Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione 

Prot. n. 7871 Roma, 21 dicembre 1999

 

All'On.le Ministro

SEDE

 

OGGETTO: Parere su "Linee ed indirizzi generali relativi all'emanazione del decreto previsto dall'art, 8 del regolamento sull'autonomia"

 

Adunanza del 20 dicembre 1999

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

 

Vista la nota prot n. 7608 U/L.LP 1683 del 2 dicembre 1999 con la quale il Ministro della P.I. (Ufficio Legislativo) - ha chiesto il parere del C.N.P.I. in merito all'argomento in oggetto;

Visti gli artt. 24 e 25 del D.Lvo n. 297 del 16.4.1994;

Vista la relazione istruttoria dell'Ufficio di Presidenza relativa all'argomento in oggetto specificato;

 

dopo ampio ed approfondito dibattito;

ESPRIME

 

il proprio parere nei seguenti termini:

 

Il C.N.P.I. ha seguito, anche mediante l'espressione di appositi pareri, tutte le varie fasi di predisposizione e perfezionamento del regolamento sull'autonomia didattica ed organizzativa che, fissando al 1° Settembre 2000 la data di avvio generalizzato dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, ha posto un vincolo giuridicamente cogente per l'adozione di tutti gli ulteriori atti di decretazione secondaria necessari, al completamento del quadro ordinamentale, di natura organizzativa e didattica, cui le scuole possono fare riferimento per il pieno esercizio ed il legittimo dispiegamento dell'autonomia stessa.

Il primo e fondamentale di questi ulteriori adempimenti è il decreto previsto dall'art. 8 che affida al Ministro della P.I. il compito di definire, tra l'altro, gli obiettivi generali del processo formativo e quelli specifici di apprendimento, le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli ed il relativo monte ore annuale, l'orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli, comprensivo della quota nazionale e di quella riservata alle istituzioni scolastiche, ed i limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline ed attività della quota nazionale del curricolo. Si tratta di un adempimento essenziale ed indispensabile perché tutte le scuole, superando la fase sperimentale, possano procedere alla predisposizione del P.O.F., definito dall'art. 3 del regolamento "... documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ....". In tale provvedimento si devono portare a sintesi le istanze, di livello nazionale, sancite dalla quota obbligatoria nazionale del curricolo, e quelle di livello locale, la cui individuazione è affidata all'autonoma responsabilità culturale, pedagogica e professionale delle singole istituzioni scolastiche, nell'ambito della restante quota obbligatoria del curricolo. In tal modo si concilia l'esigenza di valorizzazione del pluralismo culturale e della specificità della domanda formativa espressa dal territorio con l'irrinunciabile salvaguardia del carattere nazionale e unitario dell'istruzione e della formazione.

Il CNPI valuta positivamente la decisione, adottata dal Ministro, di avviare, sin da ora, le procedure necessarie per pervenire, a tempi brevi, alla definizione dei nuovi piani di studio delle istituzioni scolastiche attraverso l'attuazione dell'art. 8 del Regolamento della autonomia. Infatti è ben evidente la necessità di superare l'attuale stato di incertezza che non giova al buon andamento della scuola e non consente di portare ad attuazione le linee concrete della sua riforma.

Con queste scelte si esplicita la volontà di passare dalla pubblicizzazione di indicazioni di carattere generale ad un concreto impegno di studio e di ricerca delle regole utili a dare corpo all'autonomia delle singole istituzioni scolastiche.

Il CNPI non può esimersi dal raccomandare al Governo ed al Parlamento di evidenziare le responsabilità specifiche della scuola e delle sue componenti, evitando, comunque, scelte dirigistiche o tassative che non favorirebbero la maturazione delle responsabilità specifiche delle istituzioni scolastiche e di ogni loro soggetto. In questa prospettiva appare, necessario individuare coerenti interventi che possano condurre alla concreta definizione degli orientamenti generali del processo riformatore senza mortificare le responsabilità specifiche dei soggetti dell'autonomia scolastica come, invece, potrebbe apparire dalla lettura della dizione "riorganizzazione dei percorsi didattici".

Peraltro, le riforme scolastiche debbono tener conto di molte esigenze e proporre soluzioni agibili e funzionali al risultato che ci si propone di raggiungere.

Nel caso in esame sembra necessario formulare un progetto che sostenga il processo riformatore e valorizzi lo specifico contributo sia delle istituzioni scolastiche, sia del mondo della cultura e della ricerca, sia della società.

 

Al fine di conseguire questi risultati, è necessario mobilitare tutte le risorse disponibili, nel rispetto del pluralismo e dei risultati delle esperienze già maturate all'interno delle istituzioni scolastiche.

E' necessario, altresì, verificare attentamente l'agibilità e la fattibilità delle soluzioni che si proporranno.

 

ENTRANDO NEL MERITO DEI CONTENUTI DEL "DOCUMENTO RECANTE LE LINEE E GLI INDIRIZZI GEISERALI RELATIVI ALL'EMANAZIONE DEL DECRETO PREVISTO DALL'ARTICOLO 8 DEL REGOLAMENTO SULL'AUTONOMIA" IL CNPI OSSERVA CHE:

 

 

IL CNPI CONDIVIDE:

 

 

TUTTO CIO' PREMESSO, IL CNPI

 

si riserva,

 

ai sensi dell'art.8 1° comma del D.P.R. 275/99, di formulare il previsto parere sul Decreto Ministeriale attuativo del citato articolo dopo che il Ministro della P.I. l'abbia formulato alla luce delle osservazioni del presente parere e dei contributi delle competenti Commissioni Parlamentari; su questa materia è previsto, infatti che il Consiglio Nazionale della P.I. debba intervenire, evidentemente, per esprimere le esigenze della scuola sul piano educativo, culturale, metodologico e didattico;

 

chiede

 

 

Il CNPI RITIENE COMUNQUE NECESSARIO CHE VENGANO RISOLTI I SEGUENTI PROBLEMI NON AFFRONTATI:

 

• devono essere date disposizioni chiare atte a garantire agli studenti il monte ore annuo complessivo, così come previsto dall'art. 21 - comma 9 - legge 59/97, compatibilmente con le eventuali riduzioni del tempo scuola giornaliero dovuto ad effettive e comprovate esigenze "esterne". Tali esigenze, che sollecitano un concreto impegno degli enti locali nell'erogazione dei servizi (mensa, trasporti, ecc.), devono comunque essere quantificate entro limiti ben definiti, con chiarezza ed uniformità, con apposita norma. Si potrebbe fissare, ad esempio un tetto del 7-8% del tempo scuola giornaliero ordinario in modo da garantire comunque, all'interno del 15% previsto, un margine di flessibilità alla progettualità autonoma delle singole istituzioni scolastiche;

• deve essere esplicitamente previsto che solo nei casi in cui la scuola adotti flessibilità e diversa definizione della durata delle singole unità didattiche in sede di P.O.F. dovranno essere previste apposite forme di recupero in attività curricolare per gli allievi e, conseguentemente, per il personale docente, cosi come previsto dal regolamento sull'autonomia e da CCNL;

• è opportuno, per garantire una piena ed effettiva applicazione dell'autonomia didattica ed organizzativa, prevedere quote di flessibilità rispetto al calendario scolastico, garantendo, ovviamente, la durata minima prevista dalla legislazione vigente.

 

Con le riserve espresse e con le richieste di integrazione e modifiche formulate, il CNPI esprime parere favorevole solo relativamente al documento "Linee generali".

 

Il Segretario Il V. Presidente

(M.R.Cocca) (A.Massenti)

 

 

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