Dalla F.S.I.

 

L'assemblea della Federazione Scacchistica Italiana indetta in data 11 giugno era articolata in due parti, quella ordinaria e quella straordinaria per l'approvazione definitiva dello Statuto, alla luce delle variazioni richieste dal CONI, al fine di adeguare il nostro ordinamento a quello del CONI stesso, dopo gli interventi ministeriali in materia. Nonostante l'importanza dei temi la partecipazione delle società è stata oggettivamente scarsa: solo 70 sodalizi sugli oltre 300 aventi diritto.

La principale novità riguarda la composizione del Consiglio Federale. Nello stesso, infatti, dovranno entrare rappresentanti degli atleti e dei tecnici, rispettivamente nella misura del 20% e del 10% dei componenti il Consiglio. Nel caso che ci riguarda, atleti sono considerati dal ministero tutti i praticanti, ovvero tutti i tesserati sia ordinari che agonisti, purché maggiorenni.

Il Consiglio dovrà essere composto per il 70% da rappresentanti eletti dai circoli nell'assemblea nazionale elettiva, e rispettivamente per il 20% ed il 10% da rappresentanti di atleti e tecnici eletti nella stessa assemblea da «delegati» delle due categorie (non essendo ovviamente possibile convocare in assemblea tutti i circa 8000 giocatori aventi diritto). Precisiamo che per «tecnici» al momento si intendono i tesserati con qualifica di «formatori», ovvero istruttori di alto livello. Analoga rappresentatività dovrà essere presente nei direttivi degli organi periferici.

Disposizioni che sulla carta sembrano condivisibili per la loro democraticità , si riveleranno di difficile realizzazione , specie per ciò che concerne gli atleti. Comunque si giri la questione, infatti, tutta la base dei tesserati ha diritto di essere convocata per partecipare alla scelta dei propri rappresentanti e ciò vale per tutte le federazioni, anche per quelle che contano decine e decine di migliaia di praticanti (calcio, ciclismo, sci, tennis, nuoto e via discorrendo).

Dell'assemblea ordinaria ricordiamo i dati , tratti dalla relazione del Presidente, concernenti i numeri degli affiliati.

Nel 1999 risultavano iscritti alla F.S.I 375 circoli con 10.299 tessere (contro le 10.602 dell'anno precedente) suddivise in 5.318 agonistiche, 2.847 ordinarie, 2.134 juniores (cui aggiungere le 4.105 carte scolastiche, riservate ai frequentatori dei corsi tenuti nelle varie scuole d'Italia).

Discreto appare l'incremento dell'attività agonistica. I tornei validi per le variazioni ELO sono passati da 218 a 232 con 11.297 iscrizioni (1.100 circa rispetto al '98).

Risultati di prestigio sono stati ottenuti dai nostri migliori giocatori in tornei internazionali. Il titolo di Maestro Internazionale è stato assegnato a due nostri rappresentanti: Fabio Bellini e Mario Lanzani, entrambi di Milano. Una norma di Grande Maestro è stata ottenuta da Carlo Rossi di Padova.

Sotto il profilo amministrativo, la Fsi ha chiuso il bilancio '99 con una perdita di 13,5 milioni, dovuta peraltro al fatto che il contributo CONI per il campionato europeo a squadre (16 milioni) è stato ufficializzato in ritardo e pagato solo nella primavera del corrente anno. Si è altresì potuto rilevare che non tutti i Comitati Regionali hanno interamente impiegato i contributi incassati negli ultimi anni: avanzi non spesi che, in un ottica di bilancio federale «consolidato», andrebbero ad incrementare le attività dei conti centrali.

 

 

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