IL BAMBINO E' FINITO. DOV'E' FINITO IL BAMBINO?

(a cura di Avvenire/ Popotus)

Salone del Libro, giovedì 21 maggio 1998, ore 15, Sala verde

E' possibile oggi sostenere ragionevolmente che viviamo un'epoca senza bambini? Ci troviamo davvero nelle trame di un tempo in cui l'infanzia è scomparsa, è stata cancellata e fagocitata dal villaggio globale e dai suoi codici comunicativi, un'età negata, definitivamente omologata al mondo adulto, un'età senza una sua peculiarità? Eppure l'infanzia riappare saltuariamente, come l'araba fenice, resuscitata dai mass media in forme vagamente mutanti. Ora protagonisti della violenza metropolitana, bulli in classe, baby killer o corrieri della criminalità organizzata, ora vittime dell'abuso fisico e psicologico, ora depositari di un'abilità tecnologica senza eguali nella storia, ora consumatori senza rivali: i bambini fanno notizia così, ricompaiono come mostri da prima pagina, sotto il segno della spettacolarità più spinta.

Qui è dunque finita l'infanzia? Qual è allora il ruolo e il significato di spazi - notiziari, giornali d'informazione, spettacoli e libri junior - che si aprono e si consolidano in esclusiva per i bambini? Come cambiano oggi e che adulti saranno domani i bambini cresciuti con un loro giornale d'informazione, un notiziario televisivo, musei e teatri su misura, letture che sconfinano nell'horror più spinto, nel giallo a tinte forti e nei temi più caldi offerti dal mondo adulto? E' una nuova tentazione di business o il ricomporsi di un'area di attenzione e di salvaguardia dei bambini? In occasione del Salone del Libro, "Avvenire", che da oltre due anni pubblica "Popotus", quotidiano d'informazione per i bambini, ha voluto ampliare il dibattito, invitando psicologi, sociologi, semiologi, scrittori e giornalisti a confrontarsi sulle tante presunte identità attribuite all'infanzia.

Interverranno: il semiologo Gian Paolo Caprettini; la giornalista Tiziana Ferrario, conduttrice del TG1 Ragazzi; il sociologo Franco Garelli; il giornalista e scrittore Lorenzo Mondo; lo psicologo Fulvio Scaparro. Coordinerà Francesco Antonioli, giornalista di "Avvenire".


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