COMPENSI AI COMMISSARI DI CONCORSO PENSIONATI (26/6/2000)

Alleghiamo la lettera inviata dalla Segreteria Nazionale al Ministero della pubblica istruzione, Tesoro. Funzione pubblica e INPDAP, per chiedere la soluzione del problema del pagamento dei compensi ai commissari di concorso pensionati: ci è stato segnalato, infatti, da molte province l'orientamento dell'INPDAP ad applicare le disposizioni in materia di divieto di cumulo tra pensioni e compensi per attività lavorative, che ridurrebbe fortemente - e a nostro avviso inopportunamente - i compensi dovuti agli interessati.


Roma, 21 giugno 2000

Prot.

Al Ministero della Pubblica Istruzione

Gabinetto

R O M A

Al Ministero del Tesoro

IGOP

R O M A

Al Dipartimento per la Funzione Pubblica

R O M A

All'INPDAP

Direzione Centrale delle prestazioni previdenziali

R O M A

 

 

Oggetto: commissari concorsi scuola - Cumuli pensioni e compensi

 

La scrivente Segreteria Nazionale intende rappresentare agli Uffici in indirizzo un grave problema, che è stato sollevato in molte province, che rischia di mettere in forse la regolare conclusione dei concorsi per l'accesso a cattedre e posti di ruolo di personale docente attualmente in corso di svolgimento.

Come è noto, l'articolo 404 del T.U. approvato con d.l.vo 297/1994 prevede che per la formazione delle graduatorie giudicatrici dei concorsi per esami e titoli sia possibile attingere anche a personale direttivo e docente in quiescenza. In questo caso l'INPDAP sta comunicando agli interessati che la corresponsione del compenso dovuto per lo svolgimento dell'attività di commissario comporterà la riduzione della pensione in relazione a quanto disposto dalle norme in materia di divieto di cumulo tra il trattamento di quiescenza e i compensi derivanti da attività lavorativa, a qualsiasi titolo prestata.

Ad avviso della scrivente Organizzazione è necessario un intervento immediato degli uffici competenti per impedire che venga dato seguito ad un orientamento che - pur se, ma con qualche dubbio interpretativo, può essere considerato conforme alle disposizioni di legge che regolamentano il trattamento di quiescenza - si scontra con la ratio della norma contenuta nel testo unico: quest'ultima, infatti, tende, al fine di attenuare i costi per lo svolgimento delle procedure concorsuali, ad incentivare la disponibilità del personale della scuola già cessato dal servizio ad accettare l'incarico di commissario di concorso; se tuttavia a questo personale viene sostanzialmente ridotto se non addirittura annullato il compenso previsto per questa attività è chiaro che nessuno sarà più disponibile a svolgerla.

Tenendo conto, quindi, che l'incarico conferito è essenzialmente nell'interesse dell'amministrazione della pubblica istruzione, è assolutamente necessario trovare in tempi brevissimi una soluzione che elimini, o quanto meno attenui fortemente, una palese ingiustizia nei confronti dei commissari di concorso prescelti fra il personale della scuola già cessato dal servizio, garantendo quindi la regolare conclusione dei concorsi in atto e risolvendo per il futuro una situazione che, altrimenti. potrebbe comportare gravi difficoltà nel reperimento del personale disponibile a far parte delle commissioni giudicatrici.

 

 

Daniela Colturani

(Segretario Generale)

 

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