Primo Salone della Musica
Torino, Lingotto Fiere, 10 - 15 ottobre 1996

La scuola di Roberto Vecchioni.

Tutti in aula (sala Londra), per l’unica ora di lezione del **** (sostituire a piacere con una formula intermedia tra cantautore e professore). Molti giovani, come sempre, ma anche molti "meno giovani" hanno ascoltato il dialogo con Vincenzo Mollica. La canzone è poesia? La poesia può diventare canzone? Interrogativi già affrontati più volte in questo Salone in questa precisa occasione assumono connotati più definiti. La poesia è avvolta su se stessa, provoca uno sforzo interpretativo, si rivela a pochi. La canzone è comunicazione, nasce per essere popolare. Il problema, quindi, passa dal linguaggio alla struttura, che necessariamente si serve di una narratologia con esigenze misurate sulla lunghezza d’onda del destinatario. Vecchioni è buon insegnante, e si sente. Senza dar senso di pesantezza oratoriale (siamo comunque in classe), disquisendo tanto sui problemi musicali che su quelli editoriali, realizza un panorama della situazione italiana che non evita la polemica, ma si difende e si fa benvolere per l’equilibrio delle proposte.

C’è chi critica e chi no.

La Regione Piemonte ha offerto un momento di riflessione sulla critica musicale ad opera di Enrico Castiglione (Musicalia), Giorgio Gualerzi (Famiglia Cristiana), Ernesto Napolitano (Repubblica), Giuseppe Parisi (Il Corriere dell’Arte). La crisi del critico sembra dovuta a molteplici fattori: se le testate sembrano più interessate ad articoli di colore, anche chi deve parlare di musica si trova diviso tra esigenze di recensione e desiderio di scrivere più diffusamente su un programma concertistico. È possibile, poi, che ogni concerto sia un successo? Non saremo amanti delle stroncature gratuite, ma sembra che dalle pagine di giornale si possa fare incetta d’espressioni troppo largamente entusiastiche. Il che non guasta, basta che sia veramente il caso...

Nota in calce ad una storia della critica musicale (dedicato a chi ci pensa).

Il 1998 potrà essere occasione di un ricordo significativo di Massimo Mila, nel decennale della scomparsa. Oltre all’intervento segnalato sopra, dove è stato più volte oggetto di riferimento, possiamo aspettarci qualcosa di interessante dal Premio Letterario Internazionale Massimo Mila, che domani, domenica 13 ottobre, troverà il suo spazio in sala Berlino alle ore 12.

Torino, 12 ottobre 1996


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