BIENNIO ECONOMICO CATEGORIE P.I.: NOTA CONFEDERALE CISL (10/5/2000)

Depositiamo la nota confederale CISL circa l'incontro unitario con l'ARAN sul II biennio economico delle categorie del Pubblico Impiego.

 

Carissimi,

giovedì 23 marzo scorso c'è stato un incontro tra CGIL CISL UIL e ARAN per un primo confronto sugli indirizzi politici e macroeconomici per i rinnovi contrattuali relativi al secondo biennio economico 2000 2001 per il personale dipendente dal settore pubblico, a seguito dell'atto di indirizzo pervenuto all'Aran dal Comitato intersettoriale.

 

L'Aran ha ribadito che la Legge Finanziaria 488\'99, prevede che la crescita delle retribuzioni dei dipendenti pubblici sia contenuta entro un tasso di inflazione programmato dell'1,2 % per il 2000 e dell'1,1% per il 2001 e in questo senso sono state stanziate le necessarie risorse che per altro scontano inevitabilmente elementi di trascinamento.

A queste risorse va aggiunta (tenendo conto che è stato riconosciuto nel precedente biennio un beneficio pari allo 0,8% per la contrattazione integrativa) una misura complessiva dello 0,4% a favore della contrattazione di secondo livello.

Per quanto riguarda lo scarto fra l'inflazione programmata 1998 1999 e l'inflazione reale, l'Aran ha ricevuto ovviamente mandato a tenerne conto, alla luce però delle variazioni della ragione di scambio del Paese cioè dell'inflazione importata.

Inoltre, alla luce dell'atto di indirizzo l'Aran, ha riproposto, l'orientamento per la disciplina della contrattazione integrativa:

  1. i provvedimenti e le iniziative di attuazione dell'ordinamento vanno pagati, escludendo i passaggi da un'area funzionale all'altra, con i fondi unici di amministrazione;
  2. l'alimentazione del fondo unico di amministrazione per la contrattazione integrativa, oltre che dello 0,4% aggiuntivo, è data dalle risorse per i passaggi nella stessa area previsti per il personale comunque cessato dal servizio, dalle risorse per la retribuzione individuale di anzianità per il personale comunque cessato dal servizio, da ulteriori risparmi di gestione e dalla riduzione del personale.

La CISL, insieme a CGIL e UIL, ha tenuto a sottolineare che:

  1. essendo ormai state definite le direttive specifiche dei comparti Sanità e Ministeri, alla luce anche della nuova normativa è urgente che si aprano i tavoli di comparto;
  2. è indispensabile che in parallelo, ma contestualmente per ogni comparto si attivino i tavoli sulle code contrattuali essendo impensabili ulteriori rinvii;
  3. a prescindere dall'atto di indirizzo intersettoriale che non poteva che riferirsi alla Finanziaria '99, lo scostamento che si sta realizzando fra inflazione programmata 2000 e 2001 e tasso di inflazione reale, rappresenta un problema politico che è stato posto unitariamente al Governo e che dovrà trovare risposta nella stesura del DPEF e della Finanziaria 2001 in modo che sia garantita nel corso del biennio una reale tutela delle retribuzioni.

 

In questo senso i singoli tavoli di comparto da aprire immediatamente dovranno essere raccordati a questa iniziativa politica più generale.

 

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