ORGANICI DEL PERSONALE A.T.A.: IL MINISTERO CONFERMA I TAGLI (1/3/2000)

 

Il Ministero della Pubblica Istruzione ha ripetuto, in uno specifico incontro con i Sindacati, la volontà di tagliare gli organici del personale a.t.a. con effetto dall'a.s. 2000/2001 nella misura, prevista dalla Legge Finanziaria, pari al 4% con riferimento all'organico 1997/98. Tale riduzione di posti è, se si confronta con l'organico di diritto dell'anno scolastico 99/2000, pari al 5,69%.

Il taglio riguarda le scuole "gestite", vale a dire quelle con personale già dipendente dello Stato. Mentre per quanto riguarda le scuole "non gestite" (quelle con personale transitato dagli Enti locali allo Stato) la proposta d'organico apparentemente è superiore al numero di personale transitato, ma bisogna considerare che l'organico proposto è comprensivo sia degli appalti sia dei L.S.U e dei L.P.U. e lo stesso numero di dipendenti transitati è provvisorio perché non figurano ancora quelli delle province di Milano e Roma.

La proposta d'organico, oltre ad avere i difetti legati al taglio, non sa cogliere tutte le complessità della scuola. Si limita alla definizione di un organico di base, cogliendo solo alcuni parametri legati alla presenza di sedi o plessi, corsi per lavoratori, tempo scuola; mentre non sono ben valutate i bisogni della materna ed elementare (collocate in piccoli plessi), quelli delle scuole che attuano progetti d'integrazione con la formazione professionale, l'educazione degli adulti, ecc.- Viene proposto un organico aggiuntivo provinciale (DOP) la cui entità, del 10% degli assistenti amm.vi e del 15% dei collaboratori scolastici, dovrebbe essere destinata, previo confronto, a cogliere quelle particolari complessità organizzative e didattiche non predeterminabili in una tabella nazionale. Non siamo contrari a tale ipotesi, ma dovrebbe concorrere in modo aggiuntivo ai bisogni della scuola, cui deve essere destinato il massimo del personale possibile con i parametri di base. Per tale ragione, la DOP dovrebbe essere ridimensionata e collocata in un livello territoriale inferiore alla provincia al fine di evitare una mobilità del personale troppo ampia.

L'ipotesi di "tabellizzare" l'organico degli assistenti tecnici non ci trova d'accordo. Una base minima è pure necessaria, ma bisogna incardinare l'organico ai laboratori e alle esigenze tecniche legate, ad esempio, alla Terza area. A noi sembra di cogliere, nella proposta dell'Amministrazione, un ritorno all'aiutante-tecnico e ad un ridimensionamento, di conseguenza, del ruolo di docente dell'I.T.P..

Il sindacato ha respinto la proposta dell'Amministrazione e sta individuando, in queste ore, il percorso di iniziativa sindacale più idoneo a far ritirare l'ipotesi di provvedimento. Il coinvolgimento degli altri patners confederali è indispensabile, così come potremmo verificare lo stesso Snals.

 

 Torna a SINDACALE