Prefazione di
Nando Campriani*

Un frigorifero che parla, che quando apriamo lo sportello ci avverte di che cosa manca, che le uova sono scadute, che la carne è oramai da buttare se non si vuole rischiare salmonellosi o infezioni affini. Fantascienza? Assolutamente no.
Il frigorifero computerizzato è uno degli ultimi prodotti della tecnologia nel settore degli elettrodomestici e presto, crediamo, sarà molto diffuso anche nelle nostre case.
Certo che di strada ne è stata fatta tanta. Non pensiamo tanto a quando nel letto ci si scaldava ancora con lo scaldino di ferro fatto prima “abbrustolire” sul fuoco, o a quando per fare il caffè si ricorreva alla vecchia “napoletana” da girare sottosopra non appena l’acqua raggiungeva l’ebollizione. Anche da quando gli elettrodomestici di uso quotidiano erano già diffusi in tutte le nostre case, tante cose sono cambiate. Pensate a quanto tempo si impiegava per asciugarsi i capelli. E i forni? Gli sportelli raggiungevano temperature così alte che poteva diventare pericoloso stare in prossimità. Per non parlare dei frullatori, troppo inclini a surriscaldarsi e a spegnersi improvvisamente.
Oggi, grazie alla tecnologia e alle nuove normative di sicurezza tutto ciò è cambiato. Il fon è diventato velocissimo: ha potenze tali che in pochissimo tempo i capelli sono asciutti. Il frullatore non si surriscalda mai e gli sportelli del forno hanno un sistema di isolamento tale che ormai esistono anche i modelli “freddi”. Ma non solo.
I costruttori, sempre pronti ad anticipare le esigenze del mercato, si sono orientati verso prodotti tecnologicamente ricercati indirizzati soprattutto al risparmio di tempo. Forni a microonde, vaporiere, bollitori: tutto è pensato per facilitare chi è sempre in corsa con il tempo, chi abita da solo e ha bisogno di poter programmare “la casa” con grande anticipo. Ma non contano solo gli individui. Per rispettare l’ambiente e le risorse energetiche, ecco che i costruttori hanno inventato i frigoriferi ecologici, le lavatrici con risparmi di energia, il frigo computerizzato.
Tutti elettrodomestici semplicissimi da utilizzare, efficienti, pratici e abilissimi nel farci risparmiare tempo e denaro. Inversamente proporzionale alla facilità con cui è possibile fare funzionare questi apparecchi, è invece la tecnologia che ci sta dietro. Sempre più complicata e ricercata. È ovvio a questo punto che per funzionare deve essere perfetta, ma soprattutto sicura. Ecco allora che la legislazione europea, soprattutto nell’ambito di un mercato unico ha provveduto a stabilire normative di sicurezza uguali per tutti e che, se rispettate, garantiscono l’affidabilità dei prodotti.
Costruttori e leggi, dunque, dalla parte dei consumatori, i primi favorendoli nelle loro esigenze, i secondi proteggendoli per quanto riguarda la loro sicurezza. Ma in questa storia c’è un terzo protagonista molto importante.
L’ente di certificazione. Smontando, ricostruendo e sottoponendo i prodotti a cicli di prova severissimi, l’ente di certificazione verifica che i prodotti siano stati costruiti a regola d’arte, in rispetto di tutte le normative di sicurezza previste; verifica che anche in questo caso di uso anormale o di condizioni alterate, l’apparecchio non costituisce pericolo; verifica che dal punto di vista elettrico, termico e meccanico, l’elettrodomestico è veramente sicuro.
È molto importante dunque che il consumatore conosca che cosa sta dietro a un marchio di qualità. Così come è fondamentale che sappia che i prodotti certificati da un ente terzo sono veramente costruiti in tutta sicurezza e che solo acquistando prodotti certificati ha la certezza di avere scelto per il meglio. Da domani, dunque, al prossimo acquisto di un elettrodomestico, ricordatevi di tutto questo e chiedete al vostro venditore solo prodotti certificati.

* Direttore generale IMQ, Istituto marchio di qualità