Torino, Lingotto Fiere, 10 - 15 ottobre 1996
Primi dati e prime riflessioni in una breve conferenza stampa sugli esiti del Primo Salone della Musica che si sta concludendo al Lingotto a Torino.
Finale a sorpresa: superate, da stime delle ultime ore, le centosettantamila presenze.
Un vertice che nessuno era stato in grado di prevedere ma, ben lontano dal lasciarsi distrarre dagli allori, il Presidente Guido Accornero accenna quasi un elenco di voci che intende perfezionare per la prossima edizione.
C’è stata una grande adesione da parte dei giovani. "Ma bisogna pensare a temi e sviluppi in altre fasce di età", riflette Accornero.
Pirateria: il Salone intende continuare a combatterla continuando a riservarsi il diritto di esaminare i cataloghi dei partecipanti.
Convegni: al di là di molta solidarietà hanno anche offerto molti spunti di analisi per il futuro.
Prenotazione concerti: occorrerà riprogettare il meccanismo di distribuzione dei biglietti.
Artisti: tutti concordi nel definire il Salone come esperienza unica, il "piacere della musica" farà da guida all’identificazione del suono perfetto.
Un nuovo input: è giunto venerdì attraverso il Vice Presidente del Consiglio Veltroni, in visita al Salone.
"Ovvero pensare a un Salone del Cinema e del Teatro", riferisce il Sindaco Valentino Castellani che fa anche notare come, dopo l’esperienza del Libro e della Musica, cominci a "passare un messaggio: aver puntato sulla cultura come elemento di sviluppo e rinascita della città.
In sintesi: la cultura come carta fondamentale". Dal "salone della contaminazione" che ha variamente mixato rock e concerti di ghironde, età e culture, Mercedes Bresso, Presidente della Provincia, sigla anche la necessità "di avviare lo sblocco della situazione di stallo che colpisce l’insegnamento della musica in Italia".
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