Il Ministro De Mauro ha rilanciato l'idea di offrire agli insegnanti la possibilità di svolgere una attività professionale "intramoenia", ossia all'interno degli Istituti Scolastici.
Questo è stato lo spunto per l'intervista che la nostra Segretaria Generale Daniela Colturani ha rilasciato al Corriere della Sera di oggi e che riportiamo di seguito.

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"LA CISL
"Il problema sarebbe il lavoro nero"

ROMA - Scuole come ospedali? Le ripetizioni dei professori come le visite dei medici? La possibilità per gli insegnanti di fare attività intramuraria è stata sancita dall'ultimo contratto. La novità non ha destato molto clamore. Però c'è. Ne parliamo col segretario della Cisl scuola, Daniela Colturani.

Secondo lei è realizzabile l'attività intramoenia dei docenti?
"Anche questa pagina gloriosa del contratto penso che resterà inapplicata. Se per intramoenia intendiamo le ripetizioni private, dobbiamo fare i conti con una difficoltà generale, quella di far emergere il lavoro nero. Mi domando poi quante scuole sono in grado di offrire spazi adeguati".

Insomma non sarebbe conveniente per i docenti accettare tariffe calmierate e poi pagarci sopra le tasse. Altre possibilità?
"Ritengo che le competenze dei docenti, per quanto riguarda le attività extracurriculari, possano essere remunerate. Se un insegnante conosce il cinese, la scuola può organizzare un corso, aperto anche ai ragazzi di altri istituti, con la sponsorizzazione di enti locali, genitori e via dicendo".

L'attività intra moenia degli insegnanti secondo lei non può trasformarsi in una opportunità per far affluire un po' di soldi negli istituti e nelle tasche dei docenti? Il ministro De Mauro ha ipotizzato, anche se in un futuro non prossimo, qualche possibilità.
"Se il ministro pensa di trovare una soluzione semplice a problemi complessi come quelli aperti dall'articolo 29 del contratto (quello della carriera basata sul merito ndr ), si sbaglia. Ha parlato di Lotteria di Formula 1, di budget d'istituto, di intra moenia, ma il mondo della scuola chiede altro. Se ministri e alte cariche istituzionali riconoscono che il livello delle retribuzioni degli insegnanti è "scandaloso", è opportuno rimuovere prima le ragioni dello scandalo. Poi, quando sarà pronto un sistema di valutazione affidabile e trasparente, si potrà parlare di merito e di premi per i più bravi. Non certo prima". G. Ben. "

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