la platea, declinando localmente i criteri del comma 3 dell'art. 14.
- Particolare attenzione va prestata all'utilizzo ottimale delle risorse che rientrano nello stanziamento nazionale. (oltre a quelle a disposizione per effetto della C.M. 148, se ne possono recuperare altre, p.e. residui passivi...).
- Vanno individuati gli strumenti operativi per l'accreditamento e vanno inoltre definiti criteri e regole per la comparabilità dei soggetti disponibili a collaborare nell'attività di formazione (convenzioni, incarichi, contratti, affidamenti da effettuare con chiari atti formali e sottoscritti ...).
- La certificazione: si realizza sulla base dei contenuti dell'intesa sugli standard (par. 5) nonché del documento dell'Osservatorio Nazionale. E' complessivamente riferita ai due moduli del corso.
- Il monitoraggio: le modalità sono previste nel documento dell'Osservatorio.
- Definizione del piano operativo provinciale sulla formazione delle funzioni obiettivo: la sua realizzazione dovrebbe rientrare nei tempi previsti dall'Osservatorio (febbraio - maggio 2000). Per la particolarità dell'esperienza, è almeno auspicabile l'avvio dei corsi a febbraio.
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