ORGANICO FUNZIONALE NELLA SCUOLA SECONDARIA (17/5/2000)

 

 

A seguito della richiesta unitaria del 18 aprile, si è svolto l'11 u.s. l'incontro relativo all'organico funzionale nella scuola secondaria.

L'Amministrazione ha dichiarato di non essere in grado di ampliare il numero delle istituzioni scolastiche a cui attribuire la sperimentazione, sia per la mancanza degli esiti del monitoraggio e della valutazione delle esperienze messe in atto lo scorso anno, sia per la preoccupazione delle sorti del decreto (ex 71/99 ora 105/2000), approvato solo nello scorso mese di aprile dalla Corte dei Conti, sia per i nessi con il collegato alla finanziaria ancora in corso di definizione.


Da queste considerazioni è scaturita per l'Amministrazione la decisione di estendere la sperimentazione solo a istituti che, per effetto del dimensionamento, si trovavano corsi o sezioni già dotate di organico funzionale, ciò al fine di garantire omogeneità interna di gestione delle risorse professionali.

Abbiamo condannato la decisione dell'Amministrazione di non operare l'ampliamento, assumendola peraltro come una autodenuncia di incapacità; abbiamo sottolineato l'incongruenza di una scuola secondaria che a settembre avrà facoltà di operare in autonomia, con tutte le rigidità di attribuzione delle risorse.

In particolare abbiamo sottolineato i problemi della scuola secondaria di primo grado dove esiste un variegato e molto differenziato rapporto tra tempo scuola e quantità di organico nelle diverse provincie italiane; abbiamo chiesto che tale rapporto sia riequilibrato senza togliere risorse nelle realtà dove si è consolidato un modello scolastico più efficiente, con un tempo scuola più ricco.
Data l'esiguità complessiva delle risorse il problema non si presenta di facile soluzione.
L'Amministrazione si è impegnata a presentare dati e documentazione del monitoraggio, non appena saranno elaborati.

La Segreteria Nazionale, alla luce di questi elementi, organizzerà un seminario nazionale sulla questione.

 

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